Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
DARE
Apri Voce completa

pag.458


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
» DARE
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DARE.
Definiz: Verbo, che in alcune voci esce di regola, e perciò da' Gramatici detto Irregolare.
Definiz: §. Pur'anche in alcuni tempi ha doppie terminazioni, come fie manifesto dagli esempli addotti ne' suoi significati, frasi, e maniere.
Definiz: DARE. Trasferire una cosa da se in altrui, per farnelo possessore: Donare. Lat. dare, donare, largiri.
Esempio: Boc. Nov. 15. 12. E possessioni, e case ci ha date, e da continuamente al mio marito, e suo cognato, ch'è buona provvisione.
Esempio: E Bocc. Nov. 16. 3. Furono per prigioni dati al Re Carlo.
Esempio: E Bocc. Nov. 18. 16. Rispose di sì, e con lagrime gliele diede.
Esempio: E Bocc. Nov. 93. 2. Cautamente a dargliele si disponesse.
Esempio: Cavalc. Fr. Ling. Presto si perde, se non lo guarda colui, che lo diede.
Esempio: Ar. Len. 2. 4. Sol mentre ch'io ti do, me ne ringrazzi; Tosto che ho dato, il contrario fai subito.
Definiz: DARE. Permettere, concedere. Lat. dare, concedere, permittere.
Esempio: Petr. Son. 275. E agli amanti è dato Sedersi insieme.
Esempio: E Petr. Son. 317. Dammi, Signor, che 'l mio dir giunga al segno Delle sue lode, ove per se non sale.
Esempio: Boez. Varch. 3. r. 9. Dammi Padre pietoso, che nell'alta Divina fede colla mente io saglia.
Esempio: Cant. Carn. Noi colgiemmo certe frutte, Belle, come da il paese.
Definiz: §. Dar vantaggio. L. meliorem conditionem adversario concedere; come per esemplo:
Esempio: Esempio del Compilatore Dare il tavolato, Dar quaranta, dar due tiri, che sono, in diversi giuochi, vantaggi.
Definiz: §. Neutr. pass. Darsi a che che sia. L. se alicui homini, vel alicui rei dare.
Definiz: DARE. Percuotere. Lat. verberare, percutere. E oltre alla maniera attiva, si usa anche assolut. Modo comune anche a' Greci.
Esempio: Boc. Nov. 15. 34. No' ti daremo tanto d'uno di questi pali di ferro sopra la testa, che ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 73. 19. Tanto li diè per tutta la persona pugna, e calci.
Esempio: Boc. Nov. 32. 10. Io mi vidi sopra un giovane bellisimo, ec. il quale presomi, e tiratomisi a' piè, tanto mi diè, che tutto mi ruppe.
Esempio: E Bocc. num. 11. Io ci tornerò, e darottene tante, ch'io ti farò tristo per tutto il tempo, che tu ci viverai.
Esempio: E Bocc. Nov. 88. 9. E stracciatagli la cuffia in capo, e gittato il cappuccio per terra, e dandogli tuttavia forte, diceva.
Esempio: Bern. Orl. 1. 7. 27. Chi di qua, chi di la gli andava a dare.
Esempio: E Ber. Orl. 3. 5. 11. Ruggier allor da parte si tirava, Che così stando non gli avrebbe dato.
Definiz: §. Dare; del Sole, lume, o simili: vale Percuotere, arrivare.
Definiz: §. Dare; de' colori: per Accostarsi, pendere a quel colore: come
Esempio: Esempio del Compilatore Da nel bigio, pende nel bigio.
Definiz: §. E neutr. pass.
Esempio: Dan. Purg. 9. Misericordia chiesi, che m'aprisse, Ma pria nel petto tre volte mi diedi.
Definiz: DARE. Vendere. L. vendere.
Esempio: Ar. Cass. 1. 5. Io sarei contento dar per simile Prezzo a chi le volesse le mie femmine.
Esempio: E Ar. Cass. 3. 3. Volendola Tu dar per prezzo onesto, e convenevole, Gli comperassi.
Definiz: §. DARE. Pagare, cioè dare in pagamento. Lat. solvere.
Esempio: Boc. Nov. 62. 10. Mia mogliera l'ha venduto sette, dove tu non me ne davi altro, che cinque.
Esempio: Com. Inf. 20. Nullo maggiore strazio puote huomo fare della sua donna, che sottometterla per moneta a chi più ne da.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 16. E pure è noto a ciascuno quanto si da il giorno a un muratore.
Esempio: Ar. Cass. Egli è mio offizio, Senza rispetto a chi mi da più attendere.
Definiz: DARE. Dimostrare, palesare. Lat. ostendere, indicare, palam facere.
Esempio: Fav. esop. Il colore del tuo abito da, che tu sij fornaciaio, o carbonaio.
Definiz: §. E neutr. pass. Somigliarsi, ec.
Definiz: DARE. In sentim. osceno, come pure viarono i Latini lo stesso verbo Dare.
Definiz: DARE. Parlandosi di titoli, come del Messere, del Signore, del Serenissimo, ec. vale Trattare altrui in parlando, o scrivendo, con quel titolo. Lat. honoris caussâ Dominum, atque compellare, appellare.
Esempio: Cecch. Servig. 4. 10. Ch'oggidì s'usa di dare Del messere, e signore a ogni furbo.
Definiz: §. Altresì Dar del briccone, del vituperoso, di becco, di ladro, e simili: modo d'Igiuriare altrui, tacciandolo di tali ignominiosi attributi.
Definiz: DARE. Trattandosi di curare infermi: si dice dell'Ordinare il Medico il medicamento. Lat. curae rationem praescribere, medicamentum dare.
Definiz: DARE. Portare, particolarmente in parlando di Lettere, Corrieri, o simili: come
Esempio: Esempio del Compilatore Le lettere di Milano danno l'arrivo dell'esercito: Il corrier di Francia da la pace conclusa, ec.
Definiz: DARE. Verbo, nella nostra favella usato frequentemente, e ne' suddetti significati, e per espression d'altre operazioni, si congiugne agli infiniti d'altri verbi colle particelle DA, A, IN, o simili, come pure si accoppia con moltissimi nomi, e con articolo, e senza, e parimente con avverbj, o altre particelle, formando infinite maniere, proverbj, e frasi espressive di particolari significazioni, difficilissime a comprendersi, e ridursi sotto generi detrminati; onde a maggior comodità se ne porranno appresso, tratte fuori per ordine d'alfabeto, quelle, che più frequenti si odon nell'uso, o più spesse s'incontran nelle scritture.
Definiz: DARE A BALIA. Dare i piccoli figliuoli altrui ad allattarli.
V. Balia.
Definiz: DARE A BARATTO. Barattare. Latin. permutare.
Esempio: Ar. Len. 3. 2. Non che in vendita, Ma a baratto, ma in don dar si dovrebbono.
Definiz: DARE A BUON MERCATO. Vendere a prezzo vile. Latin. parvo vendere.
Esempio: Cant. Carn. Donne, chi ha di voi castagne secche, Datele a buon mercato.
Definiz: DARE A CAMBIO. Dare per riavere, oltre alla sorte principale, anche l'interesse guadagnato col cambio. L. dare foenore, pecuniam foenori occupare.
Esempio: Dav. Camb. Però bisogna aver gli occhi d'Argo in avvertire a chi tu dai a cambio, a chi tu rimetti, a chi rifida colui, che ti ritorna il tuo.
Esempio: E Dav. Camb. di sotto. Senza commetter a D. puo dare a cambio a se medesimo; che si dice contare a se li sc. 104. ec. e in quanto è datore, rimetter per suo conto, e in quanto è pigliatore, trarre per un'altro.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 4. 26. Chi darà a cambio, o fiderà i suoi danari ad uno, il quale sia usato a fallire.
Esempio: Ambr. Bernar. 3. 1. Giulio mi lasciò, che io gli dessi a cambio sempre per lui.
Definiz: DARE ACCUSA. Accusare. Lat. accusare, postulare, deferre.
Esempio: G. V. 8. 96. 3. Fu data una inquisizione, ovvero accusa alla Podestà [ch'era allora Messer Piero della Branca d'Agobbio] contro a Messer Corso.
Definiz: DARE A CONOSCERE. Mostrare, Far conoscere. Lat. ostendere, monstrare, docere. Gr. δεικνύειν, ἐπιδεικνύειν.
Esempio: Segn. Pred. 20. La dove, quanti io potrei qui numerare a ciascun di loro di megnanimi Missionarj, che sempre la dall'Italia, e andarono, e vanno, non per altro guadagno, che di dar loro a conoscere il nostro Dio!
Definiz: §. E neutr. pass. Lat. se se ostendere, ostentare. Gr. ἐπιδείκνυσθαι.
Esempio: Segn. Pred. 22. Se fu occasione veruna, nella qual Dio si desse veramente a conoscere per un grandissimo Generale di Eserciti, quando fu? fu, ec.
Definiz: DARE ACQUA. Annaffiare. L. rigare, irrigare. Gr. ἀρδεύειν.
Definiz: §. Dar'acqua, parlandosi della stagione, o simile: vale Piovere.
Definiz: §. Dar l'acqua: Aprire i condotti, onde vien l'acqua. Lat. aquae aditus aperire.
Definiz: §. Dar l'acqua a drappi. Latin. forse serica aquâ perluere, in splendorem dare, in splendorem redigere.
Definiz: §. Dar l'acqua alle mani. Latin. aquam manibus ferre. Gr. ὕδωρ ἐς χειράς.
Definiz: DARE A CREDERE. Persuadere. Latin. credendum dare.
Esempio: Segn. Pred. 20. Non accade, ch'io qui mi stanchi a provar per veri gli articoli, che da lui ci son dati a credere, il Simbolo, ec.
Definiz: §. E neutr. pass. Credere. Lat. putare, arbitrari, censere, persuasum habere.
Esempio: Segn. Pred. 23. Non dobbiamo già noi darci a credere, ch'egli non truovisi ancor'altrove presente, siccom'egl'è nelle Chiese.
Esempio: E Segn. Pred. 4. Troppo contuttociò mi fate torto, se date a credervi, ch'io ciò brami per onor mio.
Esempio: Boez. Varch. 2. p. 3. Datti tu a credere, che nelle cose umane sia costanza, o fermezza alcuna?
Definiz: DARE AD AFFITTO, e DARE AFFITTO. Affittare. Lat. locare.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 3. 7. Come quando si toglie, o si da ad affitto alcuna cosa.
Definiz: DARE ADDIETRO. Cedere, piegare, ritirarsi. Lat. retrò concedere, retrò evadere.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 181. Gli Anfibari soli rimasi, la danno addietro.
Esempio: E Tac. Dav. An. 15. 205. Il cavallo, che portava le 'nsegne Consolari, senza cagione che si vedesse, ombrò, diede addietro, e scappò.
Definiz: DARE ADDOSSO. Investire, attaccare. Lat. invadere.
Esempio: Dav. Colt. E quel vento, che è di natura diseccativo, trovandola abbandonata [l'uva] e separata dal vino, la rasciuga tutta, e consuma, come fa un'esercito, che vedendo l'oste suo recatosi in guardia, con aver le bagaglie abbandonate, non quello investe, ma da addosso a quelle, e fanne suo bottino.
Esempio: Cecch. Donz. 5. 2. Le mosche danno addosso a' cava' magri.
Definiz: DARE A INTENDERE. E si usa anche nel neutro passivo: Persuadere, far credere. Lat. persuadere.
Esempio: Boc. Nov. 23. 9. Siccome ella aveva dato ad intendere.
Esempio: E Bocc. Nov. 52. 6. Chente è Cisti, è buono? Messer sì, ma quanto non vi potrei dare ad intendere.
Esempio: E Bocc. Nov. 37. 10. Per pienamente darli ad intendere il caso sopravvenuto, così fece.
Esempio: Pass. 299. E ciò dava ad intendere per similitudine Isaia Profeta.
Esempio: Fir. As. 139. Tu hai veduto già più tempo fa, per quanto mi do ad intendere, l'esperienza della mia fede.
Esempio: Ar. Cass. 4. 5. Non passerà così facile Mente, come vi date forse a 'ntendere.
Esempio: Lasc. Spir. 4. 1. Che vi date voi ad intendere per questo spirito?
Esempio: Segn. Pred. 5. Ma a suo dispetto convien, che in faccia di tutto il mondo apparisca per sì diverso da quel, che dava ad intendersi, esecrato da tutti, ec.
Esempio: Ar. Negr. 5. ult. Che non d'ignobile Gente, come ti dai forse ad intendere, Ma di padre, e di madre gentil'huomini È nata.
Definiz: DARE ADITO. Fare apertura: Porgere opportunità. Lat. aditus aperire.
Esempio: Fir. As. 322. Ei ne dava, per questo, libero adito a' miei pensieri.
Esempio: Segn. Pred. 1. O fusse perchè dava poco ardire, o fusse perchè dava poco adito, non badava se non che alla propria salvezza,
Definiz: DARE A DIVEDERE. Mostrare, far conoscere. Lat. ostendere, commonstrare, docere.
Esempio: Petr. Son. 53. Per darmi a diveder, ch'al suo destino, Mal chi contrsta, e mal chi si nasconde.
Esempio: Pallav. St. Conc. 158. A quanto pro riuscirebbe l'aver dato a divedere, che 'l Papa non cercava di fortificar la fede quasi un'antimuro, che tenesse lontani i padri dal toccar la disciplina; ma voler'egli ristorare il Cristianesimo scaduto nell'una, e nell'altra parte?
Esempio: Sag. Nat. Esp. 121. Protestandoci di riferirlo più, per dare a divedere il modo, col quale abbiamo pensato, ec.
Esempio: Segn. Pred. 19. E così darvi, o maledici, a divedere di quanto pregiudizio voi siate anche a voi medesimi, colla libertà del dir vostro.
Definiz: DARE A DUE TAVOLE. Metafora tolta dal Giuoco di sbaraglino, ed è lo stesso, che Far'un viaggio, e due servigi, o, come dice il proverbio: Pigliar due colombi a una fava. Lat. in sulco uno capere duos apros.
Definiz: DARE AFA. Arrecare altrui afa.
Definiz: DARE AFFANNO. Travagliare. Lat. vexare, affligere, divexare.
Esempio: Lasc. Spir. 5. 1. Perchè egli avrebbe, ec. dato affanno grandissimo a quella poverina.
Esempio: Cant. Carn. Deh andate col malanno Vecchi pazzi rimbambiti, Non ci date più affanno.
Definiz: DARE AFFLIZIONE. Affliggere. Lat. maestitiam dare, moerorem afferre.
Esempio: Pass. 324. Chi più sa, più è richiesto, e maggior peso ha da sostenere, e più cose conosce, che gli danno afflizione, e pena.
Definiz: DARE A FILARE. Dare altrui lino, o simili, perchè lo fili. Lat. nendum dare.
Esempio: Boc. Nov. 37. 4. Ad ogni passo di lana filata, che al fuso avvolgeva, mille sospiri più cocenti che fuoco gittava, di colui ricordandosi, che a filar gliele aveva data.
Definiz: §. Torre a filare per dare a filare. Modo proverbiale, esprimente Far negozzj di soverchio imbarazzo, e di poco utile.
Definiz: DARE A GAMBE. Modo basso: Fuggire. Lat. se conferre in pedes, se dare in pedes. Il disse Plauto.
Esempio: Fir. As. 212. Spezzai la fune, con che io era legato, e diedi a gambe.
Definiz: §. Darla a gambe. Lo stesso.
Esempio: Cecch. Servig. 3. 3. E egli per non esser conosciuto, Per poterci tornar, la darà a gambe.
Esempio: E Cecch. Corred. 4. 6. Una notte il padrone la darà a gambe.
Esempio: Lasc. Spir. 4. 3. I quali difatto ci s'avviaron dietro, e noi la demmo a gambe.
Definiz: §. Dare alle gambe ad altrui: Perseguitarlo, attraversarli i suoi negozzj.
Definiz: DARE AGIO, LUOGO, ec. Porgere opportunità. Lat. tempus dare, spatium dare.
Esempio: Sod. Colt. 29. Ma si tiri innanzi di tre occhi in tre occhi, a poco a poco in su, per darle agio di far buon piè, e ingrossar'in più dotte.
Esempio: Tac. Dav. St. 2. 276. Tale indugio diede agio a' Vitelliani a salvarsi in certe vigne intralciate lungo un picciol bosco.
Esempio: Bemb. Stor. 3. Il qual Massimiliano per dar'agio a Filippo suo figliuolo.
Definiz: DARE A GODERE. Concedere altrui che che sia perchè la goda sino al tempo determinato, o colla condizione stabilita. Lat. in antichresin dare.
Definiz: DARE A GRAN PER GRANO. Dar grano per riaver grano. Lat. forse frumentum frumento commutare, aquae rei permutationem facere.
Definiz: DARE AIUTO. Aiutare. Latin. auxilium dare, opem ferre.
Esempio: G. V. 10. 3. 1. Scomunicando chi gli desse aiuto, o favore.
Esempio: Boc. Nov. 40. 22. E pregolla, che allo scampo di Ruggieri dovesse dare aiuto, siccome colei, che volendo, ad un'ora poteva Ruggieri scampare, e servar l'onor di lei.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 7. State in riposo; ognun sia cieco, e muto, Non sia di voi chi venga a darmi aiuto.
Esempio: Ar. Fur. 25. 62. Non m'avrai, disse, dato aiuto in vano.
Esempio: Sod. Colt. 25. Si zapperanno, o vangheranno agevolmente, dando lor sempre un po d'aiuto, se sia terreno debole.
Definiz: §. Dare aita.
Esempio: Petr. Canz. 45. E sempre andai [tal'amor diemmi aita] In quelli esilij, quanto e' vide, amari Di memoria, e di speme il cor pascendo.
Definiz: §. Dare in aiuto, per aiuto, o simili, ed esprimon lo stesso.
Definiz: DARE ALBERGO. Albergare. Latin. hospitium dare, hospitio excipere.
Esempio: Boc. Nov. 12. 6. Va, e sappi, se il tuo borsotto questa notte ti darà buon'albergo, che il darà ben'a noi: e valicato il fiume, andaron via.
Esempio: Burch. Usciam fuor di tenzone, e fa Batista, Ch'una sera mi dia cena, e albergo.
Esempio: Ar. Fur. 12. 78. Ma quel, che al timor mai non diede albergo.
Definiz: DARE A LIVELLO. Concedere a livello. Lat. in emphyteusin dare.
Esempio: All. 286. La Golpaia è un castel, che pare un forno, ec. Dato a livello ab antico al rimedio, Del rappreso figliuol dell'oppilato Dalla Mattana, suocera del tedio.
Definiz: DARE ALLA CIECA. Dare senza considerazione. Lat. protinus caedere; quò sors tulerit, ictus ingeminare.
Esempio: Segn. Pred. 2. Son poscia i primi, quando lo veggano nella vernata già secco, a levar la scure, e dargli alla cieca tra capo e collo, tra tronco e rami.
Definiz: DARE ALLA PALLA. Termine del giuoco della palla: e vale Spignerla, o con mano, o con istrumento.
Definiz: §. Dare alla palla quando ella balza, e ovunque ella balza: Non perdere ne luogo, ne tempo, quando l'occasione lo porga. Lat. occasionem arripere, casu oblata flectere ad consilium. Livio.
Esempio: All. 257. E se scherza con voi nuovo ghiacinto Febo, date alla palla ovunque balzi.
Definiz: DARE ALLA RADICE. Figurat. si usa per esprimere il Levare ogni occasione di proseguire il negozio. Lat. in negotij caput, atque arcem invadere; negotij caput petere.
Definiz: DARE ALL'ARME. Dare il segno per venire a combattimento. Lat. ad arma conclamare, praelium occipere.
Esempio: Bern. Orl. 1. 15. 1. Quando Astolfo di sopra fece dare Costoro all'arme così scioccamente, Conobbi quel che Dio sapeva fare.
Definiz: §. Dare all'arme. Figurat. Far romore, ec.
Definiz: DARE ALL'ERTA. Andare alla volta della sommità de' monti. Lat. in iuga montium decedere; il disse Tacito.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 151. I Barbari la diedono all'erta, e i nostri lor dietro, così gli armati alla leggiera, come alla grave.
Definiz: DARE AL MONDO.
Esempio: Amet. 5. 4. Tanto che il numero empiemmo delle figliuole di Pierio, e di sì notabile, e bella forma tutte ci diede al mondo, che, ec.
Esempio: E Amet. 48. Allora che la mia madre mi diede al mondo, Saturno i cari regni dell'oro governava ne' correnti secoli sotto caste leggi.
Definiz: DARE ALTO. Pendere verso la parte superiore, e figuratamenete, Eccedere lo stato comune in fatti, o parole. Lat. alta petere, subblimius ferire quàm oportuit, supra signum iacere.
Definiz: DARE AL VENTO. Spiegare al vento. Lat. dare ventis, pandere, explicare.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. E così dati gli stendardi al vento.
Definiz: DARE A MACCA. Dare senza riceverne prezzo, o ricompensa veruna.
Esempio: Alleg. 222. Non vi si danno i marzapani a macca, Come si crede qualche nuovo pesce.
Definiz: DARE A MAN SALVA. Dare altrui colpi, o simili, senza che esso abbia modo di difendersi.
Definiz: DARE A MISURA. Dar misuratamente.
Esempio: Fr. Iac. T. La lunghezza, e la latezza Molto gli da a misura.
Definiz: DARE A MOSTRA. Mostrare. Lat. ostendere, ostentare, specimen exhibere.
Definiz: DARE ANIMA. Avvivare.
Definiz: §. Dar l'anima.
Esempio: Amet. 12. Ma la natura del novello Signore, a cui ignorantemente aveva pur testè l'anima data, nol consente.
Definiz: DARE ANIMO. Esortare, invogliare, incoraggiare. Latin. animum addere, animos augere, fiduciam facere.
Esempio: Dav. Accus. Estimavate voi essere il nostro Reggente andato a Pisa, per dar'animo a voi Accademici, a seguitar di dare all'Accademia fama, e rinomea.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 175. Il che diede animo d'assalire la Metropoli Artassata, e passò l'esercito il fiume Arasse, che bagna le mura.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 157. E ora mi diede animo col lodarmi.
Definiz: §. Dar buon'animo: Fare star di buon'animo.
Esempio: All. 15. Ne molto spesso le disunite voci della varia brigata in dare altrui buon'animo, s'accordano.
Definiz: §. Dar l'animo: lo stesso, che Bastar l'animo. Lat. confidere, audere.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 20. Che li dava ben l'animo di fabbricare due, e tre, e quanti termometri si fosser voluti.
Esempio: Segn. Pred. 11. Non vi da l'animo, quando voi siate moribondi, di strigner'una volta la mano a qual si sia semplicissimo Sacerdote?
Definiz: §. Dar l'animo: per lo stesso, che Dettar l'animo. Lat. libere, collibere.
Esempio: Ar. Cass. Prol. Li quali laceraronla, E di lei fer ciò, che lor diede l'animo. Lat. quodcunque animo collibitum est.
Definiz: DARE A PATTI. Concedere con condizioni. Latin. conditionibus dedere.
Definiz: §. Neutr. pass. Lat. conditiones accipere.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. Ch'egli avea preso già quasi partito Di darsi a patti.
Definiz: DARE APPALTO. Appaltare.
Definiz: §. Dare in appalto: lo stesso.
Definiz: DARE APPICCO. Lo stesso, che Dare speranza: Fare apertura tale, che altri possa sperare. Lat. aditum aperire, aditum relinquere.
Esempio: Dav. Scism. Scrisse molto infastidito al Campeggio, ch'ei non doveva lasciar venire a Roma le domande, che s'avevano a risolvere in Inghilterra, ne dare appicco veruno alle cose, che il Papa non può mai concedere.
Definiz: DARE APPOGGIO. Sostenere, aiutare. Lat. roborare, fulcire, robore circundare.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 148. Stimolava Claudio, che pensasse al ben pubblico; desse alla fanciullezza di Britannico un'appoggio [dice il Lat. Britannici pueritiam robore circundaret ]
Definiz: §. Dar l'appoggio: Concedere al vicino, che appoggi il suo edificio al muro di tua proprieta; che non si può negare, pur che il vicino ne paghi la metà della valuta del muro a cui vuole appoggiare, rimanendo poi il muro per tal metà di suo dominio.
Definiz: DARE APPRENSIONE. Mettere in apprensione. Lat. metum incutere.
Definiz: DARE ARBITRIO. Conceder facoltà. Lat. potestatem facere.
Esempio: Boc. Nov. 90. 12. Per dare alcun riposo alle vostre forze, arbitrio vi diè di ragionare ciò, che più vi piacesse.
Definiz: DARE ARDIRE. Rincuorare. Lat. audaciam gignere, audere facere.
Esempio: Segn. Pred. 2. In quante cose non buone doveva Pericle aver già condisceso all'amico, mentre gli aveva dato ardire di chiederli un sacrilegio?
Esempio: E Segn. Pred. 32. Non ho fatto altro se non che solo dargli animo, dargli ardire.
Esempio: Burch. Che parte hai tu, che ti dia tanto ardire, Essendo il sopraccapo d'ogni pecca?
Esempio: E Burch. altrove. Ardir mi desti colla voce d'ecco.
Esempio: Cant. Carn. Dell'entrar sì fieri in giostra Ci da il vin talvolta ardire.
Definiz: DARE ARGOMENTO. Somministrare cagione. Lat. argumentum dare, documentum dare, fidem facere.
Esempio: Boez. Varch. 4. p. 6. Le allegre (pene) danno a' buoni grand'argomento, onde traggano quello, che di sì fatta felicità giudicare debbiano.
Esempio: Segn. Pred. 2. Chi dello stupore di Cristo questa mattina non concepisce uno stupore anche sommo, si mostra stupido, perchè da chiaro argomento di non capire.
Definiz: DARE A RIMPEDULARE LE CERVELLA. Uscir di se stesso. Lat. excordem esse, amentem esse.
Esempio: Lab. n. 147. Tu menti per la gola; tu hai le traveggole; tu hai date le cervella a rimpedulare: bei meno.
Definiz: DARE ASSALTO. Assaltare, assalire. Latin. aggredi, impetum facere.
Esempio: G. V. 12. 58. 4. E così vi continuò l'oste dall'Agosto 1345. al Maggio 1346. dando alla Terra continue battaglie, e assalti.
Esempio: Petr. Son. 212. Or tristi augurij, e sogni, e pensier negri Mi danno assalto; e piaccia a Dio, che in vano.
Esempio: E Petr. Canz. 4. 2. I dico, che dal dì, che 'l primo assalto Mi diede amor, molt'anni eran passati.
Definiz: §. Dar l'assalto: pure nello stesso significato.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 154. Radamisto avendo in vano, o con danno dato l'assalto, incomincia l'assedio.
Esempio: E Tac. Dav. St. 3. 308. Dar l'assalto i soldati stracchi la notte e 'l dì, cosa dura, e senza vicino aiuto, pericolosa.
Definiz: DARE ASSOLUZIONE. Assolvere. Lat. absolvere a culpis, a peccatis absolvere, cum Deo conciliare.
Esempio: Pallav. St. Conc. 2. Non si tennero i soldati vincitori dall'andar con incredibil frequenza a venerar come Legato del Vicario di Cristo il lor prigioniero, ricevendone l'assoluzione, ch'egli avea podestà di dar loro, per aver combattuto contro alla Chiesa, con promissione d'astenersene per innanzi.
Definiz: DARE A TAGLIO. Vendere non l'intero capo di che che sia, ma le parti tagliate dal resto. Latin. portionibus vendere.
Esempio: Cant. Carn. Noi ne daremo a taglio, e 'n tutti i modi [qui parla del Cacio]
Definiz: DARE ATTACCO. Somministrar cagione onde si speri, Allettar con speranze. Latin. ansam dare.
Esempio: Segn. Pred. 39. Il por Giuseppe tra' popoli in alto pregio potea dare a' perversi maggior'attacco, onde innorpellare tra' semplici il loro errore, ed accreditarlo.
Definiz: DARE ATTRAVERSO. Opporsi senza rispetto. Lat. adversari palam.
Definiz: DARE AUDIENZA, e simili. Udire; ed è proprio de' Magistrati, o gran personaggi. L. audire, copiam loquendi facere.
Esempio: G. V. 11. 20. 5. Assai era Latino di dare audienza, e tosto spediva.
Esempio: Petr. Canz. 27. 1. Data audienza insieme Alle dolenti mie parole estreme.
Esempio: Ar. Fur. 25. 79. Gli diede allor'udienza più che prima.
Esempio: E Cass. 4. 1. Che non da audienza A cosa, ch'io gli dica.
Esempio: E Sopp. 5. 4. Tu sei turbato, e mi darai mala udienza.
Esempio: Alleg. 5. Non è cred'io paese, Dove non segga agiato Nel dar dell'udienze Il Principe, il Vicario, e 'l Magistrato.
Definiz: DARE A VEDERE. Persuadere, far credere. Latin. persuadere.
Esempio: Boc. Nov. 65. tit. Al quale ella da a vedere, ch'ella ama un Prete.
Esempio: E Bocc. num. 21. E a me credi aver dato a vedere, che tu altrove andato sij a cena.
Esempio: E Bocc. Nov. 37. 6. La Simona disse, che le piaceva; e dato a vedere al padre una domenica dopo mangiare, che andar voleva alla perdonanza a San Gallo, con una sua compagna, ec. se ne andò.
Esempio: E Bocc. Nov. 51. 4. Mi vuol dare a vedere, che la notte, prima che Sicofante giacque con lei, Messer Mazza entrasse in monte.
Esempio: E Bocc. Nov. 91. 4. Dandogli a vedere, ch'esso veniva verso Italia.
Esempio: Lab. n. 301. Tea dito mostrava, per dare a vedere a quelle, alle quali ti dimostrava, se ancora, ec.
Esempio: Fr. Iac. T. Il mondo si mostra piacente, Per darti a vedere, che sia buono, Ma non dice com'è niente, E come ti tolle gran dono.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. E dandogli a veder quanto in ciò erra, Sperano d'acquistarne gloria, e fama.
Esempio: Segn. Pred. 39. Ed oh così nol riputassi io superfluo, come ve ne darei tosto a vedere sublimi esempli in una Teodolinda, ec.
Definiz: DARE. AVERE A DARE. Esser debitore. Lat. debere.
Definiz: DARE A UFO. Dare senza riceverne ricompensa. Lat. dare gratis. Gr. δωρεὰν διδόνει διδόναι.
Definiz: DARE A USURA. Dare per ricevere oltre la sorte data anche l'usura. Latin. dare foenori.
Esempio: Segn. Pred. 22. Questa è l'arte di guadagnar la più facile, e insieme la più sicura. La più facile, perchè questo è dare ad usura.
Definiz: §. Dare di usura: Pagare per usura.
Definiz: DARE AUTORITÀ. Concedere facoltà, ec. Latin. autoctoritatem, potestatem largiri; demandare.
Esempio: G. V. 9. 342. 1. Fecelo paciaro in Toscana, acciocchè mettesse consiglio, e pace nelle discordie di Toscana, dandogli grande autoritade di procedere spiritualmente, a chi fosse disubbiediente alla Chiesa.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 748. Per cui deputò otto Cardinali, che soprastessero alla piena esecuzione del Concilio, e diè loro l'autorità opportuna.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 151. A che oppose il Nachianti, che ciò era rivocare la preceduta disposizione di non dar loro se non quell'autorità, che determinasse il Concilio, dappoi che vi fosse maggior numero.
Definiz: DARE AVVIAMENTO. Dare occasione, e mezzo di far conseguire quel che si desidera.
Esempio: Cant. Carn. Donne, non vi sia affanno Di darci avviamento, s'e' vi piace.
Definiz: DARE AVVISO. Avvisare. L. certiorem facere.
Esempio: Tass. Gerus. 9. 13. Entra in Gerusalemme, e tra le meste Turbe passando, al Re da l'alto avviso Del gran campo, che giunge, e del disegno, E del notturno assalto, e l'ora, e 'l segno.
Esempio: Ar. Fur. 23. 47. E promette gran premio a chi dia avviso, Chi stato sia, che gli abbia il figlio ucciso.
Esempio: E Ar. Fur. 27. 131. Che la presenzia gli diè certo avviso, Che era huomo illustre, e pien d'alto valore.
Esempio: Bern. Orl. 2. 24. 66. Fu tosto dato avviso in che periglio Ferraù si trovava, e 'l Re Marsiglio.
Definiz: DARE BALDANZA. Porger'animo, ardire. Latin. animos addere.
Esempio: Petr. Son. 11. Pur mi darà tanta baldanza amore.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Onde esce speranza, Che da baldanza Al cor, che è levato.
Definiz: DARE BALIA. Concedere autorità. Latin. imperium dare. Gr. κράτος διδόνει διδόναι, αὐτοκράτορά τινα πειεῖν ποιεῖν.
Esempio: G. V. 10. 188. 3. E in Firenze elessono 12. buoni huomini popolani, di tre in tre mesi, a cui diedono piena balía della governazione di Pistoia, e delle riformagioni delle Signorie, co' Priori di Firenze insieme.
Esempio: E G. V. 8. 68. 3. E così fu loro data per necessità balía generale, sicchè sedici dì signoreggiavano liberamente la Terra, mandando il bando per loro parte.
Definiz: DARE BANDO. Esiliare. L. exilio damnare.
Esempio: Boc. Nov. 84. E minacciandolo di farlo impiccar per la gola, o fargli dar bando delle forche di Siena, montò a cavallo.
Definiz: §. Dar bando per similit. Latin. amandare, valere iubere.
Esempio: Fir. As. 257. Perchè io dato bando a tutti i miei consigli, ec.
Esempio: Burchiell. E facevan fra loro un gran consiglio Di dar bando a' fichi castagnuoli.
Esempio: Allegr. 10. Fate, che vedendovi dentro ritratta al naturale la misera condizion de' Poeti, ec. dieno un tratto bando alle rime bugiarde, e mandin le Muse in chiasso a suon di corno.
Esempio: E Allegr. 101. Ma il volgo ignorantissimo veduto Non ha le muse, al suon d'una tabella Dare a' Poeti mediocre bando.
Definiz: DARE BASSO. Contrario di Dar alto. Latin. infra subsidere.
Definiz: DARE BASTONATE. Percuotere con bastone.
Esempio: Ar. Sopp. 4. 2. Se tu t'accosti, ti darò una bastonata.
Definiz: DARE BATTAGLIA. Combattere. L. praelium committere.
Esempio: G. V. 9. 44. 1. A quello fece dare più battaglie, e votare i fossi d'acqua per empiergli di terra.
Esempio: E G. V. 12. 58. 4. E così vi continuò l'oste dall'Agosto 1345. al Maggio 1346. dando alla Terra continue battaglie, e assalti.
Esempio: Petr. Son. 84. L'aspettata virtù, che 'n voi fioriva, Quando Amor cominciò darvi battaglia, Produce or frutto, che quel fiore agguaglia.
Esempio: Fr. Iac. Tod. E contra la ragione Si da grande battaglia.
Definiz: §. Dar la battaglia: Lo stesso.
Definiz: DARE BATTITURE. Battere, percuotere.
Esempio: Segn. Pred. 35. E pur quelle battiture, che furono date a Cristo, non solamente passarono le quaranta, sicchè divenisse infame, ma le migliaia, sicchè divenisse infamíssimo.
Definiz: DARE BECCARE. Dar mangiare agli uccelli. L. aves pascere.
Esempio: Boc. Nov. 30. 11. Deh se vi cal di me, fate che noi ce ne meniamo una colassù di queste papere, ed io le darò beccare.
Definiz: §. Dar beccare al cervello, Modo basso: Pensar tra se cose di niun momento. Lat. inanes curas disponere.
Definiz: §. Dar beccare alla putta: del Riporre nascosamente in giuocando parte del danaro, per assicurarsi di non riperderlo, o far vista di vincer meno.
Definiz: §. Dar beccare a' polli del Prete, Modo basso: Morire.
Definiz: DARE BELLEZZA. Abbellare. Latin. decus addere pulcritutinem adsciscere.
Esempio: Passav. 253. E dice, che perchè due fortune contrarie si dividessono insieme, l'una gli diede gran nobiltà, e smisurata bellezza, prodezza, molta gloria, ec. l'altra a mano a mano seguitò, che gli diede povertà, l'odio della Patria, ec.
Esempio: Boez. Varch. 3. p. 4. Che bellezza non dico possono elleno dare ad altrui, ma hanno in se, ec.
Esempio: Tas. Gerus. 5. 61. È bella sì, che 'l Ciel prima, ne poi Altrui non diè maggior bellezza in sorte.
Definiz: DARE BENEDIZIONE. Benedire. L. Benedicere; il dicono i Teologi Latini. Gr. εὐλογεῖν.
Esempio: Boc. Nov. 1. 14. Veggendo il Frate non esser altro restato a dire a Ser Ciappelletto, gli fece l'assoluzione, e diedegli la sua benedizione, avendolo per santissimo huomo.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Poichè da te mi parto, Dammi la benedizione.
Definiz: DARE BENEFICII. Far beneficij, Conferir beneficij, Beneficare. Latin. beneficia conferre, beneficia facere.
Esempio: Boc. Proem. n. 4. Non perciò è la memoria fuggita de' beneficij già ricevuti, datimi da coloro, ec.
Definiz: §. Dar beneficij, Termine de' Canonisti: Presentare a' beneficij Ecclesiastici vacanti.
Esempio: Gio. Vill. 11. 20. 3. Puose le riservazioni di tutti i beneficij collegiati di Cristianità, e tutti gli volea dare egli, dicendo il facea per levare le simonie.
Definiz: DARE BERE. L. dare bibere.
Esempio: Boc. Nov. 17. 16. Ordinò con colui, che a lei serviva, che di varj vini mescolati le desse bere.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 61. A' micidiali, dannati dalla ragione, andando essi alla morte, è dato ber molte volte del vino, pur ch'essi ne domandino.
Esempio: E Bocc. Nov. 76. 14. Buffalmacco facea dar bere alla brigata.
Esempio: Ar. Cass. 3. 1. Se a cena così prodigo Sarai nel darmi ber, com'ora chiacchiere, La cosa anderà gaia.
Definiz: §. Dar da bere: lo stesso.
Esempio: Boc. Nov. 88. 11. A te sta oramai qualora tu mi vuogli così ben dar da mangiare, come facesti, ed io darò a te così ben da bere, come avesti.
Definiz: §. Dare a bere pur nel med. sent.
Esempio: Boc. Nov. 40. 25. Come ella sua amica in casa il Medico menato l'avea, e come gli avea data a bere l'acqua adoppiata.
Definiz: §. Dar buon bere.
Esempio: Allegr. 98. E giunto all'oste, dissegli pian piano: Arrecami, se v'hai, che dia buon bere, E poi vin rosso, e bianco, e di piano.
Definiz: §. Dare a bere una cosa: Farla credere.
Esempio: Bern. Orl. 1. 10. 3. Però si dice volgarmente in piazza, Per un proverbio: e' glie l'ha data a bere.
Definiz: DARE BIADA. Governare le bestie da soma colla biada.
Esempio: Burchiell. Alessandro lasciò il fieno, e la paglia Innanzi a i Barbareschi di Cicilia; Non dando biada il dì della vigilia, Che 'ntrava il Podestà di Sinigaglia.
Definiz: DARE BIASIMO. Biasimare. Lat. vituperare.
Esempio: G. V. 10. 145. 2. Onde in Firenze ebbe molti repezzj, e biasimo dato a coloro, che non aveano lasciato prendere l'accordo co' Tedeschi.
Esempio: Dant. Inf. 7. Quest'è colei, ch'è tanto posta in croce Pur da color, che le dovrian dar lode, Dandole biasmo a torto, e mala voce.
Esempio: Franc. Barb. La quinta, date Freno alla lingua, che può biasmo darne.
Esempio: Ar. Fur. 10. 59. Vede suoi vizzi, e sue virtudi espresse, Sicchè a lusinghe poi di se non crede, Ne a chi dar biasmo a torto gli volesse.
Definiz: DARE BORNIOLE. Non giudicar rettamente; ed è proprio delle cause di giuoco. Modo basso. Latin. iniquam sententiam ferre.
Definiz: DARE BRACCIO. Porgere il braccio in aiuto. Lat. subvenire, auxiliari, defendere.
Definiz: §. Dar braccio: Aiutare.
Esempio: Segn. Pred. 25. E gli Ai, come gli potranno addirizzar ne' costumi, se voi non date lor braccio?
Definiz: §. Dar braccio alle Dame: Sostenerle col braccio.
Definiz: §. Dare il braccio: Dar facoltà.
Definiz: §. Dare il braccio regio: Concedere di potere operare coll'autorità, e privilegi Regj.
Definiz: DARE BRIGA. Infastidire. L. molestiam offerre.
Esempio: Boc. Nov. 59. 8. Allora ciascuno intese, ec. e vergognossi, ne mai più gli diedero briga.
Esempio: G. V. 9. 22. 2. Fecero decreto, che per offesa, che 'l Re di Francia avesse fatta a Papa Bonifazio, o a Santa Chiesa, mai a lui, o a sua rede esser apposto, o dato briga; e ordinossi, che tutti i beni, ec.
Esempio: Boc. Nov. 59. 8. Ne mai più gli diedero briga, e tennero per innanzi Messer Betto, sottile, e intendente Cavaliere.
Esempio: Cecch. Servig. 4. 9. Datti briga Di far cristei, e non del fatto mio.
Esempio: Allegr. 86. E la vostra natural cortesia mi v'attesta a darvi, abbiate pacienza, la seguente briga.
Definiz: DARE BUSSE. Percuotere. Lat. pulsare, verberare.
Esempio: Boc. Nov. 64. 12. Li quali venuti la, e udendo la cosa, e da un vicino, e da altro, presero Tofano, e diedergli tante busse, che tutto il ruppono.
Esempio: E Bocc. Nov. 68. 8. Ella in persona di se nel suo letto la mise, pregandola, che senza farsi conoscere, quelle busse pazientemente ricevesse, che Arriguccio le desse.
Esempio: E Bocc. num. 16. Non ti diedi io dimolte busse?
Definiz: §. Dare delle busse: si usa nello stesso significato.
Definiz: DARE CACCIA. Far fuggire, correndo dietro a chi fugge. Lat. aliquem in fugam conijcere, pellere, fugare.
Definiz: §. Dar la caccia, pur nel medesimo sentim. s'adopera.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 119. Per molto, che se li desse la caccia, spaventandolo, e agitando l'acqua, non fu mai veduto sollevarsi.
Esempio: Bern. Orl. 2. 6. 49. Fino alla Rocca detton lor la caccia.
Esempio: E Ber. Orl. 3. 6. 36. Morgante, che gli dava più la caccia, Ebbe in mezzo all'assalto un strano intoppo.
Esempio: Ar. Fur. 12. 36. Come il cane talor, se gli è intercetta, O lepre, o volpe, a cui dava la caccia.
Definiz: DARE CAGIONE. Porgere occasione. L. dare occasionem, occasionem praebere.
Esempio: Boc. Nov. 69. 16. Le diè cagione di mandare ad effetto la seconda cosa.
Esempio: E Bocc. Nov. 60. 26. E perciò voglio, che domane si dica, poichè donna Licisca data n'ha cagione.
Esempio: E Bocc. Nov. 85. 13. La quale astutamente, secondo l'ammaestramento di Bruno adoperando, molto bene ne gli dava cagione.
Esempio: Albert. cap. 64. Lo stolto sempre procrastina di far bene, ec. dae cagione, che oggi promette di far dimane; e quando dimane è venuto, e anche promette dimane, e così tuttavia li fugge dimane.
Esempio: Petr. Canz. 46. 2. Crudele, acerba, inesorabil morte Cagion mi dai di mai non esser lieto.
Esempio: Lab. n. 18. S'ingegna di darti dolente vita, e cagione di desiderar la morte.
Esempio: Amet. 70. Alla quale, Giunone invidiosa, diede cagione di mancamento a moltiplicati huomini.
Esempio: E Amet. 45. E l'occhio tornando alle cose più basse, mi diè cagione di più maraviglia.
Esempio: Tas. Gerus. 5. 2. E quella elezion sovra se toglia; Così non avverrà, ch'e' dia cagione Ad alcun d'essi, che di lui si doglia.
Esempio: Ar. Cass. 1. 2. Noi gli diam per trascuraggine Nostra cagion, che la stizza, ec.
Definiz: §. E neutr. pass.
Esempio: Ar. Sopp. 4. 2. Se ne potrebbe morire, o di qualch'altra disgrazia darsi cagione.
Definiz: DARE CALCI. Tirare colpi col piede. Lat. calcibus petere, calce ferire.
Esempio: Boc. Nov. 68. 9. Credendosi pigliare la moglie, prese la fante, e quanto egli potè menare le mani, e' piedi, tante pugna, e tanti calci le diede, tanto che tutto 'l viso l'ammaccò.
Esempio: E Bocc. Nov. 73. 19. Niquitoso corse verso la moglie, e presala per le trecce, ec. tanto le diè per tutta la persona pugna, e calci, senza lasciarle in capo capello, o osso addosso, che macero non fosse.
Esempio: Tac. Dav. An. 16. 228. Finita la festa, Poppea morì d'un calcio, datole il marito crucciato nel ventre pregno.
Definiz: §. Dar de' calci al vento, Dar de' calci al rovaio, Dar de' calci all'aria, e simili: Esser'impiccato. L. laqueo suspendi.
Esempio: Fir. Disc. An. 44. Se il ladrone avesse lasciato star le cose altrui, non averebbe dato de' calci al vento sul Mercatale.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. Ma s'io non davo qui de' calci al vento, Questo era il fio di tutti i tradimenti.
Esempio: Bern. Orl. 1. 6. 70. E da de' calci al vento in sul fabbione.
Esempio: Morg. I vi prometto, Che al vento tutti de' calci darete.
Esempio: Boc. Nov. 12. 19. E i tre masnadieri il dì seguente andarono a dar de' calci al rovaio.
Esempio: Ar. Cass. 4. 1. Che non mi lasci pur tempo da volgermi Un laccio al collo, e dar de' calci all'aria?
Definiz: DARE CALO. Concedere alquanto per calo.
Definiz: §. Dare il calo, Dar di calo: vaglion lo stesso.
Definiz: §. Dare a calo: Dare per riavere la cosa data, e il prezzo di quanto ella sia calata.
Definiz: DARE CAMBIO. Cambiare. Lat. permutatum dare, permutare.
Definiz: §. Dare in cambio, Dare il cambio, e simili: pur vaglion lo stesso.
Esempio: Ar. Cass. 4. 7. E dato in cambio Gli ha la tua veste, e gli altri panni.
Definiz: DARE CAMPO. Dar di vantaggio ad altrui alcuno spazio di via nel camminare. Latin. spatium dare.
Esempio: Fir. Asin. 183. Mi salse addosso, e di nuovo a correre mi diè campo.
Definiz: §. Dar campo: Porgere opportunità.
Definiz: §. Dare il campo: Concedere luogo per i combattimenti.
Definiz: DARE CANZONE. Lo stesso, che Dare erba trastulla, che Dar parole. Lat. verba dare.
Definiz: DARE CAPARRA. Sborsar parte del prezzo pattuito, per fermare, e stabilire il contratto. Lat. in arrhabonem dare.
Esempio: G. V. 10. 138. 1. E fatto il patto, dieronne caparra 13000. fiorini d'oro, i quali si perderono; per la fretta, che ebbero, non ne presero stadichi, ne cautela.
Definiz: DARE CAPO. Costituire superiore.
Definiz: §. Dar del capo, o Dar di capo: Incontrar col capo, Capitare; e figuratam. Ricorrere, risolvere.
Definiz: §. Dar tra capo, e collo: Colpir nelle parti più importanti.
Esempio: Segn. Pred. 2. Son poscia i primi, quando lo veggano nella vernata già secco, a levar la scure, e a dargli alla cieca tra capo e collo, tra tronco e rami.
Definiz: §. Dar del capo nel muro: Disperarsi. L. furere, insanire.
Esempio: Ar. Fur. 28. 44. Ne fu per arrabbiar per venir matto, Ne fu per dar del capo in tutti i muri.
Definiz: §. Dare in capo: Offendere alla volta del capo, Colpire nel capo.
Definiz: §. Dare al capo: Offendere il capo.
Definiz: §. Dare nel capo: lo stesso, che Dare al capo.
Esempio: All. 232. Come il vin da nel capo, e addormenta.
Definiz: DARE CARENA. Termine marinaresco: vale Acconciar la carena, per uso di navigare.
Definiz: DARE CARICO. Incaricare, accusare. Lat. accusare, calumniari, invidiâ onerare.
Esempio: Ar. Cass. 5. 4. Par, che voglian Per lui testificare, e darti carico.
Esempio: E Sopp. 5. sc. penult. Ingiuriare un'huomo pubblicamente, e darli carico.
Definiz: §. Per Arrecar pregiudizzj, esser di peso. L. molestiae esse.
Esempio: Tac. Dav. St. 3. 325. Apinio Tirone uscito fuori pochi dì innanzi a mugnere quelle Terre acerbamente, dava più carico, che utile alla parte.
Definiz: §. Per lo stesso, che Dar cura.
Esempio: Ar. Negr. 1. 3. O tu provvedi, che si comprino, Ovvero a me da i danari, e il carico.
Definiz: DARE CARTACCE. Ritirarsi da una cosa, senza espressamente negarla. Lat. tergiversari.
Definiz: DARE CAVO. Porgere il cavo, cioè canapo. Lat. funem praebere.
Definiz: DARE CAUZIONE. Assicurare con mallevadore, o simili. Lat. cavere *cautionem dare. Gr. ἀσφάλειαν διδόναι.
Esempio: Ar. Cass. 1. 5. Ne altra cauzione dar mi vogliono, Che la lor fede.
Definiz: DARE CENA. Apprestare altrui da cena, Convitare altrui a cena. Lat. dare coenam.
Esempio: Gio. Vill. lib. 3. E dimorò in Firenze sei dì, e alla fine, ricevuti più corredi da' Priori, e dato continuo desinare e cena a' Cittadini, alla sua partita fece un corredo in Santa Croce, molto nobile.
Esempio: Boc. Nov. 56. 4. E se egli ce n'è niuno, che voglia metter su una cena, a doverla dare a chi vince, ec. io la metterò volentieri.
Esempio: Alleg. 195.Cena mi dette, e prestommi il covile, Facendomi scalzar dal servitore, Tal ch'io sempre l'avrò fitto nel cuore, ec.
Esempio: E Alleg. 270. Datomi desinar, merenda, e cena, Fui gratis, com'un Principe alloggiato.
Definiz: DARE CENNO. Accennare. Lat. innuere, significare.
Esempio: All. 247. La qual cosa ancor'io farò volentieri verso di voi, ogni volta, che mi darete cenno di così fatte occasioni.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 556. Volle, secondo il cenno dato nella sua risposta, avvalorata colla missione a tal fine del Senator Molines.
Definiz: DARE CENSO. Pagar censo.
Definiz: §. Dare a censo: Dare per riscuoterne censo.
Definiz: DARE CHE DIRE. Fare, o dire in maniera, che s'abbia occasione di favellare sinistramente di te. Lat. dare sermonem.
Esempio: Cant. Carn. Conoscete la salute, E non date più che dire.
Esempio: Tac. Dav. St. 4. 330. Anche Muciano scrisse al Senato, e diede che dire. Se egli era privato, perchè fare uficio pubblico?
Definiz: DARE CHE FARE. Apprestare occasione di operare, e anche Somministrare occasione. Lat. negotium facessere. Gr. πράγματα παρέχειν.
Esempio: Allegr. 152. Un nome vi ha tra gli altri, il qual m'ha dato tanto che fare col tuo doppio sentimento, ch'io ho creduto mille volte intisichirgli sotto davvero, e sto ancora in dubbio, s'io ne son fuor di pericolo affatto.
Esempio: E Allegr. 276. Ricevetelo adunque, e lettolo, scamatatelo a un dipresso, non conforme al suo bisogno, che e' vi darebbe troppo che fare.
Esempio: Ar. Fur. 32. 2. E poi Guidon mi diè che fare assai.
Definiz: DARE CHE NON DOLGA, E DIR CHE NON DISPIACCIA. Cioè non offender'altrui, ne in fatti, ne in detti, ec. Lat. Quod alteri doleat, neque facito, neque dicito.
Definiz: DARE CHIACCHIERE. Lo stesso, che Dar parole. Lat. blaterare, verba dare.
Esempio: Ar. Cass. 3. 1. Se a cena così prodigo Sarai nel darmi ber, com'ora chiacchiere, La cosa anderà gaia.
Definiz: DARE CHIAREZZA. Render chiaro. Latin. clarum facere.
Esempio: Amet. 96. Nascemmo a dar del suo alto valore Chiarezza vera al mondo, che dovea Avvilupparsi dentro al cieco errore.
Definiz: DARE. CHI HA A DARE ADDOMANDA. Proverbio dinotante l'Uscir de' suoi doveri, e pretender da altrui, quando si è suo debitore.
Definiz: DARE CIANCE. Lo stesso, che Dar parole: Discorrere per non attendere. Lat. verba dare.
Esempio: Ar. Cass. 1. 4. S'immagina, Che io le dia ciance.
Esempio: E Sopp. 2. 3. Questa debbe essere qualche ciancetta, che colui gli da da parte di questa giovane, che l'ha fatto impazzire con speranza di farne qualche guadagnetto.
Esempio: E Negr. 1. 2. Ma che vi dia la ciancia, vo ben credere.
Esempio: E Negr. appresso. Non mi da ciancia no, siine certissimo.
Definiz: DARE CIBO. Cibare. Lat. cibare.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Altro cibo me dane.
Definiz: DARE COLORE. Avere apparenza. L. signum edere. indicare, videri, apparere. Gr. φαίνεσθαι.
Esempio: Fr. Iac. T. Nell'altre virtudi avanza, Che ti dian bel colore.
Definiz: §. Dar colore, parlando delle carte da giucare. Lat. colorem ostendere.
Definiz: §. Dar colore, per metaf.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 228. E quando si fosse decisa per la parte del sì, avrebbe dato colore agli spiriti turbolenti di rivocare in dubbio le dispensazioni.
Definiz: §. Dar colore: per Vergognarsi, arrossare. Lat. erubescere.
Definiz: DARE COLPA. Incolpare. Latin. vitio dare, imputare. Gr. αἰτιᾶν αἰτιᾶσθαι.
Esempio: Ar. Fur. 12. 12. Tutti cercando il van, tutti gli danno Colpa di furto alcun, che lor fatto abbia.
Esempio: E Sopp. 4. 7. Mi vorranno dar colpa, che da principio io non gli abbia bene informati.
Esempio: Boez. Varch. 2. p. 4. Non puoi ragionevolmente dar di ciò colpa alle cose, e se pure questo nome vano della felicità della fortuna ti muove, comincia, ec.
Definiz: §. Dar la colpa.
Esempio: Boc. Nov. 64. 12. Cominciarono a riprender tutti Tofano, e a dar la colpa a lui, e a dirli villania di ciò.
Esempio: G. V. 10. 8. 1. E di ciò tutta la colpa si dava al detto Legato; che 'l Papa vi mandava moneta infinita, e male erano pagate le Masnade.
Esempio: Dav. Scism. Quanto il Re perduta ogni speranza se n'infocasse, non si può dire; e dando la colpa tutta a Vuolseo, ec. mostrò gran segni d'averlo in odio.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 4. Ne va dando la colpa a questo, e quello.
Esempio: Segn. Pred. 31. E però avvezzatevi a dar di tutto il mal vostro la colpa a voi.
Definiz: DARE COLPO. Colpire, Percuoter con colpo. Lat. icere.
Esempio: Cant. Carn. E voglion dare a molti giovanotti Del calcio sei buon colpi, s'e' potranno.
Definiz: DARE COME IN TERRA. Percuoter senza discrizione. Lat. graviter verberare, pulsare.
Esempio: Bern. Orl. 2. 20. 35. Il giovanetto dava come in terra.
Definiz: DARE COMIATO. Licenziare, Accomiatare. Latin. dimittere.
Esempio: G. V. 9. 303. 3. Per tema degli altri Franceschi non fu giustiziato; ma datoli comiato, facendo vista d'andare a Napoli, ec. si tornò dalla parte di Castruccio.
Esempio: E G. V. 9. 333. 2. Per la qual cosa molto si turbaro i soldati, e masnade di Castruccio, e diede comiato atutti i Franceschi, e Borgognoni, ch'avea.
Esempio: Boc. Nov. 23. 14. E brutto comiato datole, temendo, ch'ella per se non la tenesse.
Definiz: DARE COMINCIAMENTO. Cominciare. Lat. initium facere. Gr. ἀρχὴν ποιεῖν.
Esempio: Boc. Nov. 1. 1. Perchè dovendo io al vostro novellare, siccome primo, dare cominciamento, intendo da una delle cose incominciare.
Esempio: E Bocc. Nov. 71. 1. Se così ha disposto chi può, ch'io debba alla presente giornata colla mia novella dar cominciamento.
Definiz: DARE COMMISSIONE. Commettere, ordinare. L. mandare, mandata dare.
Esempio: Dav. Scism. La supplica al Papa fu in nome di Caterina, e del fanciullo; che mai a' padri loro non ne diedono commessione, e ogni falso esposto vizia il supplicato.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 749. Onde si rimetteva alle commissioni date da se all'Ambasciadore.
Esempio: Ar. Cass. 2. 1. Ti darò un numero Grande di commissioni.
Definiz: DARE COMODO. Concedere opportunità. Lat. spatium dare, facultatem praebere.
Esempio: Ar. Cass. 4. 2. Sto in gran dubbio, Che non tardi Triton troppo, e dia comodo Al ruffian di nascondere, ec. Le robe.
Definiz: DARE COMPAGNIA. Assegnar persona, che accompagni, che faccia compagnia. L. comitem dare.
Esempio: Boc. Vit. Dant. 39. Egli giace con compagnia assai più piacevole, e lodevole, che quella, che tu gli potessi dare.
Definiz: §. Dar per compagnia.
Esempio: Allegr. 107. Perch'io non volli poi restar alloggio, Mi dette lume; e un tal per compagnia, ec.
Definiz: DARE COMPIMENTO. Condurre a fine, finire, compire. L. absolvere, perficere.
Esempio: Boc. Nov. 23. 18. Per dare all'opera compimento.
Esempio: E Bocc. Nov. 25. 13. Al nostro amore daremo piacevole, e intero compimento.
Esempio: E Bocc. Nov. 56. 3. A dare al loro amor compimento, molto tempo non s'interpose.
Esempio: G. V. 8. 40. 91. Adoardo primogenito, prese per moglie Isabella figliuola del Re Filippo di Francia, e diedono compimento all'accordo della quistione di Guascogna.
Esempio: E G. V. 9. 80. 6. Innanzi, che si partissono, si diede compimento alla pace, al piacere de' Fiorentini, com'era prima domandata.
Esempio: Boez. Varch. 1. p. 4. Ma che ogni ribaldo possa alle cose, che s'ha conceputo di volere operare contra uno innocente, dar compimento.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 674. E consumate in ciò quattordici Congregazioni, si diè compimento a raccorli l'ultimo giorno di Luglio.
Definiz: DARE COMPITO. Assegnare altrui qual si sia somma di lavorío determinatamente. Lat. demensum dare.
Definiz: §. Dare il compito.
Esempio: Tac. Dav. St. 4. 332. Gli darebbe bene un buon consiglio di non fare il Satrapo co' Principi, non dar'il compito a Vespasiano vecchio trionfatore, e Padre di figliuoli non più fanciulli. Il Latino di Tacito dice, praeceptis coercere.
Definiz: §. Dare a compito: Assegnar che che sia determinatamente. Lat. demensum dare.
Definiz: DARE CONFORTO. Confortare. Lat. reficere, recreare.
Esempio: Petr. Son. 147. Un conforto m'è dato, ch'i' non pera, Solo per cui virtù l'alma respira.
Esempio: Cant. Carn. Questo cibo gentil, che noi portiamo, Da singolar conforto.
Definiz: DARE CONFUSIONE. Confondere. L. confundere, turbare, permiscere. Gr. ἐνοχλεῖν, συγχέειν συγχεῖν.
Definiz: §. Dar confusione: Far vergognare. L. pudorem afferre.
Esempio: Segn. Pred. 16. Ed è possibile, che non ti dia confusione il considerare, quanto ancora tu a poco a poco ti sij, senz'avvedertene, relassata ne' tuoi diporti?
Definiz: DARE CONGEDO. Licenziare. Lat. veniam dare, dimittere.
Esempio: Bemb. Stan. Darete agli Oratori omai congedo.
Esempio: Segn. Pred. 30. E raccomandatosi in fine alle sue orazioni, da cui si scrive, che ricevesse per favore eccelsissimo la salute, gli diè congedo.
Definiz: DARE CONSENSO. Acconsentire. L. consensum dare, consentire, assentiri.
Esempio: Ar. Fur. 30. 30. Che tale accordo obbrobrioso stima A chi 'l consenso suo vi darà prima.
Esempio: E Ar. Sat. Ma gli par, che non dando il suo consenso A quel ch'approvan gli altri, mostri ingegno Da penetrar, ec.
Definiz: DARE CONSIGLIO. Consigliare. L. consilium dare. Gr. συμβουλεύειν.
Esempio: Pass. 134. Che non abbia in verun modo lecito, o illecito dato aiuto, consiglio, o favore a morte di persona.
Esempio: Petr. Canz. 45. 3. Ch'Amor mostrommi sotto quel bel ciglio, Per darmi altro consiglio.
Esempio: Dant. Purg. 3. Ecco di qua chi ne darà consiglio.
Esempio: G. V. 10. 69. 3. Item, che ciascun si guardasse di dare aiuto, o consiglio ad alcun ribello.
Esempio: Tac. Dav. Stor. 4. 332. Gli darebbe bene un buon consiglio di non fare il Satrapo co' Principi, non dar'il compito a Vespasiano vecchio trionfatore, e Padre di figliuoli non più fanciulli.
Esempio: E Tac. Dav. Ann. 6. 128. Soleva Caricle gran Medico, ne' mali del Principe, se non medicarlo, dargli consigli.
Esempio: Alleg. 57. Non è cosa, che più, ne meglio faccia squadrar gli amici, che 'l confidar'i segreti, chiedere aiuto a vicenda, e dar consiglio nell'occorrenze.
Esempio: Cecch. Donz. 4. 1. Il tempo vi darà consiglio.
Definiz: §. Dare per consiglio. Lat. auctorem fieri, auctorem esse.
Esempio: Boc. Nov. 85. 23. Dieron per consiglio a Calandrino, che a Firenze se ne tornasse.
Esempio: Ar. Cass. 5. 1. Al fine io diedi Per consiglio a Lucramo, ec.
Definiz: DARE CONSOLAZIONE. Consolare, confortare. Lat. solatium ferre, solari, consolari.
Esempio: Boc. Nov. 39. 7. Tu mi darai grandissima consolazione.
Esempio: E Bocc. Nov. 20. 6. E quivi standosi per darle alcuna consolazione, fece un giorno pescare.
Esempio: E Bocc. num. 9. Il quale a Monaco menatala, oltre alle consolazioni, che di dì, e di notte le dava, onoratamente come sua moglie la tenea.
Esempio: E Bocc. Nov. 30. 7. Tu mi darai grandissima consolazione, e farai grandissimo piacere, e servigio.
Definiz: §. Dar consolazione, conforto, piacere. Lat. voluptatem creare.
Esempio: Cant. Carn. Ma potrebbe ben'altrove Darvi più consolazione.
Definiz: DARE CONTEZZA. Significare, far noto. Lat. certiorem facere.
Esempio: Bemb. Lett. Quanto al dovervi dar contezza del mio stato, dico, ec.
Esempio: E Bemb. Lett. altrove. Dammi tu contezza particolare, e vera del tutto.
Esempio: Pallav. St. Conc. 215. Questi affine di significar la mente di Cesare intorno al Concilio, e di dar contezza della minaccevole ambasciata, della qual'egli era stato il portatore al Cardinal Cervino.
Esempio: E Pallav. St. Conc. 400. E che fra due mesi fossero informati de' mali usi, per darne al Re contezza.
Definiz: DARE CONTO. Significare, notificare. Lat. certiorem facere, notum facere.
Definiz: §. Dar conto: Render ragione. Lat. rationem reddere.
Esempio: Ar. Fur. 20. 5. L'altro comincia, poi che tocca a lui, Con più proemio a darle di se conto.
Esempio: Bemb. Lett. Viene alla Corte per dar di se conto in servizio di N. S.
Esempio: Allegr. 273. E per darvi conto migliore, e delle cagioni, e del fatto, rispondendo con esso all'ultima vostra, vi mando, ec.
Definiz: §. Dare a conto, e Dare a buon conto: Pagare per istarne a conto. L. arrhaboni dare.
Esempio: Bemb. St. 4. Che senza dimora gli fussero date cento libbre d'oro a conto del suo soldo.
Definiz: DARE A CONTRASSEGNO. Recare indizio. Lat. symbolum dare, tesseram dare.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 163. Pure alla madre faceva ogni onore in apparenza, e diede ad un Tribuno, come s'usa a' soldati, questo contrassegno, ec.
Esempio: Segn. Pred. 4. Anzi così dalla sua bocca medesima insegnò Cristo, quando ci diè quel sì famoso contrassegno a distinguere i predestinati da' reprobi.
Definiz: §. Dare il contrassegno, termine militare: e vale Assicurar dell'esser suo, o degli ordini portati, con mostrare il contrassegno.
Definiz: DARE CONTRO. Contraddire. Latin. contrà facere, contra dicere.
Esempio: Dav. Scism. Intese, che Papa Paolo Terzo aveva fatto Cardinale il Roffense, il quale non darebbe mai contro al Papa, ne a se; onde deliberò uccidere prima costui, per vedere se il Moro s'arrendesse.
Definiz: §. E neutr. pass. Darsi contro: Contraddirsi. Lat. sibi pugnare, secum pugnare.
Definiz: §. Dar contro: Opporsi. Lat. se opponere, intercedere, pugnare.
Definiz: DARE COPIA. Concedere. Lat. copiam facere.
Definiz: §. Dar copia, di scritture, e simili. Lat. exemplum dare, exscribere.
Esempio: Pallav. St. Conc. 389. E sopra ciò fu data copia all'Abate d'una risposta fatta dianzi, ed altra scrittura mandata intorno allo stesso dall'Imperadore.
Definiz: DARE CREDENZA. Credere. L. fidem adhibere.
Esempio: Ar. Fur. 16. 1. Ch'un mal sia lieve, un'altro acerbo e fiero, Date credenza al mio giudicio vero.
Esempio: Segn. Pred. 38. Che se voi dichiate a costui, come quelle stelle medesime, che a lui sembran sì piccole, e sì sparute, tutte son della terra più vaste, ec. quanto stenterà egli a darvi credenza?
Definiz: §. Dare a credenza, a credito, ec. Vendere senza ricevere il prezzo prontamente. Latin. absque praesenti pecunia rem emptam tradere.
Esempio: Ar. Cass. 4. 2. Cento Saraffi in Alessandria Prestáli, e tante merci, che valevano Dugento sicli per un'anno a credito (Qui Lat. mutuò dare, commodare. Gr. δανείζειν, χρῄζειν)
Definiz: DARE CREDITO. Credere. Lat. fidem adhibere, credere.
Esempio: Ar. Cass. 2. 5. Egli ha una lingua, che potrebbe radere, Così ben taglia, e 'l padron gli da credito.
Esempio: Bern. Orl. 2. 3. 62. Danne credito a me, che il ver ti dico.
Definiz: §. Dar credito altrui: Crederli, divenir suo creditore.
Esempio: Ar. Len. 4. 9. Venticinque fiorini infin bisognano, Nelli quai siamo condennati, e grazia Non se ne ha aver, ne voglion darci credito.
Definiz: §. Dar credito, e dar debito: si dice dello Scriver le partite a' libri pe' conti in credito, o debito d'alcuno.
Definiz: DARE CROLLO. Crollare. L. dimoveri, excidere.
Esempio: Petrar. Son. 165. Non posso dal bel nodo omai dar crollo.
Esempio: E Petr. Cap. 1. Che gli diede in Tessaglia poi tal crollo.
Esempio: Dant. Inf. 25. Che non potea con esse dare un crollo.
Esempio: Ar. Fur. 15. 87. Di sella cadde, e diè l'ultimo crollo.
Esempio: E Ar. Fur. 12. 20. E se 'l fratel di Ferraù Isoliero, ec. Non facea fede innanzi al Re del vero Avrebbe dato in sulle forche un crollo.
Esempio: E Ar. Fur. 21. 49. Pervenne Argeo senza pur dare un crollo Della misera vita al fine amaro.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. Ma poi che vide le braccia distese A Sinettor, che non dava più crollo.
Definiz: DARE CUORE. Animare, incoraggiare. Lat. animos addere.
V. Cuore.
Definiz: §. Dare il cuore: Concedere l'affetto, volger la mente.
Esempio: Boc. Nov. 80. 24. Madonna nel vero egli mi dispiacque bene un poco, siccome a colui, che mi trarrei il cuore per darlovi, se io credessi piacervene.
Esempio: Segn. Pred. 30. E voi sarete sì stolti, che vogliate dare il cuor vostro a un Signor sì crudo?
Definiz: §. Dare il cuore: Bastar l'animo. Lat. audere, confidere.
Esempio: Lab. n. 241. E già assai volte millantandosi ha detto, che se huomo stata fosse, l'avrebbe dato il cuore d'avanzar di fortezza, non che Marco Bello, ma ec.
Esempio: Boc. Nov. 33. 8. Senza alcun fallo mi da il cuor di fare, che le tre sorelle con gran parte di quello del Padre loro con esso noi, dove noi andar ne vorremo, ne verranno.
Esempio: E Bocc. Nov. 44. 5. Se quivi ti da il cuore di venire, io mi credo ben far sì, che fatto mi verrà di dormirvi.
Esempio: Boez. Varch. 2. p. 6. Or datti il cuore di comandar'alcuna cosa all'animo, il quale è libero?
Esempio: Tass. Amint. Att. 2. Sc. 2. Crudel daratti il cor vedermi morto?
Esempio: E Tass. Amint. Att. 4. Sc. 2. Ch'era sì pien d'orrore, e di pietate, Che non mi diede il cor di rimirarvi.
Esempio: Lasc. Spir. 3. 3. Daravvi il cuore di far questa faccenda?
Esempio: Cecch. Servig. 4. 1. E' mi da il cuor, se voi volete, di fare star questa cosa.
Definiz: §. Dare il cuore: Indursi. Lat. animum inducere.
Esempio: Nov. Ant. 60. 2. Lo Re, e Marco diede lo cuore a crederlo.
Definiz: DARE CURA. Ordinare, commettere, raccomandare. Lat. committere, permittere.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 171. Il Principe tolse di mano a' Questori i libri pubblici, e ne diede cura a' Prefetti.
Definiz: §. Dar la cura: lo stesso.
Esempio: Tac. Dav. St. 1. 266. La cura dell'impresa diede a Antonio Novello, ec.
Definiz: §. Dare in cura. Latin. in custodiam dare.
Esempio: Tass. Gerus. 20. 9. Da le parti di mezzo al Frate in cura.
Definiz: DARE DA FARE, e anche DARE A FARE, che nello stesso sent. si disse: Occupare, tenere impiegato. L. negotium facessere. Gr. πράγματα, παρέχειν.
Esempio: G. V. 10. 59. 6. I quali traendo dietro a' nemici nel prato, i Tedeschi di Castruccio vigorosamente percossono al Capitano, e a sua gente, e dierono loro molto a fare per più assalti, e furono in pericolo d'esser sconfitti.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 173. Ma a Corbulone più dava da fare la poltroneria de' soldati, che la perfidia de' nimici.
Esempio: Alleg. 267. Qui parve il tempo dello sgomberare; Il Portici, il Fontana, e il Portigiano Si dettono in un subito da fare.
Definiz: DARE. DALLE DALLE. DAGLI DAGLI. Così replicato per aggiugner forza all'esclamazione.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. Il campo tutto è levato a romore, Gridando dagli dagli, piglia piglia.
Definiz: DARE DANARI. Dicesi ordinariamente del Far soldati.
Definiz: §. Dar danari, o simili sopra che che sia.
Esempio: Ar. Sopp. 2. 3. L'Ebreo non li da sopra danari.
Definiz: DARE DANNO. Danneggiare. Latin. damnum inferre.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 152. Questo danno diedono ancora i Siluri, e scorrendo assai paese, ec.
Definiz: DARE DA PARLARE DI SE, ec. o DA DIRE. Dare occasione ch'e' si parli, e pigliasi in mala parte. Lat. ansam calumniae praebere.
Esempio: Boc. Nov. 7. 2. La viziosa, e lorda vita di molti da di se da parlare, da mordere, e da riprendere.
Esempio: Ar. Fur. 45. 112. Di questo da da dire, e da udir tanto, Che ogn'altra cosa è muta in ogni canto.
Esempio: E Ar. Fur. 32. 34. E molto più da dir dava alla gente.
Definiz: DARE DA RIDERE, DI CHE RIDERE, CHE RIDERE, o simili. Dare occasione al riso. Latin. risui caussam praebere.
Esempio: Boc. Nov. 85. 24. Avendo molto dato da ridere a' suo' compagni.
Esempio: E Bocc. g. 2. f. 1. Questa novella diè tanto da ridere alla brigata, che, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 89. 1. Questa novella, dalla Reina detta, diede un poco da mormorare alle donne, e da ridere a' giovani.
Esempio: Lab. n. 297. Così adunque desti da ridere alla tua savia donna, e valorosa, e al suo disensato amante.
Esempio: Ar. Cass. 5. 5. Non è tanto pericolo L'esser beffato, e dar'altrui da ridere.
Definiz: DARE DA SEDERE. Dare altrui comodità di sedere.
Esempio: Allegr. 317. Ma da seder mi detton tra le mani Una ciscranna vecchia, e due deschetti.
Definiz: DARE DEBITO. Descrivere in debito. L. debitorem facere.
Esempio: All. 293. Laonde, e voi, ed ogn'altro, che me n'abbia dato per insin qui debito, di qui in la, può a sua posta far conto d'averne a riaver più di dugento per cento, ch'è un guadagno insolito, e non conosciuto da molti.
Definiz: DARE DEL CULO IN TERRA. Modo basso: Cadere, Cascare. Lat. labi, excidere; e figuratam. Fallire.
Definiz: §. Dar del culo sul lastrone, e Dar del culo in sul petrone: lo stesso Fallire.
Esempio: Pataff. Egli ha dato del culo in sul petrone.
Definiz: §. Dar del culo in un cavicchio: Incontrar disgrazie. Lat. in malum impingere, edere.
Definiz: DARE DELLE CALCAGNA. Fuggire. L. in fugam se conijcere.
Definiz: DARE DELLE COLTELLA. Ferire. L. gladio sauciare, vulnerare.
Esempio: Boc. Nov. 40. 27. La quale poi con lui insieme, e colla sua fante, che dare gli avea voluto delle coltella, più volte rise, ed ebbe festa.
Definiz: DARE DELLE GRIDA. Gridare, rampognare. Lat. increpare.
Esempio: Cecch. Servig. 1. 3. I' so ben'io le grida, ch'e' mi dette L'altra mattina.
Definiz: §. Dar grida: parimente Gridare.
Definiz: DARE DEL MACCO A IOSA. Maniera proverbiale, dinotante Dare in abbondanza delle cose che non rilevano, e che non costano.
Esempio: Salv. Granch. 2. 4. Agli huomini grossi bisogna dar del macco a iosa.
Definiz: DARE DENTRO, e DRENTO. Assaltare, investire. Lat. impetum facere, adoriri.
Esempio: Disc. Calc. Siccome già negli eserciti antichi de' Romani gli funditori, e oggidì ne' moderni gli archibusieri attaccano le scaramucce, sono i primi a dar dentro.
Esempio: Tac. Dav. St. 2. 278. Otone voleva dar dentro; a Tiziano, e Procolo, come a ignoranti, parea mill'anni.
Esempio: E Tac. Dav. St. 280. Eravi giunto un Numido con sue lettere, che li minacciava del non dar dentro, struggendolo, e l'aspettare, e 'l più stare sulle speranze.
Esempio: E Tac. Dav. Ann. 14. 192. Ma confortati dal Capitano, e stimolatisi tra loro a non aver paura di donne, e di pazzi, danno dentro, e gl'incontrati abbattono, e rinvolgano nelle lor fiamme.
Esempio: Bern. Orl. 1. 10. 46. E dette dentro con molta rovina.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 16. 53. Ed alle schiere d'India danno drento.
Esempio: E Ber. Orl. 2. 18. 8. Di darci dentro pur si raffrenava.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. In tanto il Re Luigi dette drento, Nel campo fatto ogni provvedimento.
Esempio: E Ciriff. Calv. appresso. E a luogo, e a tempo poi darem noi drento.
Definiz: §. Dar dentro: Incontrarsi, abbattersi.
Esempio: Ar. Fur. 15. 59. Quivi adattolla in modo in sull'arena, Che tutti quei, ch'avean da lui la caccia, Vi davan dentro, ed era tocca appena.
Esempio: Sod. Coltiv. 90. In chiuso [luogo] e serrato intuferebbono, e che qualche volta vi dia dentro il Sole [qui Percuotere]
Definiz: §. Dar dentro, figuratam. Cominciare.
Esempio: Cant. Carn. Su tamburi, e trombetti Datevi dentro, e voi altre brigate, Perch'e' possan giucar largo ne fate.
Definiz: §. Dare in dentro: Pendere verso la parte interiore.
Definiz: §. Dare di dentro: Percuotere dalla parte superiore.
Definiz: DARE DE' REMI IN ACQUA. Cominciare a remare, Partirsi dal lido. Lat. solvere, remigio aquam scindere.
Esempio: Boc. Nov. 41. 32. Sopra la quale messe le donne, e saliti essi, e tutti i lor compagni, ec. dato de' remi in acqua, lieti andaron pe' fatti loro.
Esempio: E Bocc. Nov. 17. 40. Domandò, che de' remi dessero in acqua, e andasser via.
Esempio: E Bocc. Nov. 14. 6. Dato de' remi in acqua, si mise al ritornare.
Esempio: E Bocc. Nov. 33. 11. Dier de' remi in acqua, e andar via.
Esempio: Burchiell. Quando verrà colui, il cui rimbombo Farà subito in acqua dar de' remi.
Definiz: DARE DE' SERGOZZONI. Offendere con sorgozzoni, Percuotere. L. subter mentum pugnis ferire.
Esempio: Boc. Nov. 72. 14. Fo boto a Cristo, che mi vien voglia di darti un gran sergozzone.
Definiz: DARE DESINARE. Apprestare il desinare, Convitare, Ricevere a convito. Lat. prandium dare, prandio excipere.
Esempio: G. V. lib. 3. E dimorò in Firenze sei dì, e alla fine ricevuti più corredi da' Priori, e dato continuo desinare, e cena a' cittadini, alla sua partita fece un corredo in Santa Croce molto nobile.
Esempio: Allegr. 270. Datomi desinar, merenda, e cena, Fui gratis, come un Principe alloggiato.
Definiz: §. Dar da desinare: significa lo stesso.
Definiz: DARE DI BECCO, ec. L. mordere, adrodere.
Esempio: Allegr. 246. E quegli sputatondo al mio parer danno più spesso, e più gran segni di scemo, li quali per parer savj a credenza, danno di becco, scimoniti, in tutte l'opere di Poeta celebre, ec.
Definiz: §. Dar di becco per villania.
Esempio: Burch. Non mi sentendo tal da dar di becco Nel facondo suo ingegno, alto, e gentile.
Definiz: §. Dar di becco a che che sia, o in che che sia: Discorrerne con libertà.
Esempio: All. Danno di becco in ogni cosa a sproposito.
Definiz: §. Dar di becco per tutto: lo stesso.
Definiz: DARE DI BIANCO. Tignere col color bianco; e anche Cancellare.
Definiz: §. Pregiudicare con sinistri ufizzi agli interessi altrui.
Definiz: DARE DI BOCCA. Mangiare.
Definiz: §. Dar di bocca a che che sia: Parlarne con libertà, e arroganza.
Definiz: DARE DI CIUFFO. Ciuffare. Lat. vellere, avellere, diripere, capere.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. Dare di ciuffo a' padiglion di fatto, E 'l menar delle man non vi ricresca.
Definiz: DARE DI COZZO. Cozzare in che che sia, Riscontrare, intoppare. Lat. offendere, impingere.
Esempio: M. V. 10. 4. E dato di cozzo in essa con loro dannaggio, se ne tornasse a Bologna.
Esempio: Franc. Sacch. Op. Div. Chi è in Oriente, fuggendo verso Levante, convien che dia di cozzo nel Cielo.
Esempio: Dant. Inf. 9. Che giova nelle fata dar di cozzo.
Esempio: Ar. Fur. 22. 91. Venne in quel che cercava a dar di cozzo.
Definiz: §. Figuratamente: Opporsi, Contrastare. Lat. adversari.
Esempio: Dant. Purg. 16. Siccome cieco va dietro a sua guida, Per non smarrirsi, e per non dar di cozzo In cosa che 'l molesti, o forse ancida.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. Ch'io so, ch'egli è pe' giganti sì caldo, Ch'e' crederrebbe nel Ciel dar di cozzo.
Definiz: DARE DIETRO. Seguitare. L. insequi.
Definiz: §. Dar di dietro: Ferir dalla parte posteriore. Latin. aversa vulnera infligere, terga ferire.
Esempio: Cant. Carn. Crediam questo me' riesca Po' ch'ognun da di dietro oggi [Qui in sentim. equivoco]
Definiz: §. Dare in dietro: Pendere verso la parte posteriore.
Definiz: DARE DIFESA. Concedere altrui che si difenda. L. defensionem dare, defensionem tribuere.
Esempio: Tac. Dav. An. 16. 232. Corrompe uno schiavo a rapportare, che Petronio era tutto di Scevino: non gli è dato difesa.
Definiz: §. Dar le difese. Termine de' Legisti.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 169. Le difese darsi a ciascheduno, non che alla madre.
Esempio: Dav. Scism. 61. E senza dargli le difese, forse perchè, ec. Tommaso Avardo Duca di Norfolc, gran Marisciallo Zio di Caterina, che il Re volea sposare, interrompendolo disse: di questo parlerem poi.
Definiz: DARE DILETTO. Dilettare. Lat. voluptatem creare.
Esempio: Bocc. g. 9. fin. Il qual come gli sente, a dar diletto Di se a me si move, e viene in quella, Ch'i' son per dir deh vien, ch'i' non disperi.
Esempio: E Vit. Dan. 68. E diletto, e intendimento di se diede agl'idioti, abbandonati per addietro da ciascuno.
Esempio: Alleg. 253. Perchè non può giovare, o dar diletto, Canti a suo mo' d'Enea, canti d'Achille Chi vuol comporre a suo marcio dispetto.
Definiz: §. Neutr. pass.
Esempio: Cant. Carn. Noi ci andiam dando diletto, Come s'usa il Carnasciale.
Definiz: DARE DI NASO. Voler vedere, e fiutare ogni cosa; Metafora presa da' cani. Latin. omnibus se immiscere. Gr. πολυπραγμονευεῖν.
Definiz: §. Dar di naso per tutto: Cercar di ogni cosa.
Definiz: §. Dare del naso in culo: maniera esprimente disprezzo.
Definiz: DARE DI PENNA. Depennare, scancellare, cassare. Lat. delere, obliterare, expungere.
Definiz: DARE DI PETTO. Urtare. L. impingere.
Esempio: Din. Comp. In una calca uno darà di petto, senza malizia.
Esempio: Burch. E perch'io vo vestito alla franciosa, Mi dan di petto, stropicciando il bruco, Facendo vista di fiutar la rosa.
Definiz: DARE DI PIATTO. Percuotere colla parte piatta dell'arme, non col taglio, ne colla punta. Lat. latiori ensis vel gladij parte pulsare, verberare.
Definiz: DARE DI PIÈ. Percuoter co' piedi, Scacciar col piede. Lat. pedibus propellere, abigere.
Definiz: DARE DI PIGLIO. Pigliar con prestezza. Lat. arripere.
Esempio: Dan. Par. 1. Lo Duca mio allor mi diè di piglio.
Esempio: E Dan. Inf. 22. Draghignazzo anch'ei volle dar di piglio.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 12. Che dier nel sangue, e nell'aver di piglio.
Esempio: Disc. Calc. Apporterebbe giovamento grande alla sua banda un giuocatore gagliardo, il quale alla palla desse di piglio.
Esempio: E Disc. Calc. altrove. Urtando un po questo, un po quello, sicchè il dator suo abbia tempo di dar di piglio alla palla.
Esempio: Burch. Subito diè di piglio ad un'agnello.
Esempio: Tac. Dav. St. 1. 263. E i più severi Centurioni danno di piglio all'armi, montano a cavallo, ec.
Esempio: Ar. Fur. 40. 44. A cui mi par ch'abbiamo a dar di piglio.
Esempio: E Ar. Fur. 40. 70. A qualche legno pensa dar di piglio.
Esempio: E Ar. Fur. 27. 89. Gli diede a prima giunta ella di piglio, In mezzo al petto, e da terra levollo.
Definiz: DARE DI PUNTA. Ferir colla punta. L. punctim ferire.
Definiz: DARE DI QUEL CH'UN VA CERCANDO, e DAR QUEL CH'UN VA CERCANDO. Modo basso, dinotante il Voler mortificare altrui nella forma, ch'e' merita.
Esempio: Boc. Nov. 65. 11. Io gli darò quello, ch'egli va cercando.
Esempio: E Bocc. num. 24. Ma io mi posi in cuore di darti quello, che tu andavi cercando, e dieditelo.
Esempio: Cecch. Servig. 3. 3. In buona verità, che s'io credessi, Che fusse ver, che cotesto Perlone Facesse questo torto alla mia vedova, I' gli darei di quel ch'e' va cercando.
Definiz: DARE DIRITTO. Dare per dirittura.
Definiz: DARE DISAGIO. Arrecare incomodo. L. incommodo esse.
Esempio: Lasc. Spir. 4. 3. Io non vo' dar disagio, ne lasciar la casa sola.
Definiz: §. In proverb. Chi da spesa non dia disagio.
Definiz: DARE DISCIPLINA. Disciplinare, addottrinare. L. instruere, docere, castigare, coercere. Gr. παιδεύειν, σωφρονίζειν.
Definiz: §. Darsi la disciplina: Percuotersi col flagello detto disciplina. Lat. se disciplinis caussa verberare.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Per la tua negligenza Datte una disciplina.
Definiz: DARE DI SPUGNA. Cancellare. L. extergere, spongia delere.
Definiz: DARE DI TAGLIO. Ferir col taglio. L. coesim caesim ferire.
Definiz: DARE DI VOI. Maniera accennante disprezzo.
Definiz: DARE DOLORE. Apportar doglia. L. cruciatum afferre.
Esempio: Franc. Barb. Ne ti dea dar dolore, Se chi più serve, più ha da costui.
Esempio: Tac. Dav. An. 16. 237. Dandogli poi l'uscire a stento il sangue dolori eccessivi.
Esempio: Bern. Orl. 2. 25. 13. Stordigli il capo, e diede tal dolore, Che poco men che nol privò di vita.
Esempio: Ar. Fur. 28. 23. Non lo lasciò questo ribaldo Amore Destarla pur, per non le dar dolore, Che fosse da lui colta in sì gran fallo.
Definiz: DARE DONO, e DARE IN DONO. Donare. Lat. dono dare.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Ad esercitar la caritate Lo don di sapienza ci è dato.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 15. Fello Albrizac un dotto negromante, E diello in dono al figlio d'Agolante.
Esempio: Ar. Cass. 3. 4. Non spero anco volendomi Il padron dare in dono, non che vendere, Che mai si truovi.
Esempio: E Len. 3. 2. Non che in vendita, Ma a baratto, ma in don dar si dovrebbono.
Definiz: DARE DOTE. Dotare. L. dare dotem.
Definiz: §. Dar di dote. Lat. doti dare, dotis nomine dare, pro dote dare.
Esempio: Cecch. Dot. Prol. Perchè e' si sapeva quel, che usava dare quella casa di dote.
Definiz: DARE. DOVER DARE. Esser debitore. Lat. debere. Gr. ὀφείλειν.
Definiz: DARE ECCEZIONE. Opporre eccezioni. Lat. opponere.
Definiz: DARE EFFETTO. Effettuare. Lat. implere, perficere.
Esempio: Boc. Nov. 64. 3. Ed essendo già tra lui, e lei tanto le cose innanzi, che altro, che dare effetto con opera alle parole non vi mancava, pensò, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 18. Se n'andò a casa d'un suo amico, che assai vicino stava a Torricella, per dovere al suo pensiero dare effetto.
Esempio: Amet. 73. Il nuovo Re per le non dimenticate bellezze s'infiamma più sovente vedendole, e sollecita di dare effetto al suo pensiero.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. Ed io cautamente alla mia opera darò effetto.
Esempio: Ar. Fur. 23. 25. Sicchè si desse al matrimonio effetto.
Esempio: Fir. As. E mentre, che, ec. indugiano di dare effetto alla crudele opera.
Definiz: §. Dare effetto: quasi Dare affetto; cioè Badare, attendere, far capo. Lat. vacare.
Definiz: DARE ERBA TRASTULLA. Lusingare con speranze, ma senza concludere. Lat. inani spe lactare, pascere.
Definiz: DARE ESEMPLO. Esser'il primo a operare, per dare occasione d'esser imitato. Lat. exemplo docere, exemplum praebere.
Esempio: Boc. Introd. n. 51. Acciocchè io prima esemplo dea a tutte voi.
Esempio: G. V. 12. 43. 3. Di questo torto, ec. avemo fatto menzione, per dare esemplo a quelli, che verranno, come riescono i servigij fatti allo 'ngrato popolo di Firenze.
Esempio: Petr. Son. 314. Per dar forsi di me non bassi esempli.
Esempio: Passav. 160. Di ciò ci diede esemplo Santa Maria Maddalena.
Esempio: Amet. 19. A tutti dando delle virtuose Opere esemplo, e regola verace, Rendendo vane sempre le viziose.
Esempio: Burch. Per dar'esemplo, ti farem la bua.
Esempio: Ar. Cass. 4. 7. I' ti darò sì notabile Esempio agli altri, che non avranno animo D'ingannarmi mai più.
Esempio: Ar. Len. 5. 10. Per lui darò esempio, Che non si denno gli miei pari offendere.
Definiz: §. Dar buon'esemplo: Dare esemplo di operazioni buone. L. bona exempla dare.
Esempio: G. V. 10. 166. 2. Per lo gran fatto, che fu tenuto, n'avemo fatta memoria, e per dare buono esemplo a chi per l'anima sua vorrà fare limosina a' poveri di Cristo.
Esempio: Boc. Nov. 70. 5. Perchè volendo il buono esemplo, datone da Neifile, seguitare, estimo, che onesta cosa sia.
Definiz: §. Dar mal'esemplo. Contrario di dar buono esemplo. Lat. prava exempla dare, improbum se praebere.
Esempio: Pass. 237. Fanno un'altra offesa al prossimo gl'huomini superbi, dando il malo esemplo.
Definiz: DARE FACCENDA. Dar da fare, da lavorare. Lat. opus faciendum locare.
Esempio: Cant. Carn. Dateci pur faccenda, Ma non lavoro stazzonato, e vecchio.
Definiz: DARE FACOLTÀ. Permettere. Latin. potestatem facere, permittere.
Esempio: Segn. Pred. 22. E si da loro facoltà di cavarne, quali più loro piaccian, armi, od armati, per risentirsi degli aggravj lor fatti.
Esempio: Pallav. St. Conc. 713. Pio mandò un Breve a' Legati, ec. in cui dava lor facoltà di venir'a quest'atto, dove la maggior parte de' Padri vi consentisse.
Definiz: §. Dar la facoltà.
Esempio: Alleg. 168. E che le dovevan dar la facultà del poetare agli alberi, ed a' sassi, i quali non si muovon propriamente, e non sentono.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 194. Dando in certe cause la già detta facoltà generale, e perpetua a tutti i Vescovi.
Definiz: DARE FANTASIA. Lat. speciem offerre.
Esempio: Bern. Orl. 1. 9. 81. Orlando gli da tanta fantasia, Quanta se fosse d'India, o di Zimia.
Definiz: DARE FASTIDIO. Arrecar molestia. Lat. molestiam afferre.
Esempio: Cecch. Servig. 3. 5. E tanto più fastidio Mi da la cosa, quant'io veggo il suo Male senza riparo.
Definiz: DARE FATICA. Affaticare. Latin. laborem afferre.
Esempio: Cant. Carn. A far dell'olio la pregna è nimica, Facci gran danno, e dacci assai fatica.
Definiz: DARE FATTO CHE CHE SIA, e DAR PER FATTO CHE CHE SIA. Vale Avere quella tal cosa per fatta, supporla per terminata, crederla per finita. L. rem factum iri procul dubio affirmare.
Esempio: Lasc. Spir. 2. 3. Te la do fatta, non c'è pericolo.
Definiz: DARE FAVORE. Favorire, favorare. Latin. favore prosequi, tutari.
Esempio: G. V. 9. 349. 2. Faccendo per sue lettere ammunizione a tutta la Città, e Signori di sua legazione, che lo dovessero ubbidire, e dare aiuto, e favore.
Esempio: E G. V. 12. 42. 3. Non era lecito di farla contro alla libertà di S. Chiesa, ne mai più fu fatta in Firenze, e chi vi diè aiuto, o consiglio, o favore, issofatto fu scomunicato.
Esempio: Passav. 134. Che non abbia in verun modo lecito, o illecito dato aiuto, consiglio, o favore a morte di persona.
Definiz: §. Dare in favore: termine de' Legisti: dicesi del Sentenziare a favore. Lat. sententiam secundum aliquem ferre.
Definiz: §. Dare il favore: lo stesso, che Rendere il voto favorevole.
Definiz: DARE FEDE. Dar credenza, prestar fede, creder'altrui. Lat. fidem habere.
Esempio: Boc. Nov. 18. 12. Per quello dieder fede alle sue parole.
Esempio: E Bocc. Nov. 73. 6. Veggendo Maso dir queste parole, ec. quella fede vi dava, che dar si può a qualunque verità.
Esempio: E Bocc. Nov. 1. 5. E dandosi a que' tempi in Francia a' Saramenti grandissima fede.
Esempio: G. V. 7. 154. 1. Ma i Frati Predicatori, e ancora i Minori, per invidia, o per altra cagione, non vi davano fede.
Esempio: Bern. Orl. 2. 7. 18. Agli occhi stessi suoi non può dar fede.
Esempio: Segn. Pred. 38. E se vorrà dar'egual fede anche a quelli, che l'acque gli rappresentano, giurerà, ec.
Esempio: E Segn. Pred. 6. O andate a dar loro fede!
Definiz: §. Dar la fede. Latin. fidem dare.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. E di nuovo la fede detti a questo Sempre in abito star vedovo onesto.
Esempio: E Ciriff. Calv. altrove. Così vi do come sposo la fede.
Esempio: E Ciriff. Calv. altrove. Dov'è la fede tua, che tu mi desti, Che mai più guerra non faresti meco?
Esempio: Tac. Dav. An. 6. 125. Lo spaventarono, quasi venuti ad ucciderlo; ma datoli la fede, che anzi a renderli il Regno, si riebbe, e domandò, ec.
Esempio: Cecch. Servig. 1. Io le ho dato fede, e quanto a Dio, E all'animo mio ell'è mia donna.
Definiz: DARE FESTA. Nel proprio sentimento, Far feste pubbliche al popolo. Lat. spectaculum laetum praebere, voluptatem afferre.
Esempio: Cant. Carn. Sol per darvi diletto, festa, e giuoco.
Definiz: §. Figur. Dar festa: Licenziare i lavoranti dal lavoro. Lat. ferias indicere.
Definiz: DARE FIATO. Lat. inflare.
Esempio: Segn. Pred. 5. Ma che? Per questo non sappiamo noi bene, che la pazienza lungamente irritata divien furore? Su date fiato alle vostre trombe, o voi Angeli, destinati per banditori del giorno orrendo, e dimostrate a' protervi s'io dica il vero.
Esempio: Ar. Fur. 28. 54. Come a vicenda i mantici, che danno, Or l'uno, or l'altro fiato alla fornace.
Definiz: §. Dar tempo per rifiatare, Dar riposo.
Esempio: Bern. Orl. 3. 5. 16. Ne diede al suo caval mai lena, o fiato.
Definiz: DARE FINE. Finire, terminare, Latin. finem facere.
Esempio: Bocc. g. 1. f. 9. Piacque alla Reina di dar fine alla prima giornata.
Esempio: E Vit. Dant. 94. Acciocchè se possibil fusse, a tanto principio dessi lo immaginato fine.
Esempio: Fir. Asin. 6. 168. Non già per adempire il rigido comandamento, ma per dar fine, ec.
Esempio: Ar. Fur. 20. 70. Ella soggiunse: il mio cuor mai non teme Di non dar fine a cosa, che cominci.
Esempio: E Sopp. 2. 1. Prima che io abbia dato al mio ragionamento fine.
Definiz: DARE FINIMENTO. Adornare a perfezione. Latin. summam manum imponere, ornare, exornare.
Definiz: §. Per lo stesso, che Dare fine.
Definiz: DARE FONDO. Delle Navi: Fermarsi. Latin. anchoram iacere.
Definiz: §. Dar fondo: Consumare, dissipare. Latin. dissipare, evertere, prodigere.
Esempio: Tac. Dav. St. 1. 241. Dato fondo al suo avere, venne in istato pericoloso.
Esempio: E Tac. Dav. St. 2. 297. A ventidue milioni, e mezzo d'oro diede fondo in pochi mesi, bastandogli godere, senz'altro pensare.
Esempio: Cecch. Dot. 1. 1. Il quale, oltre all'avere, A poco a poco alla spezzata dato Fondo, e a masserizie, e a cose mobili.
Esempio: Red. Ditir. Ma se chieggio Di Lappeggio La bevanda porporina, Si dia fondo alla cantina.
Definiz: §. Dare in fondo: Andare alla parte inferiore.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 118. L'aria finalmente li fece dare in fondo, dove, senza potersi mai più riavere, si morirono.
Esempio: E Sag. Nat. Esp. 119. Fu nondimeno costretto dare in fondo sempre boccheggiando.
Definiz: DARE FORMA. Formare. Lat. dare formam, formare.
Esempio: Bocc. g. 3. p. 8. Non sapevano conoscere, che altra forma, che quella di quel giardino, ec. gli potesse dare.
Esempio: Amet. 76. Cessino gl'Iddij, che questo sia; ch'io ma' più diventi d'alcuna, o che più per me Calliope dia forma a' nuovi versi.
Esempio: E Amet. 31. Prima darò per lo tuo effetto forma nel ragionare al grazioso coro, al quale te abbiamo eletto Antiste.
Esempio: Dav. Scism. Alli 4. di Novembre 1547. in Londra cominciarono a tenersi li stati, per dar forma alla nuova Religione.
Esempio: Boez. Varch. 3. r. 9. Te nulla fuor di te dar forma spinse Al gran Caos, ch'ornò 'l Mondo, e 'l distinse.
Definiz: DARE FORZA. Rinforzare. Lat. vim addere, roborare, robur afferre.
Esempio: Petr. Canz. 48. 5. Mercè di quel Signor, che mi diè forza.
Esempio: Alleg. 200. E tu sola puoi dar forza, e perdono Alla contadinesca Musa mia.
Esempio: Sod. Colt. 72. Ancora a' vini di piano, che sien deboli, si da lor forza, schiarandogli, coll'allume di rocca.
Definiz: DARE FRENO. Raffrenare. Lat. fraenare, fraenum inijcere.
Esempio: Franc. Barb. 106. La quinta, date Freno alla lingua, che può biasmo darne.
Definiz: DARE FUNE. Lasciar correr la fune. Lat. funem praebere, funem laxare.
Definiz: §. Dar la fune: Tormentare colla fune i rei. Lat. fune torquere.
Definiz: DARE FUOCO. Ardere. Lat. succendere.
Definiz: §. Dar fuoco all'armi di fuoco, ec. si dice dell'Appiccarvi il fuoco.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. E dato a tutte le bombarde fuoco, A questo modo salutati s'hanno.
Esempio: E Ciriff. Calv. 2. E poi gli scoppettieri Parati di dar fuoco a ogni passo.
Esempio: Ar. Fur. 27. 24. Come quando si da fuoco alla mina.
Definiz: §. Dare al fuoco: Abbruciare.
Esempio: Alleg. 244. Caso che no, datelo al fuoco.
Definiz: §. Dare fuoco al cencio. Latin. ignem praebere, alij de suo lumine lumen accendere.
Esempio: Boc. Nov. 50. 7. Di che, quand'io mi ricordo, veggendomi fatta come tu mi vedi, che non troverrei chi mi desse fuoco a cencio, Dio il sa, ec.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 29. Chi chiamò benifizio, donare una fetta di pane, o un misero quattrino, o l'aver dato fuoco al cencio?
Definiz: DARE FUORA, o FUORI. Mandar fuora. Lat. educere, emittere.
Esempio: Sod. Colt. 30. Del legare vi son due tempi, senza danneggiar le viti, cioè, o prima che comincino a dar fuora gli occhi, o dipoi quando le novelle messe si potranno comodamente accostare, o distendersi a' pali.
Definiz: §. Dar fuora: Uscir del suo luogo; come fiumi, o simili.
Definiz: §. Dar fuora: Mandare alla luce, Pubblicare. Lat. edere, publicare.
Definiz: §. Dar fuora quel ch'uno ha in corpo: Parlare, e pubblicare tuttociò, che si abbia in animo, o per la mente. Lat. animi secreta pandere, aperire.
Definiz: §. Dar di fuori: Non colpir nel bersaglio, ma fuori di quello. L. a scopo aberrare.
Esempio: Cant. Carn. La maestría è il corre, Passar ben dentro, e non dar mai di fuori.
Definiz: §. Dare in fuora: Pendere verso la parte di fuora.
Definiz: §. Dare in fuora, delle ulcere, e simili; altrimenti Far capo, venire a capo. Latin. caput facere.
Definiz: §. Dare in fuora, delle febbri, o simili. Latin. gliscere, se efferre.
Definiz: DARE GARBO, BRIO, ec. Adornar vagamente. Lat. venustatem dare, decus afflare.
Definiz: DARE GASTIGO. Gastigare. Latin. punire.
Esempio: Bocc. Nov. 89. 4. Alla quale Iddio quel gastigamento mandò, che il marito dare non aveva saputo.
Esempio: Boez. Varch. 4. p. 4. A cui reputaresti tu, che si dovesse dare il gastigo? a colui, che avesse fatto, o a colui, che avesse sopportata l'ingiuria?
Definiz: DARE GELOSIA. Indurre apprensione, fare apprendere, far temere.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 299. Perocchè Parma tornata in mano del Papa, non avrebbe date a Cesare, ed al Gonzaga le gelosíe, che gl'incitavano a prevenir nell'offesa.
Definiz: DARE GIÙ. Venire al basso. Latin. concidere.
Esempio: Tac. Dav. St. 4. 350. Così prima Sacroviro, e gli Edui, dianzi Vindice, e le Gallie dieder giù, ciascheduno alle prime battaglie,
Definiz: DARE GIUDICIO. Giudicare. Lat. censere, sententiam ferre. Gr. κρίνειν, διακρίνειν.
Esempio: Pallav. St. Conc. 394. Disse l'Amulio esser'opera superiore al suo intelletto, dar giudicio di materie sì alte.
Esempio: E Pallav. St. Conc. 674. I Presidenti ricercarono i Deputati di dare i giudicj loro in carta con brevità, per formarne la sentenza.
Esempio: Cant. Carn. Quel, ch'ha sol di mercante esperimento, Vuol dar giudizio de' Preti, e de' Frati.
Definiz: DARE GIUNTA. Aggiugnere nel baratto altro prezzo, o mercanzia. Lat. mantissam dare.
Esempio: All. 269. Mene dette una giunta alla derrata.
Esempio: Boez. Varch. 3. p. 10. Così ti darò ancora io un corollario, ovvero giunta, perchè diventando gli huomini Beati, ec.
Definiz: §. Dar per giunta.
Esempio: Cant. Carn. E noi per giunta darem pestei nuovi, Che fieno il caso pe' nostri mortai.
Definiz: §. Dar di giunta: lo stesso.
Definiz: DARE GIURAMENTO. Giurare. Lat. iurare.
Definiz: §. Dare il giuramento. Latin. iusiurandum dare.
Esempio: Tac. Dav. An. 16. 233. Rimproverava oltre a ciò a Trasea, che egli sfuggiva di dare il giuramento ogni capo d'anno.
Definiz: §. Dare il giuramento: Termine Legale. Lat. iusiurandum deferre.
Definiz: DARE GIUSTO. Percuoter per appunto. Lat. certos ictus dirigere.
Definiz: §. Figuratam. Dire, o far che sia per l'appunto.
Definiz: DARE GLORIA. Onorare. Lat. honorem dare.
Esempio: Pass. 253. L'una gli diede gran nobiltà, e smisurata bellezza, prodezza, e molta gloria, ec.
Esempio: Bern. Orl. 2. 7. 19. Non dar l'onore a questo rinnegato, Ne la gloria alla gente Saracina.
Esempio: Ar. Len. 3. 3. Demmoti La gloria, e il vanto di saper me' fingere D'ogni poeta una bugia.
Definiz: DARE GRATIS. Dare senza ricompensa. L. dare gratijs, dare gratis.
Esempio: All. 227. Così chi va a servir'in Corte offende, S'io non m'inganno, la miglior natura, Poichè i don gratis dati a pregio vende, Dando il libero arbitrio.
Definiz: DARE GRAZIA. Conferir beneficio, Far grazia. L. beneficium dare.
Esempio: Boc. Vit. Dant. 65. E procederò secondo mi fia data grazia; e reassunta non senza fatica doppo alquanto tempo la fantasia lasciata, seguì.
Definiz: §. Dar grazia: Aggiugner vaghezza, acquistare eccellenza.
Esempio: Pass. 253. L'una gli diede gran nobiltà, smisurata bellezza, prodezza, e molta gloria, fama di gran loda, l'amore de' Cittadini, grazia nelle genti, ec. l'altra a mano a mano seguitò, che gli diede povertà, ec.
Definiz: §. Dar la grazia: Termine Teologico.
Esempio: Pass. 217. Onde alla quistione che si fa, perchè Iddio da la grazia all'uno, e non all'altro, o, ec. dirittamente, e sanamente si risponde, perchè Iddio fare così vuole.
Esempio: E Passav. 92. E questo fa Iddio occultamente nel segreto del cuore, dando grazia di dolorosa contrizione.
Esempio: Albert. cap. 2. Sarà defraudato in tutte le cose, perciocchè non gli è data da Domeneddio grazia, ec.
Definiz: §. Dare grazie: Ringraziare. Latin. gratias agere.
Esempio: Pallav. St. Conc. 746. E deliberò, che 'l giorno de' 15. se ne dessero grazie a Dio.
Definiz: DARE GUADAGNO. Far guadagnare. Latin. lucrum dare.
Esempio: Cant. Carn. Date dunque guadagno, o Fiorentini, A questa nuova foggia di staffetta.
Definiz: §. Dare a guadagno: Dare che che sia, a effetto di farvi guadagno.
Definiz: DARE GUASTO. Devastare. Latin. vastare, devastare.
Esempio: Tac. Dav. St. 1. 261Subito mosse il campo; diede il guasto al contado, saccheggiò quel luogo.
Esempio: Fir. Asin. 275. Or gli toglieva i buoi, or gli dava il guasto alle biade.
Definiz: §. Figuratam.
Esempio: Ar. Cass. 4. 8. Or muovomi Contra questo ruffian, con un esercito Di bugie voglio darli il guasto.
Esempio: E Ar. Cass. 5. 3. Orsù l'esercito Delle menzogne venga innanzi, e diasi Il guasto a questo vecchio tenacissimo.
Definiz: DARE GUERRA. Portar guerra. Lat. bellum indicere.
Esempio: Petr. Son. 233. E le cose presenti, e le passate Mi danno guerra, e le future ancora.
Definiz: DARE GUSTO, e simili. Arrecar gusto, ec. Latin. voluptatem afferre.
Definiz: DARE IL BATTESIMO. Battezzare. Lat. baptizare, il dicono i Teologi; Tertulliano il disse tingere. Gr. βαπτίζειν.
Esempio: Boc. Nov. 2. 6. Non credi tu trovar qui chi il battesimo ti dea?
Esempio: Tass. Gerus. 12. 25. Ne già poteva allor battesmo darti, che l'uso nol sostien di quelle parti.
Esempio: Ar. Fur. 15. 95. Orlando lo converse a nostra fede, E di sua man battesmo anco gli diede.
Definiz: DARE IL BEN GUARITO. Rallegrarsi della ricuperata sanità. Lat. recuperatam valetudinem gratulari.
Definiz: DARE IL BEN TORNATO. Rallegrarsi del felice ritorno. Lat. salvum aliquem redisse gaudere.
Definiz: DARE IL BENVENUTO. Rallegrarsi del proprio arrivo. Lat. salvum aliquem advenisse gaudere.
Definiz: DARE IL BUON'ANNO. Augurar felicità in quell'anno. Lat. felicem annum precari.
Esempio: Boc. Nov. 72. 10. Rispose il Maestro: Se Dio mi dea il buon'anno, io non gli ho allato.
Esempio: E Bocc. Nov. 83. 4. Calandrino gli rispose, che Iddio gli desse il buon dì, e 'l buon'anno.
Esempio: E Bocc. Nov. 29. 24. Di che io prego Iddio, che vi dea il buon'anno, e le buone calendi oggi, e tuttavia.
Esempio: Cecch. Servig. 4. 12. Orsù andate via; date il buon'anno A qualcun'altro più avventurato Di me.
Definiz: DARE IL BUON CAPO D'ANNO. Augurar felicità nel principio dell'anno. Lat. incipientis anni solemnia precari.
Esempio: Tac. Dav. An. 4. 104. Cesare, ec. dato prima il buon capo d'anno a' Padri, disse.
Definiz: DARE IL BUON PRO. Rallegrarsi con altrui d'alcun suo prospero avvenimento. Lat. alicui gratulari.
Definiz: DARE IL BUON VIAGGIO. Augurare felicità nel viaggio. Lat. prosperum iter apprecari.
Definiz: DARE IL CARDO. Mormorare. Latin. famam alicuius proscindere, lacerare.
Esempio: Cant. Carn. Or per l'invidia, e pessimi rancori Si dan cardi arrabbiati.
Definiz: §. Dare il cardo universale.
Esempio: Cant. Carn. Voi udirete questi cicaloni D'ogni cosa dir male, E a tutti dare il cardo universale.
Definiz: DARE IL CAVALLO. Gastigare il Maestro gli scolari; detto così dal far prendere colui, che si dee gastigare, da altro sulle spalle per percuoterli le gambe, o natiche.
Esempio: Dav. Accus. 141. Fatto salire in cattedra M. Gio. Dati a darci la materia di ragionare, che tant'è a dire, quanto darci l'orma, il latino, anzi il cavallo.
Definiz: DARE IL CENCIO. Modo basso: Licenziare altrui, mandarlo via. Lat. dimittere.
Definiz: DARE IL COMANDO. Consegnar l'autorità di comandare. Lat. regimen transferre.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 153. Fu dato il comando de' Pretoriani a Burro Afranio tenuto gran soldato, ma conoscente chi glie 'l dava.
Definiz: DARE IL COMINO. Allettare i colombi con espor loro il comino. Lat. cyminum dare.
Definiz: DARE IL CONCIO. Concimare. Latin. stercorare.
Definiz: §. Dare il concio alle pelli, al vino, e simili: Acconciarli con modi, e così proporzionare. Lat. concinnare.
Definiz: DARE IL FRIZZANTE. Aggiugner la qualità del frizzare. Lat. acre aliquid concinnare.
Esempio: Dav. Colt. E per darli il frizzante, senza cui non ha garbo, ammosta come di sopra; ma imbotta più vergine.
Definiz: DARE IL GAMBETTO. Attraversare alle altrui gambe improvvisamente un piede, o altro, per farlo cadere. Lat. supplantare. Gr. ὑποσκελίζειν.
Definiz: §. Dare un gambetto: figuratamente, Interrompere con modo non aspettato gli altrui avanzamenti.
Definiz: DARE IL GAMBONE. Modo basso, esprimente Il non gastigare ne' subordinati gli errori loro, onde e' piglin franchezza, e uso maggiore d'errore.
Definiz: DARE IL GIAMBO. Dal Gr. ἰαμβίζειν. Uccellare, Motteggiare. Lat. irridere, illudere.
Definiz: DARE IL GIORNO, IL DI, ec. Fermar la giornata. Lat. diem pacisci.
Esempio: Tac. Dav. An. 15. 212. Il dato giorno, Tiberio Alessandro illustre Cavalier Romano, Sergente in questa guerra, e Viviano Annio, ec. vennero nel campo di Tiridate, per onorarlo.
Esempio: Ciriff. Calv. Fu dato il dì, secondo il lor costume; E il luogo alla battaglia deputato.
Definiz: §. Dare il buon giorno, e 'l buon dì: Augurare felicità in quel giorno. Lat. diem faustum apprecari.
Esempio: Boc. Nov. 83. 4. Calandrino gli rispose, che Iddio gli desse il buon dì, e 'l buon'anno.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 44. Si fece loro incontro, dicendo, che Iddio desse loro il buon dì.
Esempio: Cecch. Servig. 2. 3. Dio vi dia il buon giorno mena Antonia.
Esempio: Lasc. Spirit. 1. 2. Dio vi dia il buon giorno.
Definiz: DARE IL GOVERNO. Conceder l'amministrazione. L. regimen transferre.
Esempio: Tass. Gerus. 14. 16. Il Rege eterno, Che te di tante somme grazie onora Vuol, che da quegli, onde ti diè il governo, Tu sia onorato, e riverito ancora.
Esempio: Ar. Fur. 14. 10. Perchè vedendo cui bisogno sia, Guida, e governo ad ogni schiera dia.
Esempio: E Ar. Fur. 20. 8. Di se m'hanno governo; e scettro dato.
Esempio: Boez. Varch. 4. p. 6. Avviene ancora spesse volte, che il governo delle cose si dia a' buoni; perchè la malvagità de' cattivi, quando è tanto cresciuta, che trabocca, si rintuzzi.
Definiz: §. Dare il governo a' vini: Aggiugnervi particolari uve, o spicciolate, o ammostate, per farli più coloriti, e più saporosi.
Definiz: DARE IL LATINO. Maniera esprimente Il trattar'altrui da fanciullo.
Esempio: Dav. Accus. 141. Fatto salire in cattedra M. Gio. Dati a darci la materia di ragionare, che tanto è a dire, quanto a darci l'orma, e il latino, anzi il cavallo.
Definiz: DARE IL MALANNO. Si dice per modo d'imprecazione. Dio ti dia il malanno. Latin. Deus te perdat; malum, quod tibi Dij dent, disse Plauto. Gr. κακῶς ἀπόλοιο.
Esempio: Boc. Nov. 2. 11. Parmene male: il malanno, che Iddio dea a quanti sono.
Esempio: E Bocc. Nov. 85. 23. La donna disse: sia, che Iddio le dea il malanno.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 45. Questo non diciam noi a voi, anzi preghiamo Iddio, che vi dèa tanti malanni, che voi siate morto a ghiado.
Esempio: Lab. 292. Egli è di vero uscito del sentimento, e vuole esser tenuto savio: Domine dagli il malanno. Torni a sarchiare le cipolle, ec.
Esempio: Fir. Trin. E tu dicevi, che ella lo faceva per onestà, per il malan che Dio ti dia, e la mala pasqua, furfante poltrone.
Esempio: Cecch. Servig. 2. 1. Egli è 'l malan che Dio ti dia.
Definiz: DARE IL MI DISPIACE. Condolersi dell'altrui disavventure. Lat. dolere, amico condolere.
Definiz: DARE IL MI RALLEGRO. Rallegrarsi dell'altrui avventure. Lat. gratulari alicui.
Definiz: DARE IL PEPE. Uccellare, o Sbeffare alcuno. Latin. subsannare, ciconiae rostri instar a tergo pinsere. Persio: O Iane, a tergo quem nulla ciconia pinsit, Nec manus auriculas imitata est mobilis albas.
Definiz: DARE IL POSSESSO. Mettere in attual possessione. Lat. possessionem tradere. Gr. ἐγχειρεῖν.
Esempio: Tac. Dav. An. 15. 210. Gli Iddij arbitri di tutte le potenze ne avevano dato il possesso a' Parti, non senza onta Romana.
Definiz: DARE IL PULEGGIO. Mandar via. Lat. dimittere.
Definiz: DARE IL RESTO. Complire interamente. Latin. satisfacere, explere.
Esempio: Fir. Trin. Io vo dar loro il resto; ch'io li vo mettere sur un curro, che vada da se allo 'nsù, non che allo 'ngiù.
Definiz: §. E' mi ha dato il mio resto dare a uno il suo resto: dicesi del Far'altri azione, onde si confermi in me l'opinion della sua malvagità.
Definiz: DARE IL SUO, e DAR DEL SUO. Dare le cose proprie appartenenti a chi le da. L. donare sua.
Esempio: Tac. Dav. St. 1. 254. Da chi lo favoriva era detto cortese e buono, per dare senza misura, senza giudizio il suo, largir l'altrui; e per cupidigia di comandare agli stessi vizzj, davano nome di virtù.
Definiz: §. Dare il suo maggiore: Metafora tolta dal giuoco delle minchiate: e vale Fare ogni sforzo possibile.
Definiz: DARE IL TRACOLLO. Tracollare. Lat. ruere, impellere.
Esempio: Cecch. Servig. 1. 4. E sai se Mon'Antonia aiuterebbe Darmi il tracollo!
Esempio: Disc. Calc. 108. Perchè ogni atto, ogni momento, se può dare il tracollo.
Definiz: DARE IL TRATTO. Manìera dinotante Il dare la cagione di preponderare; Far muovere.
Definiz: §. Dare il tratto alla bilancia: Che figurat. vale lo stesso, cioè Dar cagione a risoluzione, preponderamento, ec.
Definiz: §. Dare i tratti, e Dar l'ultimo tratto: per morire. Lat. animam ducere, animam efflare.
Esempio: Fir. As. 167. E giacerne a i suoi piedi tre, tutti imbrodolati di sangue, che ancor davano i tratti.
Definiz: DARE IL TUFFO. Tuffare. Lat. immergere.
Definiz: §. In sentimento attivo figurato. Latin. opprimere, obruere.
Esempio: Cecch. Dot. 1. 3. Guardatevi più tosto Da certe spese, e da certi trasordini, Che sono; e voi sapete quei che danno Il tuffo a chi le fa.
Definiz: §. In sentim. neutro. Dare il tuffo: per perdere Il credito, fare male una cosa contro all'aspettazione. Lat. fama excidere.
Definiz: §. Dare un tuffo: nel proprio. Lat. immergere.
Esempio: Sod. Colt. 105. Ponvele [l'uve] sopra asse, o graticcio di ginestra verde; da loro poi un tuffo nel molto, e ponle al Sole tanto che s'asciughino; appiccale dipoi in luogo asciutto.
Esempio: E Sod. Colt. 106. Ancora intridendo una poltiglia col loto della fornace ben presto, e sbattuto, dandovi co' grappoli un tuffo dentro.
Definiz: DARE IL VINO. Concedere il vino, Mescere il vino. Lat. vinum praebere, vinum propinare.
Definiz: §. Dar del vino: lo stesso.
Definiz: DARE IL VISO. Voltarlo. Lat. se convertere.
Esempio: Dan. Purg. 3. E diedi il viso mio incontr'al poggio.
Definiz: DARE IMPACCIO. Apportare briga, impedimento. Lat. impedimento ferre, impedimento esse, praepedire, impedire.
Esempio: Boc. Nov. 62. 9. Hai venduto un doglio cinque gigliati, il quale io femminella, che non fu' mai appena fuor dell'uscio, veggendo lo 'mpaccio, che in casa ci dava, l'ho venduto sette ad un buon'huomo.
Definiz: §. E neutr. pass.
Esempio: Bocc. Nov. 12. 7. Si fu a castel Guiglielmo, ed in quello, essendo già sera, entrato, senza darsi altro impaccio, albergo.
Esempio: E Bocc. Nov. 84. Senza altro impaccio darsi, in un'avello d'una Chiesa ivi vicina, dopo molto pianto, la seppellirono.
Definiz: §. Darsi gl'impacci del Rosso. Lat. ineptè curiosum esse. Gr. περίεργον εἶναι.
Esempio: Alleg. 77. Borbotton borbotton, cioè componendo questo sonetto, il quale io vi mando, perchè leggendolo nella camerata, vi ridiate tanto di me, quant'io mi do gl'impacci del Rosso a credenza.
Definiz: DARE IMPEDIMENTO. Impedire. Lat. praepedimentum esse, impedimentum afferre.
Esempio: Pass. 180. Ma Iddio, per l'abbondanza della sua misericordia, colla quale vuole tutti salvare, se non danno impedimento allo loro salvazione, sempre trovò rimedio contro al peccato originale.
Esempio: E Passav. 215. Tuttavia da a ciascuno tanta grazia, ch'egli può meritare, ed esser salvo, purchè non ci dia dalla sua parte impedimento, non disponendosi a riceverla.
Definiz: DARE IN BUDELLA. Dare in nulla, Non corrispondere all'aspettazione. Lat. opinioni de se conceptae minimè respondere.
Definiz: DARE IN CATTIVA SANITÀ. Cominciare a non goder buona sanità. Lat. valetudine uti parum commoda, haud bellè se habere.
Definiz: DARE IN CECI. Figura tolta da' ceci, sorta di legume. Vivanda ordinaria: e vale lo stesso, che Dare in ciampanelle, Non corrispondere all'aspettazione, ne al desiderio.
Definiz: DARE IN CENCI. Maniera simile a Dare in ceci. Latin. expectationem fallere, opinionem de se conceptam fraudare.
Definiz: DARE INCENSO, e DARE L'INCENSO. Incensare.
Esempio: Pallav. St. Conc. 652. Commettevasi l'egualità in tutte le condizioni de' due ministri, i quali dessero l'incenso, e la pace.
Definiz: §. Dar l'incenso a' grilli: Far cosa, che non serva a niente.
Definiz: §. Dare incenso a' morti: vale lo stesso. Perder tempo, Gettare il tempo.
Esempio: Bern. Orl. 3. 6. 47. Ma che bisogna dar più incenso a' morti? Chi ha più forza questa insegna porti.
Definiz: DARE IN CHI CHE SIA. Avvenirsi in lui. Latin. incidere.
Esempio: Segn. Pred. 2. Ma su, fingiamo ch'abbiate dato in amici di lor natura più liberali, ec. quando sarà contuttociò che vi facciano un benefizio d'alcun rilievo?
Definiz: DARE IN CIAMPANELLE. Non corrispondere all'espettativa.
Definiz: DARE INCOMMODO. Incommodare. Latin. incommodare alicui.
Esempio: Ar. Cass. 4. 3. Ben m'incresce a quest'ora darvi incommodo.
Definiz: DARE IN DEPOSITO. Depositare. Lat. in depositum dare, deponere apud aliquem.
Esempio: Ar. Cass. 3. 3. Ma ti darò in deposito, Finch'io t'arreco il danaio, ec. Tanto che pagheria, ec.
Definiz: DARE INDIZIO. Indicare. Lat. indicium dare, indicium facere.
Esempio: Amet. 62. La testa con pochi capelli, e bianchi ne danno certissimo indizio, e le sue guance per crespezza ruvide, ec. più certa mene rendono assai.
Esempio: Ar. Fur. 13. 3. Perchè a colui, che qui m'ha chiusa, spero, Che costei ne darà subito indizio.
Esempio: E Ar. Fur. 20. 120. Avea la donna [se la crespa buccia Può darne indizio] più della Sibilla.
Esempio: Sod. Colt. 12. Gli spini, e i roghi danno indizio di terra atta alle viti.
Definiz: DARE INDUGIO. Indugiare, tardare, metter tempo in mezzo. Lat. meram interijcere.
Esempio: Boc. Introd. num. 46. E senza dare alcuno indugio all'opera, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 37. 9. Senza dare indugio alla cosa, si mise ad esaminarla del fatto.
Esempio: E Bocc. Nov. 19. 30. Ma poichè vide quivi Bernabò, pensando, che alla bisogna non era da dare indugio, preso tempo convenevole, dal Soladano impetrò, ec.
Esempio: Bern. Orl. 1. 2. 19. E per non dar'indugio a sua sventura Monta a cavallo, e veste l'armadura.
Esempio: Fir. As. 306. L'amorevoli donzelle, per non dar'indugio a' piaceri della Padrona.
Definiz: DARE IDULGENZA. Concedere Indulgenza.
Esempio: G. V. 6. 19. 4. E quasi tutti si crociarono contro a Federigo, dando il Papa Indulgenza di colpa, e di pena.
Definiz: DARE IN FALLO. Non colpire dove si disegnava. Lat. a scopo aberrare. Gr. ἀστοχεῖν.
Esempio: Ar. Fur. 20. 126. Si levò sulle staffe, e si raccolse Fermo in arcione; e per non dare in fallo, Lo scudo in mezzo alla donzella colse.
Definiz: DARE INFAMIA. Infamare, vituperare. Lat. famae alicuius labem aspergere.
Esempio: Ar. Len. 5. Se non che se ne vanti, e le dia infamia.
Definiz: DARE INFORMAZIONE. Informare. Lat. certiorem facere, docere.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 751. E appresso in una lettera, ove diè informazione dell'avvenuto in Roma verso l'Ambasciadore, alla Duchessa di Parma sua sorella, e per lui Governatrice in Fiandra scrisse così, ec.
Definiz: DARE IN GUARDIA. Consegnare per esser custodito. Latin. custodiendum tradere, in custodiam dare.
Esempio: Petr. Canz. 22. 2. I diè in guardia a S. Pietro, or non più, no: Intendami chi può, che m'intend'io.
Definiz: §. Dar le pecore in guardia al lupo. Dar la lattuga in guardia a' paperi, e simili: Fidar cosa, a chi sia avido della medesima. Lat. lupo oves custodiendas dare.
Definiz: DARE IN MALA SANITÀ. Cominciare a non goder buona sanità. Lat. valetudine uti parum commoda, haud bellè se habere, in vitiosam valetudinem incidere.
Esempio: Fr. Giord. Pr. R. Avendo poi dato in mala sanità, cominciò a ricordarsi di Dio.
Definiz: DARE INNANZI. Pendere verso la parte anteriore, e Dare anticipatamente.
Definiz: DARE IN NULLA, e DARE IN NONNULLA. Non conchiuder niente. Latin. nihil operae pretij facere.
Definiz: DARE IN PARETE. Percuotere nella parete. Latin. in parietem impingere.
Definiz: §. Quale Asino da in parete, tal riceve; Detto proverbiale.
Esempio: Boc. Nov. 50. 22. Se tu non puoi, tienloti a mente finchè tu possa, acciocchè quale asino da in potrete, tal riceva.
Esempio: E Bocc. Nov. 78. 2. Per la quale potieti comprendere, che assai dee bastare a ciascuno, se quale asino da in parete, tal riceva, senza volere, ec.
Esempio: E Lab. 285. Ne è però esente, come egli si crede, dal volgar proverbio, il quale voi usate dicendo: Quale Asino da in parete, tale riceve; Se egli gli altrui beni lavora, e' viene da altra parte chi lavora i suoi.
Definiz: DARE IN PREDA. Concedere ad esser predato. Lat. praedae dare, diripendum permittere.
Definiz: §. Neut. pass.
Esempio: Ar. Sopp. 4. 7. Conviene, che mi dia adunque agli Avvocati, e Proccuratori in preda.
Esempio: Cecch. Dot. 1. 1. Tu ti sia dato in preda all'avarizia.
Definiz: DARE IN PRESTO. Prestare.
Definiz: DARE INQUIETUDINE. Inquietare. L. molestiam, aegritudinem, animi angorem afferre,
Definiz: DARE INQUISIZIONE. Inquisire. L. deferre, accusare.
Esempio: G. V. 8. 96. 3. Fu data una inquisizione, ovvero accusa alla podestà, ec. contro a Messer Corso.
Definiz: DARE IN SORTE. Concedersi dalla sorte. Lat. sorte obtingere, fortè obvenire.
Esempio: Petr. Son. 308. Ed or novellamente in ogni vena Intrò di lei, che m'era data in sorte, E non turbò la sua fronte serena.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. Che vincer vorrei te senza tua morte, E non so quel, che di me è dato in sorte.
Esempio: Alam. Colt. 1. E perchè il pio cultor non debbe solo Sostener quello in piè, che 'l padre, o l'avo Delle fatiche gli ha dato in sorte.
Definiz: DARE IN SULLA TESTA, e DARE SULLA TESTA. Percuoter la testa; e più particolarmente prendesi per Uccidere. Lat. caput caedere, caput dissecare, discindere.
Esempio: Boc. Nov. 79. 26. Io fo boto, ch'io mi tengo a poco, che io non ti do tale in sulla testa.
Esempio: Bern. Orl. 3. 5. 10. E che d'un colpo perso resta, Che Ruggier gli avea dato sulla testa.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. Il caval si rizzò con gran tempesta, E colla gamba gli diè sulla testa.
Definiz: DARE INTENZIONE, e DARE INTENDIMENTO. Far correre speranza. Lat. polliceri.
Esempio: G. V. 10. 20. 3. Dando a ciascuno intendimento di tener la Città di Roma per loro.
Definiz: DARE IN TERRA. Percuotere in terra.
Esempio: Amet. 84. In terra dando del destro piede, e la terra cavando, ec.
Esempio: Cecch. Servig. Prol. Ma egli avvenne come suole Agli ammalati, che, per poco, danno Del ceffo in terra (Qui è morire. Lat. obire, ad plures abire. E in alcun sentimento particolare, come di quei che sono uccisi in guerra alla campagna. Lat. terram mordere)
Definiz: §. Dare in terra, detto di navi, e di naviganti: vale Prender terra, approdare. Latin. appellere.
Esempio: Fir. As. 183. Ma come prima egli diè in terra al Porto di Durazzo.
Definiz: DARE IN UNO, e DARSI IN UNO. Avvenirsi in uno, incontrarlo, abbattersi in uno. L. aliquem nancisci.
Esempio: Cecch. Servig. 4. 10. No no, che venend'egli Per trovarla, per sorte diede in me.
Definiz: DARE ISTRUZIONE. Istruire. Lat. mandata dare.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 104. Alle quali (conferenze) parea, che 'l Pontefice si fosse scorto inclinato nell'istruzione data l'anno precedente al Montepulciano, per distornare il Colloquio di Norimberga.
Definiz: DARE LA BAIA. Uccellare, motteggiare. Lat. irridere, illudere.
Esempio: Ar. Cass. 1. 2. Non ne hanno voglia, Corisca, e si pigliano Piacer di darci la baia.
Esempio: E Sopp. 2. 3. M'incresce, che Pasifilo ti dia la baia.
Definiz: DARE LA BENEDICA. Modo basso: vale Rinunziar che che sia. Lat. vale alicui rei dicere.
Definiz: DARE LA BERTA. Uccellare, motteggiare. Latin. irridere, illudere, ludificari.
Definiz: DARE LA BRIGLIA. Allentar la briglia; e figuratamente Permettere. Lat. nel proprio habenas laxare, habenas permittere. E nel figurato dedere, permittere.
Esempio: Alleg. 227. Perchè voi date, si puo dir, la briglia Dell'anima, e del corpo, a chi forzato O da preghi, o presenti se la piglia.
Definiz: DARE LA BUONA NOTTE. Modo di salutar la notte. Lat. faustam noctem apprecari.
Definiz: DARE LA BUONA PASQUA. Portare altrui augurj di felicità per la Pasqua. Lat. Paschatis, vel Natalis Domini solemnia praecari.
Definiz: DARE LA BUONA SERA. Modo di salutare altrui nel tempo della sera. Lat. incipientis, vel adventantis noctis solemnia praecari.
Esempio: Cecch. Servig. 3. 5. E dessi a chi che sia la buona sera.
Definiz: DARE LA BURLA. Burlare. Lat. ludere, illudere, ludificari, ludos aliquem facere.
Definiz: DARE LA CAPRA.
Vedi Capra.
Definiz: DARE LA CENCIATA. Burlare altrui in fatti, o in parole. Lat. amarè, asperè irridere, opprobrare.
Definiz: DARE LA COLLATA. Termine di cavalleria, ed è Percuotere il collo colla spada al novello Cavaliero. Lat. ense cervicem novi militis tangere.
Esempio: G. V. 10. 56. 3. E prima con grandissima sollecitudine il fece Cavaliere, cingendoli la spada colle sue mani, e dandoli la collata, e molti altri ne fece poi Cavalieri.
Esempio: Sen. Pist. Alcuni piangono, quando l'huomo da loro una collata.
Definiz: DARE LA CORDA. Nel proprio: Tormentare il preteso reo col tenerlo sospeso alla corda. Lat. manibus a tergo revinctis appensum torquere, exquirendae veritatis gratia.
Esempio: All. 16. Ch'essendo preso per ladro il Carpigna, Il Giudice gli fece dar la corda.
Definiz: §. Nel figurato. Latin. urgere aliquem, extorquendae veritatis causa.
Definiz: DARE LA CROCE. Crociare.
Esempio: G. V. 7. 44. 4. E diede la croce, e ordinò che si desse per tutta Cristianità, per lo detto passaggio, perdonando colpa, e pena a chi la prendesse, e v'andasse, o mandasse.
Definiz: DARE L'ADDIO. Licenziarsi.
Definiz: §. Dar l'ultimo addio: Morire.
Esempio: Allegr. 187. Era quasi per dar l'ultimo addio.
Definiz: DARE LA FRECCIA. Dicesi del Chiedere altrui in presto danari, o simili. Lat. pecuniam mutuam rogare.
Esempio: Ambr. Bernar. 2. 2. Ch'io non abbia a dar la freccia ogni terzo dì al suocero.
Definiz: DARE LA GAMBATA. Modo basso, esprimente il Maritarsi ad altri la dama, o il damo.
Definiz: DARE LA MALA NOTTE. Far patire la notte. Lat. mala nox ut alij sit, facere.
Esempio: Boc. Nov. 77. 35. Rinieri, sicuramente, se io ti diedi la mala notte, tu ti se ben di me vendicato.
Definiz: DARE LA MALA PASQUA. Imprecazione.
Esempio: Fir. Trin. E tu dicevi, che ella lo faceva per onestà, per il malan, che ti dia, e la mala pasqua, furfante poltrone.
Definiz: DARE LA MALA VENTURA. Cagionare altrui male. Lat. aliquem perdere.
Esempio: Boc. Nov. 86. 13. Questo tuo vizio ti darà una volta la mala ventura.
Definiz: DARE L'AMBIO. Licenziare, Mandar via. Lat. dimittere.
Esempio: Alleg. 307. M'ha detto un, che mutata fantasia, Per amor di non so che, ec. Avete dato l'ambio alla Maria.
Definiz: DARE L'ANDARE. Lasciare andare, aprir la strada. Lat. iter aperire.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 158. Fatta la festa, fu dato l'andare all'acqua, e scoperto l'errore dello spiano non livellato al fondo, ne a mezz'acqua del lago.
Definiz: DARE L'ANELLO. Sposare, colla formalità del dar lo sposo, in segno di fede, l'anello alla sposa. Lat. annulum novae nuptae dare.
Esempio: Lasc. Spir. 1. 3. E così segretamente le diede l'anello, con animo di farla chiedere al Padre.
Esempio: E Lasc. Spir. 5. 6. Dove voglio, annoverati che saranno i danari, che Giulio le dia l'anello.
Definiz: §. Dar nell'anello. Termine de' corridori di lance: e vale Colpir nell'anello.
Definiz: DARE LA PINTA, LA SPINTA, ec. Pignere, Spignere. Lat. praecipitare, ruentem impellere.
Esempio: Tac. Dav. An. 6. 118. S'ei pareva ignorante, o ciurmante, gli era data la pinta in Mare, perchè non ridicesse il domandato.
Esempio: E Tac. Dav. St. 2. 287. Il buon'huomo, dolce per natura, e mutabile per paura, per non far sue le brighe d'altri coll'aiutar chi cadeva, gli diè la pinta.
Definiz: DARE LA PORTA. Concedere l'ingresso per la porta, consegnare la signoria della porta. Latin. portam dare.
Esempio: G. V. 9. 90. 1. Ebbono la Città di Chermona per tradimento, per la porta, che fu loro data con gran danno de' Guelfi, che dentro v'erano,
Esempio: E G. V. 9. 226. 1. E i detti traditori li diedono la notte una delle porti.
Esempio: E G. V. 10. 99. 1. Andando i Cittadini alla festa, alla offerta, i traditori dentro doveano dar la porta, che vae verso Bagnorea.
Definiz: DARE LA POSTA. Termine esprimente il Fermar luogo, e tempo per che che sia. Latin. locum, tempusque condicere.
Esempio: Boc. Nov. 85. 17. Poco fa si dieder la posta d'esser'insieme via via.
Esempio: St. Aiolf. Domani tocca all'Abbate a dir la Messa maggiore, e così diè la posta all'uno, e all'altro.
Esempio: G. V. 10. 106. 2. A ciascun Conestabole aggiunse pedoni con pavesi, e balestra, e Raffi, e stipa, e fuoco, e a ciascuno diede la sua posta intorno al cavallo.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 3. 16. Chi è pudica, è segno che è brutta, se ella non da la posta a ciascuno ora per ora, ec.
Esempio: Tac. Dav. An. 6. 177. Data la posta, ella impone a una sua fidata servente, che guardi la camera.
Definiz: DARE LA PRECEDENZA. Concedere altrui la precedenza. Lat. primas deferre, praeponere, honoris praerogativam concedere.
Definiz: DARE LA QUADRA. Uccellare, motteggiare. Lat. irridere, illudere.
Esempio: Allegr. 3. E son per quell'amor di fantasia, Che più diletto sia Nello star colle molle in mano al fuoco, Che 'n puttana, che 'n giuoco, ec. Ch'alla pancaccia, o al canto Dar la quadra a chi passa, O in altra cosa, in che l'huomo si spassa.
Definiz: §. Si dice anche nello stesso sent. assolutamente Darla.
Definiz: DARE LA SOIA. Per lo stesso, che Dar la baia. Lat. illudere.
Definiz: §. Per Piaggiare. Lat. blandiri, palpare.
Definiz: DARE L'ASSENSO. Consentire. Lat. assentiri, assensum dare.
Esempio: Dan. Par. 12. La donna, che per lui l'assenso diede.
Esempio: Pallav. St. Conc. 154. A tutto ciò diero unanimamente l'assenso.
Definiz: DARE L'ASSUNTO. Commetter la cura, il negozio. Lat. negotium committere, rem feciendam tradere.
Esempio: Ar. Fur. 26. 8. Era Marfisa, che diede l'assunto Al misero Zerbin della ribalda Vecchia Gabrina ad ogni mal si calda.
Esempio: E Ar. Fur. 38. 61. Se d'ogni tua querela a un Cavaliero Darai l'assunto, e se quel fia Ruggiero.
Definiz: DARE LA STRETTA. Fare altrui, o inganno, o male. Lat. opprimere.
Esempio: Bern. Orl. 1. 7. 42. Ruggier, che gli conosce, coll'accetta, Srignendo i denti, a tutti da la stretta.
Esempio: All. 229. Li quali [malumori] potrebbono, assalendoci a lor posta, darci la terzana, la quartana, o la continova, la quale di gala, dandoci la stretta, senza licenza ci manderebbe tra' più senza processo.
Esempio: Cant. Carn. Che ci hanno dato già cattive strette.
Esempio: E Cant. Carn. altrove. Che chi con furia mette, Da di cattive strette.
Definiz: DARE LATO. Far luogo. Lat. praebere locum.
Esempio: Franc. Barb. 207. E vien perseguitando Te molta gente Ria e nocente, A tutti darai lato.
Definiz: §. Dar'il lato. Pure vale lo stesso.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 412. Ma il Marchese volle ritenerlo a desinar seco, e non solo avanti nel riceverlo, e poi nell'accompagnarlo gli diè il miglior lato; ma nella mensa per onorarlo tenne sempre il capo scoperto.
Definiz: DARE LE CARTE. Termine de' giuochi di carte: e vale Assegnarle a' giuocatori. Lat. lusorias pagellas assignare, praebere.
Definiz: §. Dar le carte basse: figuratam. Discorrere, o Trattar di che che sia cautamente, e senza scoprire tutto l'affare. Lat. cautè, tectè agere. E per similit. Rem, quam celato opus est, minimè eloqui.
Definiz: §. Dar carta bianca ad alcuno: Rimetter le condizioni del negozio in lui. L. liberi loci potestatem facere, puram paginam alicui praebere, atque in ea quidvis ascribendi potestatem facere.
Definiz: §. Dar le carte scoperte: figurat. Parlare, e trattare scopertamente alla libera senza alcun riguardo. L. apertè, ac liberè agere.
Definiz: §. Dar cartacce. Pur figura tratta dal giuoco: e vale Non venire al buono, Non voler conchiudere.
Definiz: DARE LEGGE. Impor legge. Lat. legem dicere, praescribere.
Esempio: Boc. Proem. n. 3. Diede per legge incommutabile a tutte le cose aver fine, ec.
Esempio: Amet. 98. Con giusto amore, ed eterna ragione Dando legge alle stelle, ed al ritondo Moto del Sole Prencipe di quelle.
Esempio: E Amet. 3. Se non che i suoi effetti tengono in moto continuo li piacevoli Cieli, dando eterna legge alle stelle, e ne' viventi potenziata forza di bene operare.
Esempio: Boez. Varch. 2. p. 1. Ora se tu volessi dar legge, quando debba, o stare, o, ec. Non ti parrebbe far villania?
Esempio: Cant. Carn. Colui, che da le leggi alla natura.
Definiz: DARE LE MOSSE. Dare segno a' cavalli che corrono il palio. E figurat. Cominciare, ordinare, il cominciarsi. Latin. cursus signum dare, mappam mittere.
Definiz: §. Dar le mosse a' tremoti. Ordinare il tutto. Lat. summum ius in rebus exercere.
Definiz: DARE LENA. Allenare att. Latin. respirandi spatium praebere, reficere, robur addere.
Esempio: Petr. Son. 185. Colse le rose; e 'n qual piaggia le brine Tenere, e fresche, e diè lor polso, e lena?
Esempio: Bern. Orl. 3. 5 16. Ne diede al suo caval mai lena, o fiato.
Definiz: DARE L'ENTRATA. Conceder l'ingresso. Lat. ingressum, aditum, accessum praebere.
Esempio: G. V. 9. 225. 1. E stando a sicurtà con mala guardia que' che v'eran'entro ricolti, diedero l'entrata a' Pazzi, ec. i quali quanti Guelfi vi trovarono in sulle letta, uccisono.
Esempio: E G. V. 10. 129. 1. E per genti della terra, che erano al tradimento, fu data loro l'entrata, e corsono, e rubarono la terra.
Esempio: M. V. 9. 64. Tenendo quello di Bologna il Castello della Sambuca, ch'era del Contado di Pistoia, ed era la chiave di dar l'entrata, e l'uscita per li paesi.
Definiz: DARE LE PESCHE, e DAR PESCHE. Percuoter con pugna. Latin. pugnis caedere, pugnis foedare, pugnis saturare.
Definiz: §. Dar le pesche: dicesi anche in sent. osceno.
Definiz: DARE LE PRESE. Concedere l'arbitrio dello scegliere. Lat. optionem dare.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. Di, ch'io gli do del combatter le prese, O vuole a corpo, o a battaglia campale.
Esempio: E Ciriff. Calv. appresso. Dandomi tu del combatter le prese.
Definiz: DARE LE QUELLE. Burlare altrui. Lat. facetè irridere.
Definiz: DARE L'ERBA CASSIA. Privar di carica, Mandar via, forse alludendo alla voce Cassare. Latin. mittere, dimittere.
Esempio: Cecch. Esalt. 3. 11. Il Capitan ci darà l'erba cassia.
Definiz: DARE L'ESCA. Propriamente, con materia avvelenata, uccidere i pesci. E anche si dice per lo stesso, che Aescare.
Definiz: DARE L'ESILIO. Esiliare. Lat. in exilium mittere.
Esempio: Boc. Vit. Dant. L'esilio che m'è dato onor mi tegno.
Definiz: DARE LE SPALLE. Fuggire. Latin. terga dare.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Questo è un nimico, che non si vince se non con dargli le spalle.
Esempio: Boc. Nov. 23. 39. Armato, e di buona pazienza, con esso procederò avanti, dando le spalle a questo vento, e lasciandol soffiare.
Esempio: Ar. Fur. 23. 39. Dato avea appena a quel loco le spalle La figliuola d'Amon, che in fretta gia, Che v'arrivò Zerbin per altro calle Colla fallace vecchia in compagnia.
Esempio: E Ar. Fur. 23. 43. E per trovare albergo diè le spalle Con l'empia vecchia alla funesta valle.
Esempio: Tass. Gerus. 19. 8. Escon della Cittade, e dan le spalle A i padiglion dell'accampate genti.
Definiz: DARE L'ESSERE. Creare. Lat. vitam, essentiam praebere. Gr. τὴν οὐσίαν διδόναι.
Esempio: Boez. Varch. 4. r. 6. Perchè non puo niente Esser giammai, ne durare altramente, Se non si volge con amore a Dio, E con quella cagion, sua gran mercede, Non si raffronta, che l'esser gli diede.
Esempio: Segn. Pred. 2. E come se quegli a guisa di tanti Dij dato vi avessero ancor la vita, ancor l'essere, vogliono che voi giungiate insino a chiamarvi le loro creature.
Definiz: DARE LE TROMBE. Metaf. presa dal giuoco delle minchiate, e dicesi Del far che che sia con ogni maggiore sforzo, e apparenza.
Definiz: DARE LETTURA. Leggere. Lat. lecticare.
Definiz: §. Dare una letturina. Leggere in fretta.
Esempio: Allegr. 322. Il perchè datogli una letturina a corpo voto, od animo scarico, vi raccapezzai dentro, ec.
Definiz: DARE LE VELE A' VENTI. Cominciare a navigare. Lat. vela dare.
Esempio: Boc. Nov. 17. 6. I marinari, come videro il tempo ben disposto, diedero le vele a' venti.
Esempio: E Filoc. 4. 72. A voi conviene, poichè comprata avete costei, senza alcuno indugio dare le vele a' venti, ne più in questi paesi dimorare.
Esempio: E Filoc. 5. 387. Sentendo il vento rinfrescare, parve loro di dar lor le vele; le quale date, abbandonarono gli antichi porti di Partenope.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. Dopo alcun dì si partì coll'armata, Come promise, e diede vele a' venti.
Definiz: §. Figur. Dar principio.
Esempio: Alam. Colt. 3. E primo ardisco Pur col vostro favor dar vele a i venti.
Definiz: DARE LEZIONE. Insegnare ad altrui, Fare scuola. Lat. scholam habere.
Definiz: DARE LIBELLO. Porgere al Giudice la domanda.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Lo giusto si da libello, Dimostrando sua ragione.
Definiz: DARE LIBERTÀ. Conceder libertà, far libero. Lat. liberum facere, manumittere.
Esempio: Boc. Nov. 41. 22. A Cimone, e a' suoi Compagni, per la libertà il dì davanti data a' giovani Rodiani, fu donata la vita.
Esempio: Ar. Fur. 45. 92. Ma Frontin prima al tutto sciolto messe Da se lontano, e libertà gli diede.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 170. Non a caso i nostri antichi aver'onorato ciascun grado di sue proprie podestà; la libertà aver fama comune ad ognuno, la quale in oltre ordinarono che si desse in due modi, ec. e non si corresse a darla, quando non si poteva ritorre.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 395. Dando al Concilio pienissima libertà di trattare sopra ogni lor domanda (qui Lat. potestatem facere)
Esempio: Fr. Iac. Tod. L'innocente dannare, Lo malfattor salvare, E darli libertate.
Definiz: DARE LIBRO, e CARTE. Citar l'autorità. Latin. librum, atque paginam indicare. E figurat. Mostrar tutte le circostanze, Addurre tutte le particolarità. Latin. suo quaeque testimonio confirmare.
Definiz: DARE LICENZIA. Permettere che altri faccia. Lat. sinere, veniam dare.
Esempio: Boc. Nov. 4. 7. Volentieri presa la chiave, e similmente gli diè licenzia.
Esempio: Amet. 18. Avvisa dove perverrebbe la pronta mano, se data le fosse licenzia.
Esempio: Boc. Nov. 40. 24. Vi prego, che voi mi perdoniate, e mi diate licenzia, ch'io vada ad aiutare, in quella, che per me si potrà, Ruggieri.
Esempio: Segn. Pred. 29. E perchè non mi date dunque licenza di sfogarmi quant'io vorrei?
Esempio: Burch. Che non si pon far palle Fiorentine, Se non ci da licenza Scalabrone.
Definiz: §. Dar licenzia, commiato: Licenziare, accomiatare. Latin. aliquem dimittere.
Esempio: Boc. Introd. num. 56. Data a tutti licenzia, i tre giovani, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 23. 14. E brutto commiato datole.
Esempio: Tac. Dav. An. 15. 206. Peto i soprastanti mali ignorando, aveva la Legion quinta lontana in Ponto, e l'altre svernate di soldati, dando licenze a chi voleva.
Definiz: DARE LINGUA. Avviare, significare. Lat. certiorem facere.
Definiz: DARE L'INVESTITURA. Investire chi che sia di Stati, benefici, o simili; darne il possesso. Lat. *investire, beneficium conferre.
Esempio: M. V. 7. 23. Il quale in effetto contenea come in derisione, e in contento della Santa Chiesa, e davano le 'nvestiture de' Benefici Ecclesiastici a cui volevano.
Definiz: DARE LODE. Lodare. Lat. celebrare, laudibus efferre, ornare, in coelum vehere.
Esempio: Boc. Vit. Dant. Al che più guarda al presente l'animo mio; ad amendue si potrebbe dare una medesima lode.
Esempio: E Bocc. Nov. 44. 1. Tacendo Elisa, le lode ascoltando, dalle sue compagne date alla sua novella, impose la Reina a Filostrato, che alcuna ne dicesse egli.
Esempio: Dant. Inf. 7. Quest'è colei che tanto posta in croce Pur da color, che le dovrian dar lode, Dandole biasmo a torto, e mala voce.
Esempio: Pass. 289. 9. Perchè si manifesti alcuna sua eccellenza, o bontà, per l'onore, e per la reverenzia, che gli è fatta, e per la loda, e per la fama, che gli è data.
Esempio: Tass. Gerus. 20. 32. Cade il trafitto, e nel cadere egli ode Dar gridando i nemici al colpo lode.
Esempio: Ar. Fur. 28. 5. Avea per tutto 'l mondo il primo onore; Godea di questo, udendosi dar loda, Quanto di cosa volentier più s'oda.
Esempio: Sod. Colt. 2. A' Candiotti, e a' Corsi data lode.
Definiz: DARE L'OLIO SANTO. Amministrare il Sagramento dell'Estrema unzione. Latin. Extremam unctionem conferre, Oleo sancto inungere.
Definiz: DARE LO STATO. Far altrui partecipe de' Magistrati d'alcuna Città, ammetterlo alle prerogative più nobili della cittadinanza. L. civem pleno iure efficere.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 9. 56. Aver fatto Cittadino di qualche possente Città, e dato lo stato ad alcuno.
Definiz: DARE LUME. Illuminare.
Definiz: §. Nel proprio.
Esempio: Allegr. 107. Perch'io non volli poi restar'alloggio, Mi dette lume, e un tal per compagnia.
Definiz: §. Dar lume: Dar notizia.
Definiz: §. Dar lume, e render lume: Risplendere.
Esempio: Amet. 86. L'antica quercia si mosse tutta, e l'accese lampane diedon maggiori lumi.
Definiz: DARE LUOGO. Conceder luogo, far luogo. Latin. dare locum.
Esempio: Boc. Vit. Dant. Addivenne, che Dante, infra alquanti mesi, imparò a ricordarsi senza lacrime Beatrice esser morta, e con più diritto giudicio dando alquanto il dolore luogo alla ragione, ec.
Esempio: Boc. Nov. 70. 5. E a' ragionamenti dilettevoli demmo luogo.
Esempio: Petr. Canz. 9. 2. Come 'l Sol volge le 'nfiammate rote, Per dar luogo alla notte, onde discende Dagli altissimi monti maggior l'ombra.
Esempio: E Petr. Canz. 37. 5. Tal ch'io aspetto tutto 'l dì la sera, Che 'l Sol si parta, o dia luogo alla Luna.
Esempio: Dan. Purg. 5. Quando s'accorser ch'i' non dava luogo, Per lo mio corpo, al trapassar de' raggi, Mutar lor canto in un'o lungo, e roco.
Esempio: Ar. Fur. 25. 15. Ch'a Cielo, e a Terra, e a Mar si fa dar loco.
Esempio: Pallav. St. Conc. 652. Nell'altra si dicea, che 'l Pontefice non avrebbe voluto, che gliene seguisse, come allora, che fe dar luogo al Conte in Congregazione.
Definiz: §. Dar luogo, porger'occasione. Latin. occasionem praebere.
Esempio: Boc. Nov. 73. 3. Pensò esserli dato luogo, e tempo alla sua intenzione.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 12. 150. Salvossi, rifuggendo all'armata, che l'aspettava al Danubio insieme colla sua gente, a cui fu dato in Pannonia luogo, e terreno [qui è il Lat. locare, ed è nel proprio]
Definiz: §. Dare il luogo. Lat. loco concedere, loco decedere.
Esempio: Dav. Accus. Alla fine M. Domenico Buoninsegni, per diliberarsi dalla costui seccaggine, gli diè il suo luogo.
Definiz: DARE L'USCITA. Conceder l'uscita. Latin. exitum praebere.
Esempio: M. V. 9. 64. Tenendo quello di Bologna il Castello della Sambuca, che era del Contado di Pistoia, ed era la chiave di dar l'entrata, e l'uscita per li paesi.
Esempio: Amet. 82. Dando libera uscita al creato figliuolo, l'anima tolse alla madre.
Definiz: DARE LUSTRO. Apportare ornamento. Lat. decus afferre, ornare.
Definiz: §. Dare il lustro a' drappi, pietre, o simili: Farle più lucenti. Latin. in splendorem redigere, in splendorem dare. Il disse Plauto.
Definiz: DARE MALLEVADORE. Assicurare con mallevadore. Lat. fideiussorem dare.
Esempio: G. V. 7. 43. 3. Diede sentenza, sotto pena di scomunicazione chi la rompesse sopra la differenza, ec. facendo baciare in bocca il Sindaco delle dette parti, e far pace, e dar mallevadori, e stadichi.
Esempio: Spor. Gell. Facendogliene una contrascritta, e dandogliene mallevadori.
Definiz: DARE MANCIA. Regalare colui, che ci ha reso alcun servigio, o fatta cosa grata. Lat. mercedem dare.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 153. Diedesi ancora in nome suo donativo a' soldati, e mancia alla plebe.
Esempio: Segn. Pred. 2. E Gioabbe a lui: Se questo è dunque replicò, perchè tu non gli hai tosto vibrato un pugnale in petto, ch'io t'avrei data per lo meno una mancia di dieci sicli d'argento?
Definiz: §. Dare la mancia: lo stesso.
Esempio: All. 23. Che quando lo riporta, e non è ciancia, Dopo i segnali gli darò la mancia.
Esempio: Ar. Fur. 28. 48. Davano, e dato loro era la mancia.
Definiz: DARE MANGIARE. Porgere il cibo ad altrui, perchè mangi, o anche tenerlo a mangiare senza, che egli spenda. Lat. alere, pascere.
Esempio: Boc. Nov. 88. 4. Iersera ne furon mandate tre altre troppo più belle, ec. le quali non bastandogli, per voler dar mangiare a certi Gentil'huomini, n'ha fatte comprar quest'altre due.
Esempio: E Bocc. Nov. 49. 15. Federigo udendo ciò, che la donna addomandava, e sentendo, che servir non la potea, perciocchè mangiare gliele avea dato, cominciò in presenza di lei a piagnere.
Definiz: §. Dar da mangiare. L. dapes apponere, epulis accipere.
Esempio: Boc. Nov. 88. 11. A te sta oramai, qualora tu mi vuogli così ben dar da mangiare, come facesti, ed io darò a te così ben da bere, come avesti.
Esempio: Burch. Or non ci far di grosso, Ma dacci da mangiar tu c'hai, che cena.
Definiz: §. Dar mangiare il suo. L. sese comedendum dare.
Esempio: Boc. Nov. 7. 12. Io ho dato mangiare il mio, già è molt'anni, a chiunque mangiare n'ha voluto, senza guardare se Gentil'huomo è, o villano, o povero, o ricco, o mercatante, o barattiere stato sia, e ad infiniti ribaldi coll'occhio me l'ho veduto straziare.
Esempio: E Bocc. Nov. 7. 10. Vedi a cui io do mangiare il mio!
Definiz: DARE MANO. Dar principio. Lat. opus aggredi, incipere.
Definiz: §. Dar la prima mano: Dare il primo principio.
Definiz: §. Dar l'ultima mano: Finire, perfezionare.
Definiz: §. Dar mano a che che sia: dicesi del Cooperarvi. Latin. opem ferre. Gr. συνεργεῖν.
Definiz: §. Dar la mano: Aiutare, dar aiuto. L. opem ferre, opitulari. Gr. συλλαμβάνειν, συναγωνίζεσθαι.
Esempio: Segn. Pred. 29. A cui si da cortesemente la mano, se a sorte stia per cadere.
Definiz: §. Dar la mano: Conceder la precedenza.
Definiz: §. Dar la mano: Promettere.
Esempio: Ar. Cass. 1. 1. Dammi qua la mano Eulalia: Dammi Corisca qua la mano.
Definiz: §. Dar di mano a che che sia: Prenderlo. Lat. arripere.
Esempio: Nov. Ant. 41. 1. Diede di mano nella guastada, e disse.
Esempio: Pass. 141. Diede di mano al coltello, e sì l'uccise.
Esempio: All. 81. Noi per questo dato di mano alla riverita ampolla.
Definiz: §. Dar di mano a un lavoro: Cominciarlo. Latin. manus operi admovere, accedere ad opus.
Definiz: §. Dar delle mani: Prender colle mani, percuoter colle mani.
Esempio: Boc. Nov. 85. 21. E all'uscio della camera pervenuti, datovi delle mani, il mandò oltre.
Definiz: §. Dar delle mani sul muso altrui: Percuoterlo nel muso colle mani. Lat. in os alicuius involare.
Definiz: §. Dar'in mano: Consegnare in potere. Lat. in manus dare, tradere.
Esempio: Dav. Oraz. Egli prestamente trovatala, in mano la mi diè, ec.
Esempio: Cecch. Servig. 4. 6. È ben ver; che dapoi ch'io mi partì Di qui per ire in Sicilia, e ch'io diedi In mano a Barbarossa (qui venire in potere)
Definiz: §. Dare in buone mani, e Dare in cattive mani: Avvenirsi in persona discreta, o severa; in buona, o cattiva congiuntura.
Definiz: §. Dar tra mano, Dar per le mani, e simili: Abbattersi, avvenirsi, ec.
Definiz: §. Dare alla mano: Dar prontamente, subito.
Definiz: §. Dar sulle mani altrui: Impedirlo nelle sue operazioni, contrariarlo, arrecarli impedimenti.
Definiz: DARE MARAVIGLIA. Apportar maraviglia. Latin. admirationem gignere.
Esempio: Bern. Orl. 1. 15. 7. E di vedere il fin di queste cose Deliberossi, e di non finir mai Di queste cose nuove, e faticose, Che gli dier maraviglia, e noia assai.
Esempio: Boez. Varch. 4. r. 5. Ma se parte l'error dell'ignoranza, Dar meraviglia altrui, nulla ha possanza.
Esempio: Ar. Fur. 10. 91. Sicchè per dar'ancor più maraviglia, E per pigliarne il buon Ruggier più giuoco, Al volante corsier scuote la briglia.
Definiz: DARE MARITO. Maritare. Lat. dare nuptum, matrimonio collocare.
Esempio: Bocc. Nov. 28. 5. Anzi che a dire altro venisse, incominciò: Messere, se Iddio m'avesse dato marito, o non me l'avesse dato, forse mi sarebbe agevole d'entrare in buon cammino.
Definiz: DARE MARTELLO. Dare occasione di gelosia. Lat. incedere, urere.
Esempio: All. 123. E però sappiendo quant'ella di lui fosse cacherosa, per dargli di se martello, solennemente saltando la granata, se la prese per un gherone, e tolse a dire, ec.
Definiz: DARE MATERIA. Porgere occasione. Lat. materiam praebere, caussam praebere.
Esempio: Dant. Inf. 20. Per dar materia al vigesimo canto.
Esempio: Boc. Nov. 77. 42. E darotti materia di giammai più in tal follia non cader , se tu campi.
Esempio: Lab. n. 296. Alla quale tu rispondendo, desti loro materia di ridere, e di dire altrettanto, o peggio.
Esempio: Amet. 28. Le candide guance, non d'altra bellezza consperse, che nella bianca rosa si veggia non veduta dal Sole, gli danno materia di commendarle.
Esempio: Tass. Gerus. 8. 73. Ma l'antiche cagioni all'ira nova Materia insieme, e nutrimento danno.
Esempio: Dav. Accus. Fatto salire in cattedra Mess. Giovanni Dati a darci la materia di ragionare, che tanto è a dire, quanto a darci l'orma, e il latino, anzi il cavallo.
Definiz: DARE MATTANA. Molestare, travagliare. Latin. moestitiam, aegritudinem offerre.
Esempio: Burch. Tu hai nome d'aver cattiva coda, La qual t'ha dato già molta mattana, Secondo, ch'ho sentito da Giovanni.
Esempio: E Burch. altrove. Nol trovo; essi smarrito fra la lana, Non mi da più mattana.
Definiz: DARE MAZZATE DA CIECHI. Percuoter con mazza gravemente. Lat. coecorum more fustibus caedere.
Definiz: DARE MEMORIA. Lasciar ricordo, e forma da averne memoria. Lat. monumentum relinquere. Gr. μνῆμα καταλείπειν.
Esempio: G. V. 8. 36. 3. Per dar memoria, esemplo a quelli, che sono a venire.
Definiz: DARE MENTITE. Tacciar altrui di mentita.
Definiz: §. Dar la mentita, e Dare una mentita. Pur vaglion lo stesso.
Definiz: DARE MERENDA. Apprestar la merenda. Lat. merendam exhibere.
Esempio: Franc. Sacch. Dato gli sia subito merenda.
Esempio: Allegr. 270. Datomi desinar, merenda, e cena, Fui gratis, com'un Principe alloggiato.
Definiz: DARE MEZZO. Concedere il mezzo, e modo per arrivare al fine desiderato.
Definiz: §. Darla pel mezzo: Seguire gli appetiti, senza alcun ritegno della ragione. Latin. nihil pensi habere, in scelera, ac dedecora prorumpere.
Esempio: Tac. Dav. An. 6. 128. All'ultimo la diè pel mezzo a tutte le scelleraggini, e sporcizie, quando rimossa ogni tema, e vergogna, secondo sua natura.
Esempio: E Tac. Dav. An. 2. 290. Ora che egli, e l'esercito si vider senza competitore, la dier pel mezzo, ec. ad ogni crudeltà, libidine, e rapina.
Esempio: Cecch. Dot. 1. 1. E dandola pel mezzo a braccia quadre, Senza tener più conto di persona.
Definiz: DARE MODO. Porgere i mezzi, l'opportunità. Lat. viam, rationemque praescribere, invenire, caussam praebere.
Esempio: Boc. Nov. 23. tit. Sotto spezie di querimonia, una donna innamorata d'un giovane, induce un solenne pedagogo, senza avvedersene egli, a dar modo, che 'l piacer di lei avesse intero effetto.
Esempio: Din. Comp. Il quale diè modo aver gli atti del Notaio, per vederli.
Esempio: Dav. Colt. 14. Io ti vo' dare un modo agevolissimo da farti senza spesa un nobile semenzaio.
Definiz: §. Dare il modo: Somministrare i mezzi, Insegnar le forme per far che che sia. Lat. viam praebere, rationem monstrare.
Esempio: Boc. Nov. 79. 23. Ma ove voi mi promettiate sopra la vostra grande, e calterita fede di tenerlomi credenza, io vi darò il modo, che a tenere avrete.
Definiz: DARE MOGLIE. Ammogliare. Latin. uxorem dare.
Esempio: Boc. Vit. Dant. 19. Dierono li parenti, e amici moglie a Dante, perchè le lacrime cessassero di Beatrice.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 142. La morte di Messalina, rivolse la Corte, gareggiando i Liberti per chi dovesse dar moglie a Claudio.
Definiz: §. Per simil.
Esempio: Cecch. Servig. 1. 1. Ch'i' non vo dar moglie Costà a una partita, che poi Io avessi l'agio a leggerla.
Esempio: Bern. Orl. 2. 27. 2. Così si da marito, e moglie all'oro, L'oro è quel che marito, e donna toglie; Non il giudicio, ne la elezione, Ma l'avarizia marcia, e l'ambizione.
Definiz: §. Dar per moglie: lo stesso. Latin. in uxorem dare, in matrimonio collocare.
Esempio: Franc. Barb. 119. La paglia al fuoco non dar per mogliere [Qui figuratam.]
Definiz: §. Dare, assolutamente: per lo stesso, che Dar per moglie. Latin. dare.
Esempio: Cecch. Servig. 4. 3. A chi la diede? a uno Calzaiuol, ch'ha degli scudi.
Esempio: E Cecch. Servig. 5. 11. Io vi vidi volto a dare a Geppo L'Ermellina.
Esempio: Lasc. Spir. 1. 3. Niccodemo padre della fanciulla gliele dava volentieri, ma la dote guastò.
Definiz: DARE MOLESTIA. Molestare. Latin. vexare.
Esempio: Ar. Cass. 2. 2. I' vo che al dazio Tu vada, e dica a que' lupi, che mandino Un di lor qui, che prima, che s'imballino, Vegga le robe, acciò poi non mi facciano Scaricare, ed aprirle, e non mi diano All'uscir della porta altra molestia.
Esempio: E Ar. Cass. 5. 1. Il mal che vien, quando tu men ne dubiti, È che in mezzo al piacer si viene a mettere, Ne lo lascia far pro, da più molestia.
Definiz: §. E neutr. pass.
Esempio: Ar. Negr. 1. 1. Ne però si dia molestia.
Esempio: E Ar. Negr. 1. 3. Ne molestia mi dava, ec.
Definiz: DARE MORSO. Mordere.
Definiz: §. Dare di morso: lo stesso. Latin. mordere, admordere.
Esempio: Dant. Purg. 18. Vedine due All'accidia venir, dando di morso.
Esempio: Pass. 243. Egli si pose in sull'uscio della cella sua, e dava di morso in questo pane, e in questo cacio, e non rispose a cosa, che gli fosse detta, parola nessuna.
Esempio: Red. Oss. An. 126. Forse in quelle stesse erbe diede di morso quell'antico Glauco.
Definiz: DARE MORTE. Uccidere. Latin. exitio dare, morti dare.
Esempio: Franc. barb. 148. Come prodezza non è dell'huom forte Al debile dar morte.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Signor dammi la morte Nanti, ch'io più t'offenda.
Esempio: Bern. Orl. 2. 17. 72. Ch'avrebbe dato al suo campion la morte.
Esempio: Ar. Fur. 21. 8. Ed a Cavalleria non corrisponde, Che cerchi dare ad una donna morte.
Esempio: Segn. Pred. 34. Così pur leggo, che i Dani diedero fellonescamente la morte al loro Re Enrico.
Definiz: §. E neutr. passiv. Latin. sibi mortem consciscere, violentas manus afferre.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 62. Poi disse: Cavalier, mia trista sorte M'induce a darmi volontaria morte.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 6. 127. In que' giorni Sesto Papinio, di famiglia Consolare, si diede morte subita, e laida, gittatosi da alto.
Definiz: DARE MOSTRA. Mostrare. Lat. ostentare, affectare, palam ostendere.
Definiz: §. Dar la mostra all'esercito, e simili: Rassegnarlo. Lat. lustrare exercitum.
Definiz: DARE MOTO. Far muovere.
Definiz: §. Dar movimento: lo stesso.
Esempio: Amet. 58. O come la paurosa lepre nelle vepri nascosa, ascoltante intorno a quelle le boci degli abbaianti cani, sanza avere ardire di dare alcun movimento al preso corpo.
Definiz: DARE MOTTO DI CHE CHE SIA. Discorrerne leggiermente.
Definiz: §. Dare un motto: lo stesso. Lat. verbum inijcere, verba facere, mentionem facere, subindicare.
Definiz: DARE NAUSEA. Nauseare, Arrecar nausea.
Definiz: DARE NEL BARGELLO. Incontrare il Bargello.
Definiz: §. E figuratam. modo basso: Avvenirsi in sciaure. Lat. in pessimam rem incidere.
Esempio: Alleg. 57. Avete dunque a sapere, com'io per mia sciagurata disgrazia, ho dato, come si dice in Firenze, nel Bargello, essendomi accattata un po di damuzzaccia salvatica, la qual'è la più solenne bestiuola, che facessero mai le donne.
Definiz: DARE NEL BUE, o simili. Non intendere, Ostinarsi nell'ignoranza. Lat. stultus evadere, obbrutescere.
Definiz: DARE NEL BUONO. Trovare il vero modo di far che che sia, la vera ragione delle cose. Latin. rectam viam insistere.
Definiz: DARE NELLA RAGNA. Rimaner colto, preso, ingannato. Latin. in laquetum impingere.
Esempio: Salv. Com. Granch. E da talora tal'uccel nella ragna, che è fuggito di gabbia.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. Che 'l tordo dette a tempo nella ragna.
Definiz: §. Dar nella rete: lo stesso, che Dar nella ragna. Lat. in insidias incidere, in manus hostium venire.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. E disse, darà tosto in altra rete, S'oggi miei Cavalier valenti sete.
Esempio: E Ciriff. Calv. 2. Dicendo tosto darà nella rete Quest'uccellaccio, che tanto schiamazza.
Definiz: DARE NELLE FURIE. Infuriarsi. Lat. irâ commoveri, furere, excandescere.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 13. Dando nelle furie contra un dimostramento sì alto, e sì memorabile della podestà Pontificale.
Definiz: DARE NELLE GIRELLE. Che in modo basso si dice anche Dar ne' gerundi: Impazzare. Lat. delirare, insanire, furere.
Definiz: §. Si usa talora per Isvagarsi, far cose quasi da pazzo.
Esempio: Cecch. Servig. 2. 1 .Se tu m'avessi visto a Pisa Quando ch'io era a studio, o quivi quivi, Si dava ben nelle girelle.
Definiz: DARE NELLE SCARTATE. Dire, o far cose triviali, e che sieno state rifiutate dagli altri. Lat. spreta, ac vilia dicto, vel facto usurpare.
Definiz: DARE NELLE SMANIE. Infuriarsi, smaniarsi. Lat. furere. Gr. μαίνεσθαι.
Esempio: Red. Ins. 194. Quando i castroni in certi tempi danno nelle smanie.
Esempio: Segn. Pred. 34. Per aversione al peccato da in tanta smania.
Definiz: DARE NELLE TROMBE. Chiamare a battaglia. Lat. classicum canere.
Esempio: Disc. Calc. Il che fatto, si dia nelle trombe.
Definiz: DARE NELLE VECCHIE. Mancar di virtù, di vivezza. Lat. obsolescere.
Definiz: DARE NEL MATTO. Far cose da matto. Lat. desipere. Gr. παραφρονεῖν.
Esempio: Alleg. 202. E' non fa tanti giuochi un babbuino, Quanti e' farebbe, come e' da nel matto.
Definiz: DARE NEL MEZZO. Investire nella parte del mezzo.
Esempio: Bern. Orl. 2. 17. 28. Come dal Cielo in giù scende il falcone, E da in mezzo ad un branco di cornacchie.
Definiz: §. Dare nel mezzo, e Dare in quel mezzo: Non aderire all'affermativa, ne alla negativa, ma con partiti di mezzo teminar la differenza. Latin. mediam viam secare.
Definiz: DARE NEL NASO. Fig. Dispiacere, Offendere. Lat. offendere.
Definiz: DARE NEL PEDANTE. Fare, o dir cose da pedante.
Esempio: Allegr. 115. Ma per non apparir assa' ignorante, Dirò del nome, e non vi paia strano, S'io do per una volta nel pedante.
Definiz: DARE NEL PUNTO IN BIANCO. Colpire per appunto. L. scopum assequi scopum attingere.
Esempio: All. 160. Facilmente potrò col basso stile, Per mezzo vostro dar nel punto in bianco.
Definiz: DARE NEL QUATTRINO. Colpir per appunto nello scopo. Fig. Far che che sia con intera puntualità. Latin. scopum vel tenuissimum attingere, certos ictus dirigere.
Definiz: DARE NEL SEGNO. Colpir nello scopo. Latin. scopum tangere.
Esempio: Sagg. Nat. Esp. 20. Volendo esser pratica, e lunghissima esperienza, provando, e riprovando, ec. finchè si dia nel segno.
Esempio: Franc. Barb. 360. Io nol fo cieco, ch'e' da ben nel segno.
Definiz: DARE NEL TISICO. Cominciare ad intisichire. L. tabescere, tabe corrumpi, intabescere.
Definiz: DARE NEL TRENTUNO. Modo basso, con che si accenna il cadere in alcun sinistro: Ammalarsi, Impazzare, ec.
Definiz: DARE NEL VIVO. Colpire nella parte più sensitiva. Lat. pectus effodere, animum sauciare.
Definiz: DARE NE' LUMI. Infuriarsi, Adirarsi. Latin. furore percipi.
Definiz: DARE NESPOLE. Modo basso: Dar colpi. Lat. percutere, caedere, verberare, fustis ictum infligere.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. Poi prese colle mani il bastonaccio, Per dare a Folco una nespola secca.
Definiz: DARE NOIA. Noiare. Latin. molestia efficere.
Esempio: Boc. Nov. 30. 7. Perciocchè, se questo, ec. pur mi darà noia.
Esempio: E Bocc. Nov. 23. 12. Non s'è egli rimaso di darti più noia? Certo no, disse la donna.
Esempio: Bern. Orl. 2. 25. 24. Quantunque il disperato Saracino Non gli da noia, ma lo sta a guardare.
Esempio: Ar. Fur. 17. 52. Ne dubitar perciò, che Ruggier muoia, Ma ben colui, che ti da tanta noia.
Esempio: Segn. Pred. 31. Gli darebbono forse noia i nostri latrati?
Esempio: Sen. Ben. Varch. 5. 24. Cesare comandò allora, che non gli fosse dato più noia, e donò al suo soldato certi campi.
Definiz: DARE NOME. Nominare. Latin. vocare. E talora Sparger voce, Far correr fama, e simili.
Esempio: Tac. Dav. An. 14. 183. E andava dicendo, che gli sdegni delle madri si deon tollerare, e placarli, per dar nome d'essersi rappattumato, e accogliere Agrippina.
Esempio: Amet. 87. Per la qual cosa di piana concordia, a dare a questa altro nome dispostisi, per quello speravano più benigna fortuna.
Esempio: E Amet. 88. Colui giudicheremo, che dia l'eterno nome.
Esempio: Segn. Pred. 29. E quanti sono oggi giorno, che fino arrivano ad infamar la virtù con titoli di dispregio, e alla modestia dan nome di milensaggine, alla castità di freddezza, all'umiliazion di viltà, alla fragilità di miseria, alla sofferenza di codardia?
Definiz: §. Dare in nome d'alcuno: Dare in vece di colui.
Definiz: §. Dare il nome: anche Termine militare.
Esempio: Segn. Paneg. 159. I soldati, che guardano una fortezza, si sogliono dare a sera tra loro il nome, che unicamente ha da correre.
Definiz: DARE NOTIZIA. Avvisare, far noto. Lat. certiorem facere, instruere, docere.
Esempio: Dav. Camb. Ho detto l'origine del cambio, quel che sia, e perchè lecito; dirò ora come si faccia, dando prima alcune notizie.
Esempio: Ar. Negr. 1. 2. Dar notizia Mene potrà forse colui.
Esempio: Ar. Fur. 14. 28. Ne si vedea alla mostra comparire Il segno lor, ne dar di se notizia.
Esempio: E Ar. Fur. 16. 83. Mandando or questo, or quel giù nell'Inferno A dar notizia del viver moderno.
Esempio: Segn. Pred. 20. Chi hanno essi giammai spedito in Italia per darci notizia delle loro care Deita?
Definiz: DARE NUOVA. Avvisare. Lat. nuncium afferre, nunciare.
Esempio: Lasc. Spir. 5. 8. Andai in una casa per darle la nuova del parentado.
Esempio: Segn. Pred. 2. Un soldato nimico, il qual se ne avvide, volò a darne la nuova a Gioabbe stesso.
Definiz: DARE NUTRIMENTO. Nutrire. Lat. alimenta praebere, alere. Gr. τροφὴν διδόναι.
Esempio: Tass. Gerus. 8. 73. Ma l'antiche cagioni all'ira nova Materia insieme, e nutrimento danno.
Definiz: DARE OCCASIONE. Porger cagione. Lat. caussam dare.
Esempio: Tac. Dav. An. 11. 131. Le forze d'Oriente così divise, e dubbie ove si gettassero, diedero a Mitridate occasione d'occupar l'Armenia.
Esempio: Allegr. 63. Il vedovo, per ricuoprir la sua prima scimunitaggine, ad ogni poco d'occasion, che gliene fosse data, con un sospiretto maghero, ec. rammenterebbe la benedett'anima della sua colei.
Definiz: DARE OCCHIO. Guardare. Latin. oculos adijcere, aspectare, contueri.
Definiz: §. Dare occhio a che che sia: Nobilitarla di apparenza.
Definiz: §. Dar l'occhio: Volger lo sguardo. L. aspicere.
Esempio: Dan. Purg. 32. La mente, e gli occhi, ov'ella volle, diedi.
Definiz: §. Dar d'occhio: Volgerlo cautamente con destrezza, e prestezza. Lat. cautè inspicere, adnutare, adnitare.
Definiz: §. Dare negli occhi: Offender la vista. Lat. obtutum offendere, aspectui ingratum esse, oculos ad se trahere.
Definiz: §. E talora in buona parte, Tirare a se la vista, Allettar la vista.
Definiz: §. Dar la polvere negli occhi: Modo basso, dinotante Cercar di offuscar l'altrui mente, acciò non ben discerna la verità. L. velamen obijcere, fallere.
Definiz: DARE ODORE. Rendere odore.
Definiz: §. Per Aggiugnere odore.
Esempio: Dav. Colt. 161. Al vino dolcissimo darai odore, e sapore di moscadello, mettendo fiori di sambuco seccati al rezzo, ec.
Definiz: §. Dar buon'odore di se: Far concepire stima di se con azioni virtuose.
Definiz: DARE OMBRA. Quasi lo stesso, che Dar gelosia.
Definiz: DARE ONORE. Onorare. Lat. honorem dare; famam, atque nomen facere. Gr. ὄνομα ποιεῖν.
Esempio: Ar. Fur. 40. 79. Avea Dudon quella ferrata mazza, Che in mill'imprese gli diè eterno onore.
Esempio: Boez. Varch. 3. r. 4. Chi dunque penserà felici, e veri Quei, che ne danno i rei non degni onori?
Esempio: Tac. Dav. St. 2. 291. Se noi vinciamo, mene torrò l'onore, che mi darai.
Esempio: Segn. Pred. 40. Potè, morendo, ansiosamente pregare i Grandi del Regno, che lei volessero alla Immortalità consecrare, potè destinarle Tempj, ec. ma non però le potè dare l'onore maggiore di tutti, quale a lei fu l'esser madre d'un Alessandro.
Esempio: Bern. Orl. 2. 7. 19. Non dar l'onore a questo rinnegato, Ne la gloria alla gente Saracina.
Esempio: Ar. Fur. 18. 58. Ecco Rinaldo vien, fortuna il guida, Per dargli onor, che Dardinello uccida.
Definiz: §. Dar l'onore di che che sia: Attribuirne l'onore. Lat. honorem dare.
Definiz: DARE OPERA. Operare. Latin. dare operam.
Esempio: Boc. Nov. 29. 21. Onesta cosa era il dare opera, che la buona donna riavesse il suo marito.
Esempio: E Bocc. Nov. 18. 27. che ella senza alcuno indugio darebbe opera a fare, che egli il suo piacere averebbe.
Esempio: Amet. 3. I quali, se uditi da Creso nel fuoco, o da Ciro nel sangue, o nella povertà da Codro, o nelle tenebre da Edippo, piaceranno, e Marte ascoltandoli, o darà all'arme quiete, o più fervente l'opera ne' bisogni.
Esempio: E Amet. 58. Egli non aveva appena finita la sua orazione, che la Santa Dea da' prieghi suoi diede opera alle parole, e con luce, mai da me simile non veduta, scese sopra i suoi altari.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. Senza intervallo, o riposo, o dimora Dann'opera alle loro operazioni.
Esempio: Ar. Fur. 20. 3. Ben mi par di veder, ch'al secol nostro Tanta virtù fra belle donne emerga, Che può dare opra a carte, e ad inchiostro.
Esempio: E Ar. Fur. 18. 199. Frate, bisogna, Cloridan dicea, Gittar la soma, e dar'opra a' calcagni.
Esempio: E Sopp. 1.1. Erostrato venne per dar opera agli studj in questa Città.
Esempio: E Sopp. appresso. Cominciò a dar'opera alle lettere.
Definiz: DARE ORDINE. Ordinare, e anche Ridurre in buon'ordine. Latin. constituere, statuere, moderari, regere, componere, ordinare.
Esempio: Boc. Introd. num. 46. Diedono ordine, acciocchè a fare avessono in sul partire.
Esempio: E Bocc. num. 53. E questi ordini sommamente dati.
Esempio: E Bocc. g. 1. f. 4. Dato dunque ordine a quello, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 13. 24. Ed in buona pace colla donna, e con Alessandro rimessigli, diede ordine a quello, che da far fosse.
Esempio: E Bocc. Nov. 23. 26. E, dato ordine a' loro fatti, si fecero.
Esempio: G. V. 7. 59. E tornassono in Cicilia a dar ordine alla rubellazione.
Esempio: Ar. Fur. 13. 82. Per dare, e capo, e ordine a ciascuna, Tutto il campo alla mostra si rauna.
Esempio: Lasc. Spir. 4. 6. Corri, ec. e da ordine spacciatamente.
Definiz: DARE ORECCHIO. Porsi ad ascoltare. Lat. praebere aurem, accomodare aurem.
Esempio: Lab. 144. Se altri non trovano, che dia loro orecchie, forte turbandosi, se alcuna loro riprovata ne fosse.
Esempio: Passav. 218. Ancora è cagione di tale cechità dar volentieri orecchi alle lodi de' lusinghieri.
Esempio: Ar. Fur. 45. 30. E lei, che dato orecchie abbia, riprende.
Esempio: Segn. Pred. 20. Se gli dicesse questo esser l'ordine del suo Principe, o questo il desiderio della sua Dama, egli non si recherebbe a vergogna di darvi orecchie.
Esempio: Tac. Dav. Stor. 3. 303. Ad Antonio solo davano orecchi, perchè era facondo.
Definiz: §. Dare d'orecchio: Ascoltare così alla sfuggita, e di nascoso.
Definiz: §. Dare negli orecchi: Offender l'udito. Lat. aures obtundere. E talora anche in buona parte Allettar l'udito, Piacere all'udito.
Definiz: DARE OSTAGGIO. Consegnare persona in sicurezza, e cautela. Latin. obsides dare, obsidia dare.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 174. Mandava Ambasciadori in suo nome, e de' Parti, ad intendere onde fosse, che avendo poco fa dati ostaggi, e rinnovata la lega, ec. lui volesser cacciare dall'antico possesso d'Armenia.
Esempio: E Tac. Dav. An. 11. 137. I Galli ci presero; demmo anche ostaggio a' Toscani: patimmo il giogo de' Sanniti.
Definiz: §. Dar per ostaggio.
Esempio: Tac. Dav. An. 11. 132. Molti volevano Gotarze; alcuni Meerdate figliuolo di Fraate, datoci per ostaggio. Vinse Gotarze.
Esempio: Burch. Il Sol già era nello scarafaggio, E i moscioni avean dato a' furfanti Un baril d'acquerel per loro ostaggio.
Definiz: DARE PACE. Quietare, Pacificare. Lat. quietem afferre, sedare, componere.
Esempio: Petr. Son. 234. Datemi pace, o duri miei pensieri.
Esempio: Segn. Pred. 3. Lo perseguitò con terrori, ne per tutta la vita diè mai più pace a quel cuore agitato da tante Furie, quanti alloggiava, o di giorno pensieri, o di notte sogni.
Definiz: §. Darsi pace neut. pass. Quietarsi. Latin. acquiescere.
Esempio: Boc. Nov. 45. 9. E trovando che in niuna cosa la giovane aveva colpa, alquanto si diè più pace.
Esempio: Ar. Fur. 25. 77. Disse con grande ardir datevi pace.
Esempio: Dav. Scism. Del divorzio di Caterina, e di tali nuove nozze non si potevan dar pace.
Definiz: §. Dar la pace al nimico: Pacificarsi con lui. Latin. cum inimico in gratiam redire, conciliari.
Esempio: Segn. Pred. 3. M'impone Cristo nell'odierno Vangelo, che a nome suo vi comandi, che voi diate la pace al vostro nemico, che gli rilasciate ogni offesa, ec.
Definiz: §. Dar la pace: Funzione Ecclesiastica.
Esempio: Pallav. St. Conc. 652. Commettevasi l'egualità in tutte le condizioni de' due Ministri, i quali dessero l'incenso, e la pace.
Definiz: §. Dar la pace di Marcone.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. Ultimamente feciono un bel giuoco, Che e' si detton la pace di Marcone [qui in sent. osceno]
Definiz: §. Dar la pace vinta. Termine del giuoco: Concedere all'altro la posta per vinta, sempre che sia pace, cioè del pari.
Definiz: §. Dio vi dia pace: Modo di salutare.
Esempio: Cecch. Servig. 5. 9. O Domenico mio, Dio vi dia pace.
Definiz: §. Dare del buon per la pace: Raccomandarsi con umiltà, Andar cedendo per non irritar l'altro. L. demissè, ac subiectè se gerere; cedere.
Esempio: Fr. Giord. In queste controversie miglior consiglio si è, placidamente rispondendo, dar del buon per la pace.
Esempio: Tac. Dav. An. 15. 208. Dando i nostri del buon per la pace.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. Come Irlacon la vide così tinta, Cominciò a darle del buon per la pace.
Definiz: DARE PAGA. Arruolar soldati.
Definiz: §. Dar la paga: Contar la mercede. Lat. stipendium, mercedem, salarium solvere.
Definiz: DARE PAROLA. Promettere con sicurezza di osservare. Lat. fidem dare.
Esempio: G. V. 8. 111. 1. La qual cosa a' Fiorentini non piacque, parendo loro spietata, e crudel cosa, e dieder parola a' Pistoiesi, che si difendessero; simile diedono a quale Fiorentino gli volesse atare, ec.
Esempio: E G. V. 9. 304. 2. E d'altra parte, per la barattería, che Messer Ramondo facea fare a un suo Maliscalco, di dar parola per danari a chi si volea partire dell'oste.
Definiz: §. Dar la parola: lo stesso, che Dar parola.
Esempio: Boc. Nov. 23. 22. Insino ad ora ti do la parola, che tu ne facci quello, che l'animo ti giudica, che ben sia fatto.
Esempio: Burch. E fecer ch'ella desse la parola, Ch'un'asin s'annegasse in fonte Gaio.
Definiz: §. Dar parole. Maniera comune a' Latini: e dicesi del Parlar largamente, ma senza venire alla risoluzione. Latin. verba dare.
Esempio: Ar. Cass. 1. 2. Che manco parole dateci Avrebbono, e più fatti.
Definiz: §. Dare buone parole: Usar risposte benigne. Lat. molliora respondere.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 155. Egli dava parole generali, e spesso buone.
Esempio: Segn. Pred. 22. Abramo stesso, quando ebbe da negare a un dannato una stilla d'acqua, gli diè almeno buone parole.
Definiz: §. Dar cattive parole; suo contrario. Lat. duriora respondere.
Definiz: §. Dar parole generali: Rispondere con ambiguità. Latin. incerta, media respondere.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 12. 155. Egli dava parole generali, e spesso buone.
Definiz: DARE PASSIONE. Molestare, Travagliare. Latin. urere, vexare.
Definiz: §. Darsi passione: Pigliar molestia. Lat. angi, aegritudine affici.
Definiz: DARE PASSO, e DARE IL PASSO. Locuzioni dinotanti Conceder facoltà di passare. Latin. viam dare.
Esempio: Din. Comp. I Sanesi diedero loro il passo.
Esempio: Bern. Orl. 2. 17. 11. Il quale al Re Agramante ha dato il passo, E vuol con lui congiugnersi in campagna.
Definiz: DARE PASTO. Mantenere in speranza. Lat. blandè alloqui, inani spe lactare.
Esempio: Tac. Dav. St. 1. 252. Egli dava pasto a ognuno; temperava con voce, e volto i soldati avidi, e minaccianti, ec.
Esempio: Bern. Orl. 1. 25. 1. E fiere, e mostri, ch'hanno visi umani, Son fatti per dar pasto alle persone.
Definiz: DARE PASTOCCHIE. Lo stesso, che Dar pasto. Lat. lactare verbis, inani spe ducere.
Definiz: DARE PAURA. Atterrire. Latin. formidinem gignere, terrorem incutere.
Esempio: Dan. Inf. 9. Ma nondimen paura il suo dir dienne, Perchè traeva la parola tronca, Forse a piggior sentenzia, ch'e' non tenne.
Definiz: DARE PE' CHIASSI, e DARLA PE' CHIASSI. Nascosamente fuggire, uscendo delle vie maestre. Latin. se clam subtrahere.
Esempio: Lib. Son. Ecco la furia, dianla qua pe' chiassi.
Esempio: Bern. Orl. 1. 10. 56. Chi ha veduto i putti il Carnovale Fare a Firenze in una strada a' sassi, S'alla contraria una parte prevale, Quella che manco può, la da pe' chiassi.
Definiz: §. Darla pe' chiassi, figur. Uscir del tema, per isfuggir le difficoltà. Lat. a proposito digredi, divertere.
Definiz: DARE PE' CONTANTI. Vendere con ricevere subito il prezzo in danari contanti. Lat. argento praesentario, praesenti pecunia vendere.
Definiz: DARE PEGNO. Assicurare altrui col metter pegno in sua mano. Lat. dare pignus, dare pignori, pignori opponere.
Definiz: §. Per figur.
Esempio: Tass. Gerus. 22. 69. Il Cavaliero in vece di parole, Gli da pegno di pace in questa forma: Passa la bella donna, e par che dorma.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 555. Il quale avea dati, e dava sì larghi pegni d'amistà, e di fratellanza verso il cognato, che ben palesava inclinazione in tutto diversa dal volergli diminuire una dramma delle sue antiche prerogative.
Definiz: §. Dare in pegno, e anche Dar pegno, nello stesso sentimento: Impegnare.
Esempio: Ar. Cass. 4. 5. E farò a qual vuogli giudice Chiaro costar, che questa cassa datami A un mercatante pegno.
Esempio: E Sopp. 2. 3. Ti darò la fede mia in pegno.
Definiz: §. Dare il pegno: Consegnare il pegno.
Definiz: DARE PENA. Recare afflizione, tormento. Lat. moerorem offerre, vexare.
Esempio: Pass. 324. Chi più sa, più è richiesto, e maggior pena ha da sostenere, e più cose conosce, che gli danno afflizione, e pena.
Esempio: Boc. Nov. 70. 9. Domandò allora Meuccio, ec. che pene si dessero di la per ciascun de' peccati.
Esempio: Bern. Orl. 2. 15. 62. Essendo pien di doglia, e travagliato, Che il batter dianzi gran pena gli dava.
Esempio: E Bern. Orl. 2. 16. 4. So, che degli error suoi data avrei La pena, e degli altrui, e poi de' miei.
Definiz: §. Darsi pena: Affliggersi. Latin. angi; cura, moerore sollicitari.
Definiz: §. Dare la pena: Impor pena.
Esempio: Dav. Oraz. Avete inteso Accademici il pericolo nostro, l'occasion che me l'ha mostro, il rimedio che ci sarebbe, la pena che mi parrebbe di dare.
Definiz: DARE PENITENZA. Impor penitenza. Lat. *poenitentiam imponere.
Esempio: Pass. 120. Quella penitenzia, la quale voi dareste ad un'altro Prete, che vi confessasse simile peccato, che avete fatto, fatela voi.
Definiz: DARE PENSIERO. Indur la mente in apprensione.
Definiz: §. E neutr. pass. Lat. formidare, curare, animo volvere.
Esempio: Bern. Orl. 2. 15. 24. Levossi, e disse: or non ti dar pensiero Re, ch'io ho il modo da trovar Ruggiero.
Esempio: Tac. Dav. An. 16. 229. E lui trafisse, che si dava già come Torquato suo zio pensieri da Imperio.
Definiz: DARE PER AVERE A RIAVERE. Soprappagare, Entrare a bella posta in difficoltà, e brighe. Latin. dare reddenda, supervacuas sibi curas parare.
Definiz: DARE PER DIO. Far limosine. Lat. pecuniam in pauperes erogare, eleemosinam facere.
Esempio: Bocc. Nov. 1. Del cui avere, com'elli fu morto, diede la maggior parte per Dio.
Esempio: G. V. 12. 35. 6. E avea dato per Dio a' poveri tutta sua sustanza, e patrimonio.
Esempio: E G. V. altrove. E ciò, che gli avanzava di sua povera arte, fornita miseramente sua vita, dava per Dio a' poveri.
Esempio: Segn. Pred. 22. Fate questo medesimo, ch'ora ho detto; datele per Dio largamente.
Definiz: §. In proverbio: Sol tanto dir posso, ch'è mio, Quanto ch'io godo, e do per Dio.
Definiz: §. Dar per l'amor di Dio.
Esempio: Boc. Nov. 1. 1. Poichè non rivedendo colui, e avendoli bene serbati un'anno per rendergliele, io gli diedi per l'amor di Dio.
Definiz: DARE PERDONO. Perdonare. Latin. veniam dare.
Esempio: G. V. 8. 36. tit. Come Papa Bonifazio Ottavo diè perdono a tutti i Cristiani ch'andassero a Roma l'anno del Giubileo 1300. [Qui Conceder l'indulgenze, Termine Ecclesiastico]
Esempio: Bocc. Nov. 18. 44. E umilmente d'ogn'oltraggio passato domandò perdonanza, la quale il Conte assai benignamente in piè rilevatolo, gli diede.
Definiz: DARE PERFEZIONE. Perfezionare. Latin. ultimam manum imponere, colophonem imponere.
Esempio: Pass. 121. E allora si darà perfezione al Sagramento, ed il peccatore avrà rimissione de' peccati, in virtù delle chiavi della Santa Chiesa.
Definiz: DARE PERMISSIONE. Permettere. Lat. veniam dare, sinere, permittere.
Definiz: DARE PER POCO. Vendere per piccol pregio. Lat. parvi vendere, parvo dare.
Definiz: DARE PIACERE. Arrecar piacere.
Esempio: Ar. Cass. 5. 5. E se non che la fame pur mi stimola, Non cenerei, per non lo fare accorgere Di quel che gli darà piacer grandissimo.
Definiz: DARE PICCHIO. Picchiare. Lat. ictum dare, ferre.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. Folco gli dette sull'elmo un tal picchio, Che parve propio che fusse di ghiaccio.
Definiz: §. Dare un picchio: lo stesso.
Definiz: DARE POLSO. Accrescer vigore. Latin. robur dare.
Esempio: Petr. Son. 185. Colse le rose; e 'n qual piaggia le brine Tenere, e fresche, e diè lor polso, e lena?
Definiz: DARE POPPA. Allattare.
Definiz: DARE POSA. Conceder riposo. Latin. quietem dare, quiescere facere.
Esempio: Alam. Gir. 24. 116. D'un dopo l'altro per non dargli posa.
Definiz: DARE POTERE, e DARE POTESTÀ, ec. Concedere balía, forza, autorità, modo. Lat. auctoritatem, robur adiungere; copiam, potestatem facere.
Esempio: Pallav. St. Conc. 401. Dandogli podestà, ma non titolo di Legato.
Esempio: E Pallav. St. Conc. 499. Fate questo in mia commemorazione; cioè a quelli, a' quali diè podestà di fare, ed offerire il suo corpo, ed il suo sangue.
Definiz: §. Dar la potestà: lo stesso.
Esempio: Tac. Dav. An. 11. 139. Cesare non potersi salvare, se non dava a uno di loro Liberti per quel dì solo tutta la potestà di comandare a' soldati.
Definiz: §. Dare in potere. Consegnare in dominio. Latin. in manum dare, in ditionem tradere.
Esempio: Ar. Fur. 40. 41. Al tempo nostro Lodovico il Moro, Dato in poter d'un altro Lodovico.
Definiz: DARE PRATICA. Conceder pratica, commerzio alle mercanzie, Navi, persone, o simili. Lat. liberum commercium dare.
Definiz: DARE PREMIO. Premiare. Lat. premium dare, mercedem dare.
Esempio: Tac. Dav. An. 16. 228. E pensando quel servile animo, che premj, che danari, e potenza gli darebbe la tradigione.
Definiz: §. Dare il premio: Consegnare il premio.
Esempio: Ar. Fur. 15. 32. Veggio, che 'l premio, che di ciò riporta, Non tien per se, ma fa alla patria darlo.
Definiz: DARE PRESAGIO. Presagire. Lat. praesagium dare, praesagire.
Esempio: Petr. Cap. 1. Tal presagio di te tua vista dava.
Esempio: Tass. Gerus. 3. 60. Pur dava a' detti, all'opre, alle sembianze Presagio omai d'altissime speranze.
Definiz: DARE PRESENTE. Presentare, Regalare. Lat. donare.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Non farà legge nuova Di fartene esente, Che non ti dia il presente, Che dona al suo servire.
Definiz: DARE PREZZO, e DARE IL PREZZO. Imporre il prezzo, Pagare il prezzo. Lat. praetium dare, praetium persolvere.
Esempio: Boc. Nov. 71. 9. Gulfardo partitosi, e la donna rimasa scornata, diede al marito il disonesto prezzo della sua cattività, e così il sagace amante, senza costo, godè della sua avara donna.
Definiz: DARE PRINCIPIO. Principiare. Latin. incipere.
Esempio: Boc. Nov. 1. 1. Convenevole cosa è, carissime donne, che ciascheduna cosa, la quale l'huomo fa, dallo ammirabile, e santo nome di colui, il quale di tutte fu fattore, le dea principio.
Esempio: Amet. 91. Similemente ancor come nell'acque Giordane prese quel santo lavacro Dalle man di colui, che più li piacque, Dando principio a quel misterio sacro, Per lo qual rinasciam, gittando via Delli primi parenti il peccare acro.
Esempio: E Amet. 46. A' quali la misera Phillis, aspettante Demofonte, diede principio.
Esempio: Tac. Dav. St. 2. 271. Lieto principio alla guerra diedono a Otone gli eserciti mossisi di Dalmazia, e Pannonia, com'e' comandò.
Esempio: All. 61. Frattanto io ho già dato principio a farli, e fra pochi giorni spero potergliele far veder la fine.
Esempio: Ar. Len. 1. 1. E darci oggi principio Intende.
Definiz: DARE PRUOVA. Dimostrare, Pruovare. Lat. probare, probationem implere.
Esempio: Boc. Nov. 21. 12. E che io dica il vero, questa pruova ve ne posso dare.
Definiz: §. Dare a pruova: Vender sotto condizione di farsi la pruova. L. vendere ea lege, ut si res in causâ redhibendi fuerit, redhibeatur.
Esempio: Burch. 28. Onde che gli Empolesi ebbon cagione, Che quei, che danno le civaie a prova, Facessin l'Ammiraglio al badalone.
Esempio: Cant. Carn. Donne, no' vi darem le scarpe a prova.
Esempio: E Cant. Carn. altrove. Sono, e se ve ne giova, Vi si daranno a prova.
Definiz: DARE PUGNA. Percuoter con pugna. Latin. pugnis, caedere, pugnos infligere.
Esempio: Boc. Nov. 68. 9. Credendosi pigliare la moglie, prese la fante, e quanto egli potè menare le mani, e' piedi, tante pugna, e tanti calci le diede, tanto che tutto 'l viso l'ammaccò.
Esempio: E Bocc. Nov. 73. 19. Niquitoso corse verso la moglie, e presala per le trecce, ec. tanto le diè per tutta la persona pugna, e calci, senza lasciarle in capo capello, o osso addosso, che macero non fosse.
Esempio: Dav. Accus. 142. Quivi dando alla palla, e rimbeccando, e sconciando, e scorrendo, e poche pugna dando, e molte rilevando, ec.
Definiz: DARE QUARTIERE. Concedere quartiere. Lat. locum dare.
Definiz: §. Dar quartiere: dicesi da' soldati Salvar la vita a' vinti.
Definiz: §. Dar quartiere: per similit. Non proseguir d'incalzar che che sia.
Definiz: DARE QUEL MALE. Latin. comitiali morbo afflictari.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 167. Egli senza levarsi su, fattosi nuovo, disse darsegli quel male, del quale sin da bambino cadeva.
Definiz: DARE QUERELA. Querelare.
Esempio: Dav. Scism. 83. In capo a cinque giorni incarcerò di nuovo Seimero, la moglie, ec. nominati in una querela datagli d'esser'entrato coll'arme sotto in casa, e in camera di Dudleo, per ucciderlo nel letto.
Definiz: DARE RAGGUAGLIO. Ragguagliare, Avvisare. L. certiorem facere.
Esempio: All. 285. Ve ne darò con questa mia nuova, e sgominata capitolessa, quel breve, e semplice ragguaglio, che può un, che vi sia stato un dì intero.
Esempio: E All. 261. Siccome il dispetto poco dipoi mi condusse a darvi minuto ragguaglio del fatto, ec.
Definiz: DARE RAGIONE. Approvare che altri abbia ragione. Lat. aequum iudicare.
Esempio: Amet. 42. Con dritta lista, a ciascun sua ragione Di dar li piace, e fa sì che Astrea Giusta non fa d'alcuno eccezione.
Esempio: Segn. Pred. 29. Quanti, che scorgendo un'Assuero cruccioso d'ingiusta collera contra Vasti, gli dan ragione, e lo consigliano a discacciarla dal talamo?
Esempio: E Segn. Pred. 31. Dite, che cedete, dite, che cadete; verissimo, ma perchè? Perchè così piace a voi. Volete cadere, volete cedere. Non si può dar'altra ragione.
Definiz: §. Dar la ragione: vale Assegnar la ragione, Render la ragione.
Definiz: DARE RASENTE. Colpire vicino allo scopo. Latin. scopum radere.
Esempio: Alleg. 116. Ma ponete mente, Che quando il nome al sospetto s'accorda, S'e' non si coglie, e' vi si da rasente.
Definiz: DARE REGOLA. Prescriver la regola. Lat. normam dare, exemplum dare.
Esempio: Amet. 19. A tutti dando delle virtuose Opere esempio, e regola verace.
Definiz: DARE RESQUITTO. Modo basso: vale lo stesso, che Dar riposo. Lat. quietem dare.
Esempio: Alleg. 265. Che' ne per cicalar, ridere, o bere Alle mascelle mai dava resquitto.
Definiz: DARE RETTA. Quasi lo stesso, che Dare orecchio. Lat. facilem aurem accommodare. E indica di volersi accordare alle richieste dell'altro.
Definiz: DARE RICAPITO. Eseguire ciò che si abbia in mente, o fra mano.
Esempio: Fir. Disc. An. 86. Potrebbe accadere, che e' lasciasse per allora di dar ricapito al contaminato animo suo.
Esempio: §. Dare ricapito: per Allogare in matrimonio. L. matrimonium collocare.
Definiz: §. Dar ricapito a una lettera: Ricapitarla. Lat. epistolam reddere.
Definiz: §. Dar ricapito: per Ammettere, Approvare. Lat. admittere, probare. Gr. ἀποδέχεσθαι.
Definiz: DARE RICETTO. Ricettare. Lat. hospitio accipere.
Esempio: Ar. Fur. 20. 105. Che 'l Signor del Castel benevolenza Fingendo, e cortesia, lor diè ricetto.
Esempio: E Ar. Fur. 5. 24. Voglio qualvolta tu mi dai ricetto.
Definiz: DARE RICORDO. Ricordare. Latin. monere. Gr. ὑπομιμνίσκειν ὑπομιμνήσκειν.
Esempio: Tac. Dav. St. 2. 243. Non è or tempo da darti lunghi ricordi.
Esempio: Ar. Fur. 27. 103. E a questo, e a quel più volte diè ricordi Da Signor giusto, e da fedel fratello.
Definiz: DARE RILIEVO. Aggiugner rilievo, forza, vigore: Termine per lo più de' Pittori, e simili. Latin. expressam, atque extantem imaginem facere.
Definiz: DARE RIPARO. Riparare. Lat. providere, consulere.
Esempio: Amet. 35. Per costei le Provincie hanno salute, Reggono i Re, ed a' casi emergenti, Riparo dan le sue leggi dovute.
Esempio: E Amet. 70. Ma affidandosi di dare a ciò riparo, deliberarono, che senza più cercare, qui si fermino i passi loro.
Definiz: DARE RIPOSO. Conceder riposo. Lat. reficere, recreare, tranquillitatem afferre.
Esempio: Boc. Nov. 90. 12. Per dare alcun riposo alle vostre forze, arbitrio vi diè di ragionare ciò, che più vi piacesse.
Esempio: Petr. Canz. 47. 1. Quando il soave fido mio conforto, Per dar riposo alla mia vita stanca, Ponsi del letto in sulla sponda manca, ec.
Esempio: E Petr. Son. 259. Ch'ora, e riposo dava all'alma stanca.
Definiz: §. Dare il riposo: Concedere, che altri si riposi con conservargli le mercedi. L. emeritum dare.
Definiz: DARE RIPULSA. Rigettare, Negare. Lat. repulsam dare.
Esempio: Tass. Gerus. 4. 67. Quegli la chiesta grazia al fin negolle, Ma diè ripulsa assai cortese, e molle.
Esempio: Ar. Sopp. 2. 3. E son molti dì, che t'avria dato ripulsa.
Definiz: §. Dare la ripulsa: lo stesso. Lat. repellere, repulsam dare.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 297. La repulsa da lui data gli scompigliò tutti gli affari di stato, e di religione.
Esempio: Segn. Pred. 40. S'io vo dirittamente ad assaltar l'huomo, egli come assai forte, assai risoluto, mi verrà di sicuro a dar la ripulsa.
Definiz: DARE RISPOSTA. Rispondere. Latin. responsionem dare, respondere.
Esempio: Tass. Gerus. 6. 19. E non ritenne il frettoloso passo, Sin che non diè risposta al fier Circasso.
Esempio: Ar. Fur. 5. 19. Ne mai risposta da sperar mi diede.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 60. Altra risposta al messaggier non dette, Ma trae la spada cieco di furore.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 408. Questo parve un'indizio di non voler dare altra risposta.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 410. E però innanzi che quelli, con dare una risposta contraria, obbligasse il suo intelletto a stabilire contrarietà, s'ingegnò, ec.
Definiz: DARE RISTORO. Ristorare. Lat. recreare, reficere.
Esempio: Tass. Gerus. 13. 59. Or di tepide linfe appena il fondo Arido copre, e da scarso ristoro.
Definiz: DARE ROSSORE. Recar vergogna.
Esempio: Segn. Pred. 33. Ma prima vi confesso, uditori, che mi da quasi rossore il dovere agitare un tale argomento in questo Teatro.
Definiz: DARE SACCO. Saccheggiare. Lat. populare, populari, depopulare.
Definiz: §. Dare il sacco: lo stesso.
Definiz: §. Dare a sacco: Concedere, che si dia il sacco.
Definiz: DARE SAGGIO.
Esempio: All. 247. M'ha in tanto mandati questi suoi lindi componimenti, per dar saggio a me della sua gratitudine.
Definiz: §. Dare a saggio. Lat. praegustandum dare.
Esempio: Cant. Carn. Par ch'ognun se ne lodi, E vogliamvegli tutti dare a saggio [i poponi]
Definiz: §. Dar per saggio: Conceder per mostra.
Definiz: §. Dare un saggio.
Esempio: Cecch. Dot. Prol. Per acquistar con voi grazia, e per darvi Un saggio del suo buon'animo.
Definiz: DARE SALARIO. Salariare, Stipendiare. Lat. honorem dare, honorarium tribuere; mercedem, *salarium dare.
Esempio: G. V. 11. 12. 1. E quelli, che più trasse ogni figura, e atti al naturale; e fugli dato salario per lo Comune per remunerazione della sua virtude, e bontade.
Esempio: Ar. Negr. 2. 1. Dar salario Que', ch'hanno ulive, e api doverebbono.
Definiz: DARE SCACCO.
Vedi Scacco.
Definiz: §. Dare Scaccomatto.
Vedi Scaccomatto.
Definiz: DARE SCANDALO. Scandalezzare.
Definiz: DARE SCAPITO. Fare scapitare.
Definiz: §. Dare a scapito: Vendere con iscapito.
Definiz: DARE SCELTA. Concedere lo scegliere.
Definiz: §. Dare a scelta: lo stesso.
Esempio: All. 266. Lasciar ne prego ciaschedun la stanza, Che io vi detti stamane a scelta vostra.
Definiz: DARE SCOLO. Accomodare in forma, che l'acqua, o simile scoli. Latin. aquas scrobibus emittere.
Definiz: §. Dar lo scolo: lo stesso.
Esempio: Sod. Colt. 34. Eccetto, che dove fa di bisogno, dar lo scolo all'acqua, che s'ha a vangare a pendio, mandando la terra in alto a uso di comignolo.
Definiz: DARE SCONFITTA. Sconfiggere.
Esempio: Boc. Nov. 17. 5. E perciocchè in una grande sconfitta, la quale avea data ad una gran moltitudine d'Arabi, ec.
Definiz: DARE SECCAGGINE. Infastidire, Inquietare.
Esempio: Boc. Nov. 15. 24. Deh va con Dio buon'huomo, lasciaci dormire se ti piace, ec. tornerai domane, e non ci dar questa seccaggine stanotte.
Definiz: DARE SEGNO. Dimostrare. Lat. indicare, patefacere, indicium facere.
Esempio: Boc. Nov. 5. 1. Con onesto rossore, ne' lor visi apparito, ne dieder segno.
Esempio: E Bocc. Nov. 19. 18. Diede assai manifesto segnale ciò esser vero.
Esempio: Franc. Barb. 353. Ad ambe mani ell'ha due palle d'oro, Per dar segno a coloro, Che vede nel suo orto, Donde prendan conforto.
Esempio: Amet. 67. E contenta, con occhio vago gli diedi segno di buona speranza.
Esempio: E Amet. 58. Queste orazioni toccarono il Cielo, e ch'elle fossero udite, i commossi altari ne dierono segno.
Esempio: Ar. Fur. 25. 68. Davan segno, or di gire, or di far'alto.
Esempio: All. 59. Perchè non date segni Uguali a questi suoi D'un'ora sola a me felice alquanto Fra' nugoli di duol, pioggie di pianto?
Esempio: E All. 246. E quegli sputatondo al mio parer danno più spesso, e più gran segni di scemo, li quali, per parer savi a credenza, danno di becco, scimuniti, a tutte l'opere di Poeta celebra, o d'altro dicitor pregiato.
Definiz: §. Dar'il segno. Lat. dare signum.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 146. E fu dato il segno a' soldati, saliti colle scale sulle mura, di mandar tutti a fil di spada.
Esempio: E Tac. Dav. An. 12. 150. E partendo le Coorti, pone in opera anche le genti a cavallo; e dato il segno, rompe i bastioni.
Esempio: E Tac. Dav. An. 14. 193. E senza udir prego, ne pianto, dette il segno del partire, menando seco chi volle andare.
Esempio: E Tac. Dav. St. 3. 305. Diede il segno, che ciascuno, lasciato il predare, corresse in battaglia per la più corta.
Esempio: Fir. As. 138. Già hanno mosso il campo, ordinate le squadre, dato il segno.
Definiz: DARE SENTENZIA. Sentenziare. Latin. sententiam ferre.
Esempio: G. V. 9. 227. 1. Nel detto anno 1323. addì 8. d'Ottobre Papa Gio. sopraddetto, appo Vignone in Proenza, in pubblico Concistoro diede sentenza di scomunicazione, ec.
Esempio: E G. V. 8. 92. 7. E rotto il sermone, e non compiuta di dare la sentenzia, si partiro i Cardinali, e gli altri Prelati di quel luogo.
Esempio: E G. V. 9. 140. 1. Fece processo, e sentenza diede contra il detto Federigo Conte.
Esempio: Boc. g. 6. p. Farai, ec. che tu sopr'essa dea sentenzia finale.
Esempio: E Bocc. Nov. 47. 13. Data dal fiero Padre questa crudel sentenzia.
Esempio: E Vit. Dant. 22. Niuna deliberazione, la quale alcun pondo portasse si pigliava, se egli in ciò non dava la sua sentenza.
Esempio: E Bocc. Nov. 51. 6. Alla qual Dioneo prestamente rispose: Madonna la sentenzia è data senza udirne altro, e dico, ec.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 158. E alle loro sentenze si stesse, come fossero date da' Magistrati di Roma.
Esempio: Segn. Pred. 3. Se voi ne formate il processo, se voi ne date la sentenza, ec. che altro rimane a Dio, se non che sedersene spettatore ozioso?
Definiz: DARE SEPOLTURA. Seppellire. Lat. ad sepulturam dare.
Esempio: G. V. 8. 78. 9. Fece decreto, e gridare sotto pena del cuore, e d'avere, che a nullo corpo de' Fiamminghi fosse dato sepoltura, per assempro, e perpetuale memoria.
Esempio: Boc. Nov. 35. 8. Volentieri tutto il corpo n'avrebbe portato, per dargli più convenevole sepoltura.
Esempio: Fr. Iac. Tod. L'ultima, che fa la morte, Che da il corpo a sepoltura.
Definiz: DARE SESTO. Ordinare, accomodare. Lat. instruere, componere, ordinare.
Esempio: Dav. Scism. Per dare qualche sesto alla Religione, gl'Imperiali fecero dieta in Ratisbona presente Carlo, dove il Papa mandò il Cardinal Contareno.
Definiz: DARE SFRATTO, e DAR LO SFRATTO. Modi bassi: Mandar via. Lat. dimittere.
Definiz: DARE SICUREZZA, SICURTÀ, ec. Assicurare. Lat. spem praebere, spondere, fideiubere.
Esempio: Boc. Nov. 34. 9. Gerbino questo udendo, e sappiendo, che il Re Guiglielmo suo avolo dato avea la sicurtà al Re di Tunisi, non sapeva, che farsi.
Esempio: E Bocc. Nov. 47. 4. Di che la giovane, che volentier lui vedeva, s'avvide; e per dargli più sicurtà, contentissima, siccome era, se ne mostrava. Qui Lat. fiduciam gignere.
Esempio: Segn. Pred. 21. Più volentieri si corre comunemente ad udir quei Predicatori, i quali dian sicurezza, che non quegli altri, i quali arrechin timore.
Definiz: DARE SIGNORIA. Concedere il comando. Latin. regimen transferre.
Esempio: G. V. 7. 59. 1. I quali aveano promesso, come ordinato era, di rubellare l'Isola, e di darli la signoria.
Esempio: E G. V. 7. 15. 4. I Fiorentini Guelfi diedono la signoria della terra al Re Carlo.
Definiz: DARE SILENZIO. Star con attenzione senza divertirsi in parlando. Latin. silere.
Esempio: G. V. 7. 134. 1. Per dare alquanto silenzio alla guerra, ond'erano molto aggravati [qui far pausa]
Esempio: Cecch. Servig. Prol. Il Servigiale adunque In questo giorno recitar vedrete, Se ne darete il solito silenzio.
Definiz: DARE SOCCORSO. Soccorrere. Lat. auxilium ferre.
Esempio: M. V. 9. 50. Non si potea volgere indietro a dare soccorso a Pavia, per non avere i nemici alla coda.
Esempio: Bern. Orl. 2. 12. 18. Speranza debbe aver chi è cristiano In Dio, ch'aiuto, e soccorso gli dia.
Esempio: Ar. Fur. 10. 88. Non da soccorso a Carlo solamente La terra Inglese, e la Scozia, e l'Irlanda, Ma vien di Svezia, e di Norvegia gente.
Esempio: E Sopp. 5. 2. Troppo, ec. è pericoloso, che si differisca dare ad Erostrato soccorso.
Esempio: Disc. Calc. Poco si può fidare, che il suo datore allato, gli possa dar punto di soccorso.
Esempio: Segn. Pred. 39. Egli fe sì, che Dio non morisse di fame, che Dio non gelasse di freddo, ec. ed in tutte le umane necessità egli fu, che diè pronto soccorso a Dio.
Definiz: DARE SODDISFAZIONE. Soddisfare. Lat. placere, satisfacere.
Esempio: Dav. Scism. E poi l'avvertirono, che pensasse a dare al Re, che tanto l'amava, qualche soddisfazione.
Esempio: Segn. Pred. 21. Poss'io cancellar gli Evangeli per darvi soddisfazione? poss'io cambiarli? che poss'io fare?
Definiz: DARE SOLDO. Assoldare. Lat. stipendium dare, militiae ascribere.
Esempio: G. V. 7. 60. 1. Venuto lui in Cicilia, fece di presente apparecchiare galee, e navilio, dando soldo a Cavalieri, e Marinari largamente.
Esempio: E G. V. 9. 211. 1. A cui il Legato avea fatti francare, e rendere loro l'arme, e cavagli, e dato il soldo.
Definiz: DARE SONNO. Conciliare il sonno, Indur sonno. Lat. soporem inducere.
Esempio: Amet. 49. E a' caldi, e alle piove le cresciute erbe davano graziosi sonni.
Definiz: DARE SOPRA. Colpir nella parte superiore.
Definiz: §. Dar di sopra: Percuotere dalla parte superiore.
Definiz: §. Dar sopra che che sia: dicesi dell'Investir che che sia.
Definiz: DARE SOSPETTO. Arrecar cagion di sospetto, Far sospettare. Latin. suspicionem dare.
Esempio: Ar. Fur. 22. 39. Egli ogni notte si giace con quella Senza dar'un sospetto alla famiglia.
Esempio: E Ar. Fur. 26. 135. Che ne a lui diè, ne agli altri alcun sospetto.
Esempio: Tac. Dav. An. 6. 127. Davan sospetto di calunnie false di Macrone, per la nota nimicizia sua con Arunzio.
Esempio: E Tac. Dav. An. 13. 179. Perciocchè all'Imperadore darebbe sospetto, e così spesse volte s'impediscono le imprese onorate.
Esempio: Alleg. 178. Son'io però quel fantastico umore, Che possa dare agli huomini sospetto D'esser cagion di qualche lor rovina?
Definiz: DARE SOSPIRI. Sospirare. Latin. suspiria edere, suspiria ducere.
Esempio: Boc. Nov. 18. 21. A' quali, o sospiri per risposta dava, o che tutto si sentia consumare.
Definiz: DARE SOSTA. Lo stesso, che Dar riposo.
Esempio: Boc. Vit. Dant. 17. Li cocenti sospiri alquanto dar sosta allo affaticato petto; colle consolazioni lungamente perdute ricominciarono a riconsolare lo sconsolato.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 169. Nerone spaventato, e d'uccider la Madre avido, non le dava sosta, se Burro non prometteva levarla via, provata l'accusa.
Definiz: DARE SOTTO. Colpire nella parte inferiore.
Definiz: §. Dar sotto: per Operare. Lat. rem agere.
Definiz: §. Dar di sotto: Colpire dalla parte di sotto.
Definiz: DARE SPACCIO. Spacciare. Lat. rem expedire, explicare.
Esempio: Bern. Orl. 3. 5. 22. Sicchè col fanciullin trovolla in braccio, E all'uno, e all'altra dette spaccio.
Esempio: Cant. Carn. Chi vuol spesso dare spaccio, ec. (qui vendere, dare l'esito alla mercanzia. Latin. vendere, distrahere)
Definiz: DARE SPASSO. Apportar piacere. Lat. spectaculum laetum praebere, voluptatem creare.
Esempio: Cant. Carn. E per darci qualche spasso, Da a ciascun la sua gallina.
Esempio: E Cant. Carn. altrove. La dove il Cantinella, e Zanni Vi daran spasso, e piacere.
Definiz: DARE SPAVENTO. Spaventare. Lat. metum gignere, horrore afficere.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 150. Esso sapendo i primi fatti dar lo spavento, o l'orgoglio, vola colle coorti.
Esempio: E Tac. Dav. An. 14. 192. E davano speranza a' Britanni e spavento a' Coloni.
Definiz: DARE SPAZIO. Conceder tempo. Lat. dare tempus, spatium dare.
Esempio: Boc. Nov. 5. 7. L'avere davanti significato la sua venuta alla donna, spazio le avesse dato.
Esempio: Petr. Huom. Ill. Come i primi corridori arrivarono, diedero spazio di congiugnerli alle Legioni.
Esempio: Tass. Gerus. 6. 53. Così giurato, e poi gli Araldi eletti A prescriver il tempo alla tenzone, Per dare spazio alle lor piaghe onesto, Stabiliro il mattin del giorno sesto.
Esempio: Ar. Cass. 4. 1. Se da spazio Per questa notte il ruffian di portarsela.
Definiz: DARE SPERANZA. Fare sperare. Latin. spem facere, spem praebere.
Esempio: G. V. 12. 33. 4. Mandando sovente in Firenze sue lettere a certi suoi acconti, dando loro speranza di suo ritorno.
Esempio: Amet. 34. E se non fusse, che le apparate cose non ingannevoli mi davan del futuro non falsa speranza, così di lui disperata mene sare' gita.
Esempio: Boc. Nov. 17. 48. Se di queste due cose voi mi darete intera speranza, senza niun dubbio n'andrò consolato.
Esempio: E Bocc. Nov. 85. 13. Nelle quali essa gli dava grande speranza de' desiderj suoi.
Esempio: Pass. 211. Il terzo effetto della confessione si è, che da speranza di salute, e di remissione de' peccati, ec. però è vero, che la confessione da speranza di salute.
Esempio: Fr. Iac. Tod. La speranza del perdono Si è data a chi la vuole.
Esempio: Ar. Fur. 40. 76. Ruggier cent'altri n'avea uccisi intanto, E gran speranza dato a quei prigioni.
Esempio: E Ar. Fur. 15. 10. Di desiderio della sua terra, Come glien'avea data pur'assai Speme colei, ch'Alcina vinse in guerra.
Definiz: DARE SPERIENZA. Far la pruova. Latin. experimentum exhibere, documentum dare.
Esempio: Boc. Vit. Dant. 19. Ne prima si veggono d'un viluppo usciti, esser'entrati in mille, che la pruova, senza potere pentendosi indietro tornare, ne ha dato sperienza.
Esempio: Cant. Carn. E perchè me' vi diamo Di questo esperienza, A noi dat'è licenza, ec.
Definiz: DARE SPESA. Apportar dispendio. Lat. sumptui esse.
Definiz: §. Dare spesa. Termine della curia: Molestar per via della corte il debitore. Lat. apparitores ad debitorem mittere, ut res eius pignori capiant.
Definiz: §. Dar le spese: Spender nel nutrimento d'altrui. L. alimenta dare, alere.
Esempio: Cant. Carn. Sicchè non vi paia grave Dar le spese a' mulattieri.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 3. 32. Mio padre mi diede le spese; se io fo il medesimo a lui, io fo più, che egli non fece.
Esempio: Cecch. Servig. 2. 1. Ma io che non fo traffichi, e che ho il mio Vecchio, che regge, e che mi da le spese.
Esempio: Ar. Len. 4. 6. I' ti darò le spese, se la pertica non mi vien meno.
Esempio: Allegr. 5. E chi lavora, Per questo da le spese a chi si sta.
Definiz: §. Dar le spese al cervello. Latin. animum inanibus pascere.
Esempio: Alleg. 3. In casa, in piazza, in mercato, o in bordello, E quivi dar le spese al suo cervello.
Definiz: DARE SPOSA. Maritare. Lat. dare nuptum.
Definiz: §. Dar per isposa.
Esempio: Boc. Nov. 18. 31. Di pari consentimento deliberarono di darglieile per isposa.
Definiz: DARE SPRONE. Spronare. Latin. calcar admovere, calcaribus fodere.
Definiz: §. Dar di sprone, e Dar degli sproni.
Esempio: G. V. 7. 103. 3. E colla spada tagliò le redine al suo cavallo, e diegli degli sproni, e uscì della pressa, e fuggì con sua gente.
Definiz: DARE STURBO. Dare impedimento. Lat. impedire, turbare.
Esempio: G. V. 3. 1. 4. Davano quanto sturbo poteano alla detta redificazione.
Definiz: DARE SU. Maniera dinotante lo stesso, che Dar sopra.
Definiz: §. Dar su che che sia.
Esempio: Cant. Carn. Cuffie abbiam di più maniere, Chi ne vuol dia danar su.
Definiz: §. Darsi su che che sia.
Esempio: Cecch. Donz. 1. 1. Un'altra si sare' data sul piagnere.
Definiz: DARE SULLA BOCCA. Colpire nella bocca.
Definiz: §. Lo stesso, che Dar sulla voce: Interrompere l'altrui discorso, opporgli, farlo tacere.
Esempio: Franc. Barb. 55. Ben si da sulla bocca, Ch'a tutte queste è tenuto, e legato.
Definiz: DARE SUONO. Render suono.
Definiz: §. Dar suono: per Dar voce di che che sia. Latin. rumorem facere.
Esempio: G. V. 8. 89. 2. Mostrando di scender l'alpi, e di venir'alla Città di Firenze, dando suono, che li dovea esser data la Terra (qui dare voce)
Definiz: DARE TEMPO. Conceder tempo, Indugiare. Latin. tempus dare, cunctari.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 6. 126. E a furia chiamò aiuti di Scitia; e senza dar tempo a' nimici a pensare, ne agli amici a pentire, corse via così lordo per muover nel volgo rancura.
Esempio: E Tac. Dav. An. 11. 131. Caccia Gotarze sprovveduto, e spaventato, piglia, senza dar tempo, gli Stati vicini.
Esempio: Ar. Fur. 25. 6. Che nessun tempo d'indugiar le dava.
Esempio: E Ar. Fur. 10. 39. Tempo di giugner dato avria ad Alcina.
Esempio: §. Dare il tempo: Fermare il tempo. Lat. temporis modum statuere, temperare.
Definiz: §. Dare a tempo: Dare opportunamente. E figur. Operare in buona congiuntura. Nel proprio. Lat. tempori percutere. Nel figurato. occasionem praeripere.
Definiz: §. Dare a tempo: Concedere per tempo determinato.
Definiz: §. Dare a' tempi: pur lo stesso. Latin. dare ad tempus.
Esempio: G. V. 7. 20. E però non dee niuno porre speranza in queste Signorie, e Stati mondani, che sono dati a' tempi, secondo la disposizione di Dio, e secondo i meriti, o peccati delle genti.
Definiz: §. Dare pe' tempi: Non vendere a contanti, ma per ricevere il prezzo solamente al tempo, o a' tempi accordati. L. statis anni temporibus dare, aut solvere.
Definiz: §. Darsi buon tempo: Passarsela in allegrie, e divertimenti. L. indulgere genio, animo obsequi, sibi benè facere. Il disse Plauto.
Esempio: Bocc. Nov. 43. 18. Si vide innanzi forse un miglio un grandissimo fuoco, d'intorno al quale trovò pastori, che mangiavano, e davansi buon tempo, da' quali esso per pietà fu raccolto.
Esempio: E Bocc. Nov. 20. 21. Lavorarono, e buon tempo si diedono.
Esempio: Boez. Varch. 3. p. 2. Moltissimi poi sono coloro, i quali misurano il frutto del bene col godere, e darsi buon tempo; e questi pensano, ec.
Definiz: §. Darsi bel tempo: Vivere in allegrie. Latin. facere animo suo volupe, animo obsequium sumere. Il disse Plauto.
Esempio: Segner. Pred. 1. Le quali allora si aiutano più che possono a darsi bel tempo, crapulando per ogni piaggia, ec.
Definiz: DARE TERMINE. Impor termine. Lat. tempus constituere, diem dicere.
Esempio: Boc. Nov. 33. 10. Quella segretamente armarono di gran vantaggio, e aspettarono il termine dato.
Esempio: G. V. 9. 157. E di ciò diede termine a' Frati, che a questo articolo diliberatamente rispondessono.
Definiz: DARE TESTIMONIANZA. Far testimonianza. Lat. testari, testimonium dicere, documentum edere.
Esempio: Boc. g. 2. p. 1. Cantando piacevoli versi, ne davon agli orecchi testimonia, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 2. 2. Li quali d'essa ne debbon dare, e colle opere, e colle parole vera testimonianza.
Esempio: Tac. Dav. St. 3. 317. Poichè gran testimonianza, diss'egli te ne bisogna dare, ne in altro mia vita, e morte ti può più servire, io la ti darò, e partito si uccise.
Definiz: DARE TIMORE. Apportar timore. Lat. metum incutere.
Esempio: Segn. Pred. 21. Ma non vi diss'io da principio, ch'io non poteva darvi in questa materia se non timore?
Definiz: DARE TITOLO. Chiamare altrui con titolo, Onorar di titolo.
Esempio: G. V. 8. 48. 2. Sì li diè titolo di Paciaro in Toscana, e ordinò, che venisse alla Città di Firenze.
Esempio: All. 277. Per questa avrete il mio dolce Signore (Darò più tosto a vostra Signoria, Che di superbia, titoli d'amore)
Esempio: Pallav. St. Conc. 401. Dandogli podestà, ma non titolo di Legato.
Definiz: DARE TORMENTO. Tormentare. Latin. torquere.
Esempio: Dant. Rim. Ma se mi dai parlar quanto tormento, Fa Signor mio, che innanzi al mio morire Questa rea per me nol possa udire.
Esempio: Allegr. 115. Perchè Corte ad ognun nominar sento, La dove i debitor chiamar si fanno, E dove a' malfattor si da tormento.
Definiz: §. Dare il tormento: Martoriare. Lat. torquere, quaestionem exercere.
Definiz: DARE TORTO. Contrario di Dar diritto.
Definiz: §. Dare il torto: Giudicare in disfavore.
Definiz: DARE TRAVAGLIO. Travagliare. Latin. moerorem adducere, dolore afficere.
Esempio: Dav. Oraz. Ma io ci veggo nascer maggior pericolo; vedete di grazia un solo errore quanti travagli ne da!
Definiz: DARE TRIBUTO. Pagar tributo, Esser tributario. Lat. tributum pendere, tributum persolvere.
Esempio: Tac. Dav. An. 11. 132. Egli tornò indietro, rizzatosi trofei, e memorie di sua potenza, e come a niuno Arsacido innanzi a lui dato aveano quelle genti tributo.
Definiz: DARE VANTAGGIO. Dar giunta. Lat. auctarium, additamentum dare. Gr. ἐν προσθήκης μέρει διδόναι.
Esempio: Burch. Un fabbro, calzolaio, che fa le borse Tre quarti d'accia mi vendè a ritaglio, E davami vantaggio un capo d'aglio.
Esempio: Ar. Sopp. 4. Tu mi dovevi dar vantaggio, che hai più lunghe le gambe.
Definiz: §. Dar di vantaggio; Concedere in luogo di vantaggio. Lat. ulterius dare, addere. Gr. προστιθέναι.
Definiz: DARE VANTO. Attribuir pregio, Concederne la gloria. L. laudem tribuere, alicuius rei nomine laudare.
Esempio: Dant. Inf. 7. Per questa andata, onde li dai tu vanto, Intese cose, che furon cagione Di sua vittoria, e del Papale ammanto.
Esempio: Ar. Len. 3. 3. Demmoti La gloria, e 'l vanto di saper me' fingere D'ogni poeta una bugia.
Definiz: §. E neutr. pass.
Esempio: Ar. Fur. 16. 72. D'intenerir un cuor si dava vanto.
Esempio: E Ar. Fur. 33. 4. Ma di saperlo far non si dia vanto.
Esempio: Amb. Furt. 2. 1. Si da vanto al primo assalto di darci la Terra a man salva.
Esempio: Segn. Pred. 29. Potete forse voi darvi vanto, che niuno di tali huomini truovisi fra di voi?
Definiz: DARE VELENO, e DARE IL VELENO. Lat. venenum ministrare.
Esempio: Pass. 82. Della qual cosa la figliuola adontata diede il veleno alla madre, onde ella ne morì.
Esempio: Alam. Coltiv. 2. A i negri serpi Diede crudo veneno, a i venti diede L'invitta podestà d'empiere il Cielo Di rabbioso furor di pioggia, e neve.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 167. Questi gli diedono il primo veleno, che gli mosse il corpo, e passò come poco potente, o temperato a tempo.
Esempio: E Tac. Dav. An. 12. 160. Piacque veleno, che lo facesse uscir di se, e morire adagio. Composelo Locusta: diedelo Aloto uno de' catastrati, che portava le vivande.
Definiz: DARE VENDITA, e DARE IN VENDITA. Vendere. Lat. dare mancipio. Il disse Lucrezio.
Esempio: Ar. Len. 3. 2 . Non che in vendita, Ma a baratto, ma in don dar si dovrebbono.
Definiz: DARE VIA. Dar modo di andare. Lat. viam aperire, sternere; rationem praebere.
Esempio: Dant. Inf. 12. Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe a chi su fosse.
Definiz: §. Dar via: Dar forma. L. formam, speciem tribuere.
Esempio: Boc. Nov. 77. 44. E la tua severa rigidezza diminuisca questo solo mio atto, l'essermi di te nuovamente fidata, e l'averti ogni mio segreto scoperto, col quale ho dato via al tuo disiderio in potermi fare del mio peccato conoscente.
Definiz: §. Dar via: Alienare. L. alienare. Gr. ἀλλοτριοῦν.
Esempio: Amet. 91. Ma i frodolenti avvisi dello iniquo Tiranno, con più spargimento di sangue, diedono via alle seconde fiamme, e così con poche, ec.
Definiz: §. Dar via: Esitare. Latin. vendere, distrahere.
Definiz: §. Dar la via.
Esempio: Boc. Nov. 41. 31. Tirate le spade fuori, senza alcun contasto, data loro da tutti la via verso le scale, se ne vennero.
Esempio: Ar. Fur. 40. 81. Schermiasi ovunque la mazza calasse, Or ribattendo, or dandole la via.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. E tristo è quel che gli arriva dinanzi, Sicchè pel campo gli è dato la via.
Esempio: E Ciriff. Calv. appresso. S'arrosta sì, che dinanzi si spazza I suoi nemici, e fassi dar la via Per tutto il campo, e fugge in Samastia.
Definiz: DARE VINTO. Conceder per vinto.
Esempio: G. V. 11. 76. 4. E lo onnipotente Iddio Sabaot da vinto, e perduto a cui gli piace, secondo i meriti, e i peccati (qui da vittoria)
Definiz: §. Darla vinta: Concorrere nel sentimento altrui. Lat. cedere, concedere.
Esempio: Bern. Orl. 2. 8. 51. Brandimarte dicea dargliele vinta.
Definiz: §. Darle vinte: Adulare, Andare a' versi. L. genio indulgere.
Definiz: §. Darsi vinto: Arrendersi, confessandosi vinto.
Definiz: §. Darsi per vinto: Che pur vale lo stesso.
Esempio: Segn. Pred. 34. E che sarà mai? Non verrà dunque mai dì, che ci diamo per vinti?
Definiz: DARE VIRTÙ. Apportar facoltà. Lat. vim tribuere.
Esempio: Dant. Purg. 5. Giunse quel mal voler, che pur mal chiede, Collo 'ntelletto, e mosse 'l fumo e 'l vento, Per la virtù, che sua natura diede.
Esempio: Boc. Vit. Dant. La qual non da a lui, ne to' virtute.
Esempio: E Boc. Vit. Dant. appresso. Quella virtù che natura mi diede.
Esempio: Boez. Varch. 2. p. 6. Voi mortali pigliate piacere di chiamare le cose con nomi falsi, dando loro quelle virtù, che l'effetto d'esse mostra non esser vero.
Definiz: DARE VISTA. Vedere. Lat. aspicere.
Definiz: §. Dare una vista: Veder superficialmente. Lat. oculis legere, aspicere, inspicere.
Definiz: §. Dar vista: Conceder che si vegga.
Definiz: §. Dar vista, e copia: Concedere che si veda e si copi.
Definiz: §. Dare a vista: Dar senza misurare: lo stesso, che Dare a occhio.
Definiz: DARE VITA. Conceder la vita. Lat. praebere vitam, largiri vitam.
Esempio: Bern. Orl. 1. 17. 17. Per darmi vita, eletta egli ha la morte.
Esempio: Segn. Pred. 2. E come se quegli a guisa di tanti Dij dato vi avessero ancor la vita, ancor l'essere, vogliono che noi giungiate insino a chiamarvi le loro creature.
Definiz: §. Dar la vita: figurat. si dice dell'Apportar somma consolazione, grandissimo piacere, utilità vera.
Esempio: Fr. Iac. Tod. Di caritate adórnati, Ch'ella ti da la vita.
Definiz: §. Dare a vita: Concedere altrui che che sia, per sin che egli viva. Latin. quoad quis morietur, ei aliquid rei utendum dare.
Definiz: DARE UNA CORSA. Correr sollecitamente senza fermarsi. Lat. curriculò ire, cursim porgere.
Esempio: Lasc. Sibill. Da una corsa sino in piazza.
Definiz: DARE UNA SCACCIATA. Andare con sollecitudine, e senza fermarsi nel vedere. L. circumlustrare.
Definiz: §. Dare una scorribanda. L. properè ab una ad aliam partem transire.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. Corri in tresca Colla tua gente, ed una scorribanda Pel campo da dall'una, all'altra banda.
Definiz: §. Dare una scorribandola, e Dare una scorsa: lo stesso. Lat. curriculo ambulare, cursu pergere.
Definiz: §. Dare una scorserella.
Esempio: Segn. Pred. 16. Giuditta fece una dimora posata, Dina sol diede una scorserella fuggiasca.
Definiz: DARE UN CANTO IN PAGAMENTO. Partirsi senza lasciarsi veder dal creditore. Latin. creditoris occursum subterfugere, fugâ creditori satisfacere.
Esempio: Bern. Orl. 1. 14. 43. L'amico dette un canto in pagamento.
Esempio: Cecch. Donz. 4. 7. Eccoti, io detti dianzi lesto un canto In pagamento, e ho corso per mio Tutto Firenze.
Definiz: DARE UN COLPO AL CERCHIO, E UNO ALLA BOTTE. Ora applicare ad una faccenda, ora all'altra. Latin. nunc uni, nunc alteri obsecundare.
Esempio: Alleg. 251. Vo' per questo, come si dice, dando un colpo al cerchio, e uno alla botte, non gli avendo colà, dove mi par che gli occorra, un rispetto al mondo, ne lisciandogli la coda punto punto, colà dove e' non accade.
Definiz: DARE UN'OCCHIATA. Guardare di passaggio. Lat. inspectare, oculis usurpare, contueri.
Esempio: Red. Oss. An. 2. Dare un'occhiata, ec. all'interno ordine, e positura delle viscere.
Definiz: §. Dar'un'occhiatina. Lat. oculis legere, oculis delibare.
Esempio: Alleg. 40. Ma e' non è pertanto, che elle non muovan la maggior parte delli scioperati, a dar lor'un'occhiatina per passatempo.
Definiz: DARE UN PIANTONE. Modo basso: Andarsene senza fare motto. Lat. tacitè abscedere, abambulare.
Definiz: DARE VOCE. Far correr fama. Lat. rumorem efficere, famam alicuius rei facere.
Esempio: G. V. 9. 80. 3. E di quest'ordine si diede boce per la Cittade, e di mandare in Francia per uno de' Reali, o figliuolo, o nipote del Re per Capitano.
Esempio: Boc. Nov. 35. 5. E in Messina tornati, dieder voce d'averlo, per lor bisogno, mandato in alcun luogo.
Definiz: §. Dar voce: Parlare, chiamare.
Esempio: Amet. 29. Con quella voce, ch'io posso più dare Divota, vi ringrazio di tal bene.
Esempio: Red. Inset. 46. Darà voce il Signore a' ponderossimi eserciti, che son forti come le pecchie.
Definiz: §. Dare una voce: Chiamare. Lat. clamare, vocare.
Definiz: §. Dar la voce: Dare il voto. Latin. suffragium ferre.
Esempio: G. V. 11. 21. 2. Parve opera divin, che ciascuna setta di Cardinali a gara li diedono le loro voci.
Esempio: Pallav. St. Conc. 153. Si dichiarò, che per qualsivoglia forma di sedere, o di dar la voce, non s'intendesse da veruno acquistata, o perduta ragione.
Esempio: E Pallav. St. Conc. 385. Disse al vicino, che mai egli non indovinerebbe a chi esso era per dar la voce quella mattina.
Definiz: §. Dar voce diffinitiva.
Esempio: Pallav. St. Conc. 746. Eccetto i Proccuratori in quanto proccuratori, come coloro, cui non diessi voce diffinitiva.
Definiz: §. Dare in sulla voce, e Dar sulla voce: Interromper l'altrui discorso, Contraddirli, Farlo chetare. Latin. alicuius orationem cohibere [Il disse Plauto]
Esempio: Tac. Dav. An. 15. 226. E tutti i Padri gli dettero in sulla voce non misurasse l'occasione de' mali pubblici contro gli odj privati.
Esempio: E Tac. Dav. An. 11. 137. Per cotali azioni Vipsanio Consolo propose, che Claudio si gridasse Padre del Senato, ec. ma egli diede in sulla voce al Consolo, come troppo adulante.
Esempio: E Tac. Dav. An. 13. 176. Cesare gli diè sulla voce, dicendo sapere da' libri di suo Padre, che non forzò mai alcuno ad accusare.
Definiz: DARE VOLTA. Voltare. Lat. transire, regredi.
Esempio: Petr. Son. 6. Ne mi vale spronarlo, o darli volta.
Esempio: Dant. Purg. 5. E giunto la, cogli altri, a noi dier volta, Come schiera che corre senza freno.
Esempio: E Dan. Purg. altrove. E con dar volta, suo dolore scherma.
Esempio: Boc. Nov. 86. 15. E di quindi, come se di Romagna tornassero, data la volta, verso la casa se ne vennero.
Definiz: §. Dar volta: Tornare.
Esempio: Fir. Disc. An. Si lasciasse legare, finattanto ch'ella andasse a dir'una parola all'amico suo, che subito darebbe volta.
Esempio: Ar. Fur. 25. 91. Intanto cercherò convenienti Cagioni, che fian giuste di dar volta.
Definiz: §. Dar la volta: Rivoltare, Capovoltare, e figur. Conquassare. Latin. evertere subvertere.
Esempio: Dav. Scism. Sandero suo padrone, che l'accusò, l'istesso dì in Tamigi, con dar la volta alla barca, fu affogato.
Definiz: §. Dar la volta addietro. Lat. retrò evadere.
Esempio: Fir. As. 176. Ed ella, dando la volta addietro.
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 109. Cheto cheto diede volta addietro.
Definiz: §. Dar la volta al canto: Impazzare, Uscir di se, Delirare, Perder l'uso della ragione. L. delirare.
Esempio: All. 10. Se però si concede questo rigresso a chi ha con tanta solennità data la volta al canto a bel diletto.
Esempio: E All. 243. Io ho giudicato pertanto, che la nostra Signora, ec. abbia una voglia arcisterminata di farmi dar'una volta al canto per sempre.
Definiz: §. Dar la volta: per lo stesso, che Dar la volta al canto.
Esempio: Cecch. Servig. 3. 3. Perch'ell'han poco cervello, E ogni poco ch'elle s'affatichino, E' da la volta.
Definiz: §. Dar di volta.
Esempio: Tass. Gerus. 9. 93. E con messi iterati istando prega, E Argante, e Clorinda a dar di volta; La fera coppia d'eseguir ciò niega.
Definiz: §. Dare una volta: Avvoltare.
Definiz: §. Dar la volta tonda: Rivoltarsi tutto.
Esempio: Fir. As. 94. Io mi diedi a voltarmi molto bene su per la polvere, ma non fui mai da tanto, che io potessi dar la volta tonda.
Definiz: §. Dar la volta: Del Sole, della Luna. Latin. deficere.
Esempio: Dav. Colt. Non vendemmiar tra le due lune, cioè in sul fare, ne in sul dare la volta, che simil giuoco ti farà il vino.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. Il Sole intanto avea data la volta, Per apparire al solito orizzonte.
Esempio: Bern. Orl. 1. 17. 7. Due volte tornò il Sole alla sua via, Ventiquattro la Luna diede volta.
Definiz: DARE VOTO. Render voto, Votare. Lat. sententiam dicere.
Definiz: §. Dare il voto.
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 169. Burro, benchè reo, fra' Giudici diede il voto.
Definiz: DARE UTILE. Apportare utile.
Definiz: §. Dare a utile: Dare per riavere, oltre la cosa data, anche altre per utile.